La Cina raggiungerà il suo obiettivo di crescita economica del 5% nel 2024. Un dato ufficiale ancora non è disponibile ma del “successo” è convinto il presidente cinese Xi Jinping che in un discorso ha definito l’economia del paese “complessivamente stabile e capace di progredire in mezzo alla stabilità”. Il leader cinese ha però chiesto l’attuazione di una politica macroeconomica più “proattiva” nel 2025. Bisogna “accelerare la creazione di un nuovo modello di sviluppo” e “attuare politiche macroeconomiche più proattive ed efficaci”, ha affermato.

Il Fondo monetario internazionale stima per Pechino una crescita del Pil del 4,8% per quest’anno e del 4,5% per il 2025. Si prevede, tuttavia, che la Cina stabilisca un obiettivo di crescita per il 2025 simile a quello di quest’anno, contando sull’adozione di misure di stimolo più energiche. Ciò aiuterebbe l’economia a contrastare l’impatto impatto di eventuali aumenti delle tariffe doganali statunitensi, come promesso da Donald Trump.

In una lettera di condoglianze inviata per la morte dell’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, Xi Jinping ha dichiarato che le relazioni tra i due Paesi sono “tra le più importanti” al mondo. “La Cina è disposta a collaborare con gli Stati Uniti... (per) promuovere lo sviluppo di relazioni sane e stabili tra Cina e Stati Uniti, avanzando in modo sostenibile sulla strada giusta”, ha scritto il presidente cinese.

Xi Jinping ha però poi puntualizzato che “nessuno può fermare” l’unificazione con Taiwan. “I cinesi su entrambe le sponde dello Stretto di Taiwan sono un’unica famiglia. Nessuno può recidere i nostri legami di sangue e nessuno può fermare la tendenza storica della riunificazione della madrepatria”, ha affermato nel discorso, trasmesso sui media statali.

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