Nell’anno ormai agli sgoccioli le vendite globali di veicoli leggeri raggiungeranno quota 88,2 milioni di unità, con un aumento dell’1,7% rispetto al 2023: lo prevede S&P Global Mobility, che specifica come l’Europa, in particolare, dovrebbe immatricolare poco meno di 15 milioni di automobili (+1,1% sul 2023). Mentre per il 2025 la previsione è di un mercato continentale stagnante, in crescita di appena lo 0,1%.

Andrà un po’ meglio a livello globale: nel nuovo anno, infatti, le vendite di veicoli leggeri aumenteranno dell’1,7%, arrivando a 89,6 milioni di unità. I mercati chiave cresceranno, quindi, ma moderatamente. A mettere i bastoni fra le ruote al business dei costruttori sarà la guerra dei dazi innescatasi fra Usa e UE, da una parte, e Cina dall’altra, ma contribuiranno negativamente alle vendite pure i tassi di interesse, i costi dell’energia e i prezzi ancora molto elevati. Elementi che certo non fanno bene alla fiducia dei consumatori, già messa alla prova da tutte le controversie sul tema dell’elettrificazione.

“Il 2025 si preannuncia come un anno estremamente impegnativo per l’industria automobilistica, poiché i principali fattori di domanda regionale limitano il potenziale dei mercati e la nuova amministrazione statunitense aggiunge nuova incertezza sin dal primo giorno”, spiega Colin Couchman, direttore esecutivo delle previsioni globali sui veicoli leggeri per S&P Global Mobility: “Una preoccupazione fondamentale è quella relativa al comportamento della domanda ‘naturale’ dei veicoli elettrici. Questo mentre i Governi stanno riconsiderando il supporto politico (all’auto elettrica, ndr), in particolare incentivi e sussidi, politica industriale, tariffe e definizione di obiettivi in rapida evoluzione”.

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