Anno nuovo, inesorabile aumento dei pedaggi. Anche quest’anno le tariffe autostradali salgono con lo scoccare della mezzanotte per adeguarsi al tasso di inflazione programmato. Il rincaro è meno forte che in passato ma c’è: + 1,8% sui 2.800 chilometri di Autostrade per l’Italia. La società appartiene per l’88% alla holding Reti Autostradali i cui azionisti sono Cassa depositi e prestiti (ministero del Tesoro) con il 51%, il fondo statunitense Blackstone con il 24,5% e quello australiano Macquaire con un altro 24,5%.

Ritocchi pure sulla Napoli-Pompei-Salerno (dell’1,67%) mentre non ci saranno adeguamenti sulle altre 22 società concessionarie autostradali. Lo comunica il ministero per le Infrastrutture e Trasporti in una nota. Il Mit evidenzia che non c’è “nessuna stangata”, ma questo dipende sostanzialmente dalla bassa inflazione, e spiega che, senza la decisione di attuare sconti all’utenza, l’aumento sarebbe stato del 3%.

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