Gas vicino ai 50 euro al megawattora sul mercato di Amsterdam (riferimento per l’Europa) a poche ore dalla scadenza dell’accordo tra Mosca e Kiev per il transito di gas russo dall’Ucraina. Sono i valori più alti da oltre un anno. Il mancato rinnovo dell’accordo, quasi certo nell’immediato, priverebbe l’Europa del 5% delle sue forniture colpendo direttamente paesi come Slovacchia, Austria, Ungheria ed Italia. Non aiuta la previsione meteo relativa alle prossime settimane che mostra un deciso calo delle temperature nell’Europa centrale rispetto a quelle registrate nell’ultima settimana di dicembre.

Dall’invasione dell’Ucraina in poi i prezzi sono sempre rimasti sotto pressione. Al di là dei picchi stratosferici (oltre 300 euro/mwh) raggiunti nell’estate del 2022, le quotazioni sono tutt’ora doppie rispetto alla media storica pre-invasione. Un fattore che pesa sulla competitività dell’industria europea e sulle tasche delle famiglia. I flussi russi via gasdotto sono stati, in larga parte, compensati da gnl spedito via nave da Stati Uniti, Qatar e dalla stessa Russia, a costi nettamente superiori.

Ora con l’intensificarsi delle tensioni si prevedono nuovi incrementi per le bollette. Secondo una simulazione del sito Facile.it nei corso del 2025 il prezzo dell’energia salirà di quasi il 30% con un impatto significativo sulle bollette di chi ha un’offerta a prezzo indicizzato. Andamento già anticipato da altri studi. Per una famiglia tipo nel mercato libero si tratta di un rincaro di 272 euro tra luce e gas, con una spesa complessiva che arriverà a 2.841 euro, rispetto agli attuali 2.569 euro (+11%).

L’analisi, si spiega in una nota, è stata realizzata prendendo in considerazione l’andamento degli indici PSV e PUN negli ultimi 12 mesi (dicembre 2023 – novembre 2024) e le previsioni elaborate dall’European Energy Exchange (EEX) per i 12 mesi successivi, a parità di consumi e altre condizioni economiche che gravano in bolletta. Nello specifico, il Pun, l’indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, secondo le previsioni aumenterà del 30% passando da un valore medio di 0,11 euro al kWh a 0,14 euro al kWh, mentre il PSV, il punto di riferimento per determinare il prezzo del gas naturale all’ingrosso in Italia, salirà del 28%, da 0,38 euro al smc a 0,48 euro al smc.

Secondo lo studio l’aumento più corposo sarà sulla bolletta del gas: per una famiglia tipo la spesa annuale passerà dagli attuali 1.744 euro l’anno a 1.920 euro, con un rincaro di 176 euro; per quanto riguarda la bolletta dell’energia elettrica, invece, l’incremento sarà di 96 euro, con una spesa annuale che passerà da 826 euro a 921 euro.

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