“Come può qualcosa di così piccolo causare un problema così grande? È quello che mi sono chiesta quando a metà aprile mi hanno diagnosticato un cancro al seno“. La tennista Gabriela Dabrowski ha raccontato sul proprio profilo Instagram la sua drammatica esperienza contro un avversario che non aveva mai affrontato prima, rivelatosi il più ostico di tutta la sua carriera.

Nel 2024 ha conquistato, nel doppio misto con Felix Auger-Aliassime, la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi. Un trionfo che assume dimensioni monumentali, considerato che la 32enne proprio in quel periodo stava ricevendo le cure del caso. Dabrowski ha svelato di aver scoperto di essere affetta da questo male nel 2023, quando “ho sentito un nodulo al seno sinistro durante un autoesame. Un medico mi disse che non era nulla e di non preoccuparmi. Ma nella primavera del 2024 ho sentito che il nodulo si era ingrandito, mi sono sottoposta ad alcuni esami. Ricordo la chiamata del radiologo che aveva osservato le fotografie, mi spiegava che non poteva trattarsi di una cisti a causa della sua forma e della sua evoluzione. E sono arrivati i risultati preliminari: cancro. Una parola che non ti aspetti mai di sentire: in un attimo la tua vita o quella di una persona cara viene stravolta”.

La canadese ha quindi scelto di condividere con i propri followers questa vicenda “perché la prevenzione salva vite: voglio sottolineare la qualità della vita che si può mantenere quando il cancro viene individuato a livello precoce, quando di te si prendono cura medici altamente qualificati e quando ci si circonda di persone che ci sostengono veramente. Mi sento fortunata ad avere il lusso di poter raccontare tutto questo. È un privilegio potermi definire una sopravvissuta. Adesso vedo la vita tramite la lente della gratitudine“.

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La stagione della tennista, nonostante la diagnosi arrivata in primavera, l’ha vista perdere solo un mese per via delle cure, fra aprile e maggio, quando, prima di Wimbledon, si è sottoposta a due interventi chirurgici. Poi il difficilissimo ritorno in campo: “Non riuscivo neanche a sollevare il braccio sinistro: in allenamento il coach Patrick lanciava la pallina al posto mio, quando era il momento di servire”. Poi però, ha disputato una seconda parte di stagione ai limiti dell’incredibile: il bronzo a Parigi con Aliassime e anche il trionfo alle Finals di Riad con Erin Routcliffe nel doppio, dopo aver superato tra le altre anche la coppia Errani/Paolini durante la fase a gironi. “Avevo paura che il cancro diventasse per sempre parte della mia identità. Ora non mi sento più così. Quando la minaccia di perdere tutto quello per cui avevo lavorato per tutta la vita è diventata una reale possibilità, ho iniziato ad apprezzare autenticamente ciò che avevo. Se mi avete visto sorridere negli ultimi sei mesi in campo, sappiate che è stato tutto genuino. Per questo al cancro dico “v********o, ma anche grazie”.

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