Angelo Pintus, il comico dalla risata contagiosa, si apre e mostra il suo lato più fragile e intimo. Ospite del podcast “Passa dal BSMT” di Gianluca Gazzoli, Pintus ha raccontato il lungo e doloroso percorso che lo ha portato a diventare padre del piccolo Rafael, nato nel 2022. “Noi ci abbiamo provato per tre anni con degli alti e dei bassi che non si possono raccontare, se non li vivi non li capisci”, confessa Pintus. “È un dolore che ti massacra dentro“. Un tema, quello della difficoltà ad avere figli, che il comico affronterà anche nel suo prossimo film, “Dove osano le cicogne”, in uscita nel 2025.
Pintus sottolinea come il desiderio di un figlio possa mettere a dura prova una coppia. “Molte coppie scoppiano, soprattutto quando ci provi per tanti anni”, dice. “Noi ci eravamo promessi che se non ci fossimo riusciti, anche dopo la fecondazione assistita, saremmo andati avanti e non ci avremmo provato più, perché alla fine noi siamo una coppia, anche se non c’è un bambino“.
Il comico racconta le pressioni e i pregiudizi subiti a causa dell’età. “Tanti ci dicevano ‘Ci potevate pensare prima’”, ricorda. “Ma la vita è questa, che vuol dire? Questo è un argomento che tocca tanti e oggi l’età per avere i figli si è spostata di almeno 15 anni più in là”. Pintus condivide un aneddoto che lo ha segnato profondamente. “Nei villaggi ho imparato una lezione molto importante”, dice. “Non si dice mai ad un bambino che incontri ‘La mamma dov’è?‘. Mai dirlo perché tu non sai la sua storia, devi sempre pensare prima di dire una cosa poiché potresti ferire qualcuno”.
Il comico ricorda anche i “consigli non richiesti” ricevuti durante il periodo dei tentativi. “‘Ma allora un bimbo? Sapete perché non viene? Perché ci pensate troppo'”, dice imitando le persone che lo importunavano. “Non funziona così… è una minch*ata. Ne ho sentite tante, troppe”. Infine, Pintus sottolinea l’importanza del sostegno reciproco in momenti difficili come quello della ricerca di un figlio. “In quei momenti si tende a dare la colpa tra la coppia”, conclude. “Per fortuna a noi non è successo perché Michi è fantastica. Non si è mai permessa di dare la colpa, anzi. Si è sempre presa lei la responsabilità che in realtà non era di nessuno, semplicemente non veniva. Era tra le stelle, ma non riuscivamo a prenderlo“.