Essendo il più grande scrittore di aforismi vivente, non posso esimermi dal regalare ai miei affezionati lettori questa nuova serie di pensieri, facezie e illuminazioni. Che vi siano di appoggio spirituale per il nuovo anno.

L’umiltà è non darsi mai “per vanto”.

*

L’identità che ci siamo costruiti è una menzogna (a volte sublime).
Solo gli estranei ci vedono per quello che siamo.

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Chissà che cosa si prova a essere un uomo.
Essere un idolo inizia a starmi stretto.

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Bussava sul ventre di tutte le donne che incontrava.
Credeva nel Vangelo…

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Non sopporto più il dolore del mondo. Voglio vivere in un cinepanettone
dove il massimo della tragedia è una scoreggia.

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Fidati solo del tuo istante. L’istante non sbaglia mai.

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Ci sono certi volti così insulsi che se me li ritrovassi in paradiso per l’eternità
chiederei a Dio il permesso di andare all’inferno.

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Sarà un paradosso ma il dolore è proprio l’unica occasione che
abbiamo per essere felici.

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Ti amo in modalità aereo. Anche in treno.
Nessuno ci deve disturbare.

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Sorprendi i ladri in casa: offrigli dei pasticcini.

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Mi aggiro tra dissimili. Solo le vetrine sono illuminate.
Freddo e musi lunghi dappertutto.
D’ora in poi guai a chi offende il carnevale di Rio.

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Salutava le persone con una fucilazione. A salve.

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L’arte è scorretta per definizione. Un artista corretto
assomiglia a una tazzina di caffè.

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Anno nuovo, vita nuova. Spoiler: sarete sempre gli stessi.

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Sono un credulone particolare. Credo a tutto quello
che le persone non dicono.

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Mi sono fatto un’idea ma non era consenziente.

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Arrenditi solo al mistero. Mai all’evidenza.

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L’amore è idraulico, senza pompa non esiste.
Grazie cuore.

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Sono un uomo zerbino. Mi eccita sentire i tacchi
della mia donna sopra di me.

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La mia anima si è persa, come un’occasione.
Mi restano le mani che metto in tasca
per precauzione.

*

Ho addomesticato la vertigine.
Faccio collezione di piccoli precipizi
che metto sull’orlo del comodino
sotto l’abat-jour.

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Dio è svenuto: ha perso il senso.

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Vivere è scabroso. Verdeggiano allucinazioni.

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In punto di morte metti una virgola…chissà.

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Amo chi cerca sempre una via d’uscita,
anche in paradiso.

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Nella vita solo l’olio è essenziale.
Tutto il resto è vanità.

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Beati gli insulti: volano.

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Mi sento un terrorista del senso comune.

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Vola basso, ma solo per cogliere i fiori.

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Credi in te stesso, poi diventa ateo.
Senza Io.

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Quando un sognatore muore nel letto, muore anche il letto.

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Parliamoci chiaro: tutto è oscuro.

Apprezzo le persone che sanno andarsene in punta di piedi.
In sostanza amo chi danza.

*

Anche due rondini non fanno primavera,
ma si tengono compagnia.

Ecco, direi che può bastare. Ora che avete letto questi aforismi siete tutti più intelligenti. Buon 2025!

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