La vita sentimentale di una persona può essere stravolta a causa della somiglianza con un presunto omicida? A quanto pare, sì. E anche in meglio. È questo l’effetto che il caso Luigi Mangione, l’italoamericano accusato di aver assassinato il CEO della UnitedHealth, Brian Thompson, sta avendo sulla popolazione americana. Felpe, tazze, spillette e perfino la giacca con cui è stato catturato dalle telecamere di sicurezza durante la presunta fuga, sono gli oggetti del merchandising ispirato al presunto assassino che sono andati a ruba in una vera e propria “Luigi Mangione-Mania“. Insomma, il presunto killer, che al momento si è dichiarato non colpevole, pare avere ammiratori e ammiratrici in tutta America. Ne sa qualcosa il giornalista del New York Post, Shane Galvin, che, dall’arresto del sospettato, è stato travolto dai commenti di persone che indicavano la sua incredibile somiglianza con Luigi Mangione. Decine e decine di donne, e anche qualche uomo, lo avrebbero contattato sui social per confermare l’apparente somiglianza e, come scrive il reporter, “per flirtare con me“.
“Sono ad un appuntamento con una modella che è decisamente fuori della mia portata mentre una fotografa mi scatta delle foto. Tutto questo perché assomiglio a Luigi Mangione“, esordisce Shane nel suo articolo per il New York Post. La storia sarebbe iniziata diversi mesi prima, quando il giornalista ha pubblicato un post sui social dopo aver ricevuto numerosi commenti sulla sua presunta somiglianza a Mangione. “Un gruppetto di ragazze, e un paio di ragazzi, ci sono cascati e hanno lasciato commenti maliziosi – sottolinea Galvin -. Ma una ragazza con cui avevo già chiacchierato in precedenza, è andata subito al sodo: ‘Ma vogliamo parlare… delle sopracciglia?”, ha scritto quella bellissima modella con più di 20 mila follower, accompagnando il suo messaggio con l’emoij degli occhi”, aggiunge il giornalista.
Che, quindi, ha deciso di parlare apertamente con la ragazza: “Le ho menzionato che al Post stavano pensando di raccontare la storia sulla mia presunta somiglianza e come questa mi facesse fare colpo su una donna. ‘Mi offro volontaria per essere parte dell’esperimento‘, ha scritto e l’accordo è stato siglato”, ha aggiunto Shane. La modella, però, avrebbe chiesto di rimanere anonima, il reporter ha accettato di buon grado e ha invitato la donna a cena in un ristorante italiano, mentre la fotografa li paparazzava per il reportage. “È stato un appuntamento magnifico, anche la fotografa lo ha detto, e lei è una ragazza eccezionale”, commenta Shane. Che, alla fine, sceglie di parlare a cuore aperto: “Lei è decisamente fuori dalla mia portata e, se devo ringraziare qualcuno, direi Mangione, immagino, per averle messo un po’ di polvere di stelle negli occhi“, scrive ancora il giornalista. “E abbiamo avuto un secondo appuntamento, questa volta senza telecamere”, conclude Galvin.