Il rincaro è meno forte che in passato ma c'è: + 1,8% sui 2.800 chilometri di Autostrade per l'Italia. Ritocchi pure sulla Napoli-Pompei-Salerno (dell’1,67%) mentre non ci saranno adeguamenti sulle altre 22 società concessionarie autostradali
Anno nuovo, inesorabile aumento dei pedaggi. Anche quest’anno le tariffe autostradali salgono con lo scoccare della mezzanotte per adeguarsi al tasso di inflazione programmato. Il rincaro è meno forte che in passato ma c’è: + 1,8% sui 2.800 chilometri di Autostrade per l’Italia. La società appartiene per l’88% alla holding Reti Autostradali i cui azionisti […]
Anno nuovo, inesorabile aumento dei pedaggi. Anche quest’anno le tariffe autostradali salgono con lo scoccare della mezzanotte per adeguarsi al tasso di inflazione programmato. Il rincaro è meno forte che in passato ma c’è: + 1,8% sui 2.800 chilometri di Autostrade per l’Italia. La società appartiene per l’88% alla holding Reti Autostradali i cui azionisti sono Cassa depositi e prestiti (ministero del Tesoro) con il 51%, il fondo statunitense Blackstone con il 24,5% e quello australiano Macquaire con un altro 24,5%.
Ritocchi pure sulla Napoli-Pompei-Salerno (dell’1,67%) mentre non ci saranno adeguamenti sulle altre 22 società concessionarie autostradali. Lo comunica il ministero per le Infrastrutture e Trasporti in una nota. Il Mit evidenzia che non c’è “nessuna stangata”, ma questo dipende sostanzialmente dalla bassa inflazione, e spiega che, senza la decisione di attuare sconti all’utenza, l’aumento sarebbe stato del 3%.