Nello stesso giorno della strage di New Orleans, un altro attentato ha scosso gli Stati Uniti. E le autorità indagano sulle eventuali connessioni tra il massacro di Bourbon Street e quanto accaduto a Las Vegas, dove una Tesla Cybertruck è esplosa davanti al Trump Hotel, nell’area parcheggio, causando la morte di una persona, l’autista del mezzo. L’esplosione ha innescato un incendio davanti all’edificio, spento poco dopo. Sette passanti hanno riportato ferite lievi e secondo un funzionario, l’auto aveva a bordo alcuni mortai del genere per i fuochi d’artificio. L’uomo alla guida del pick-up – è stato reso noto più tardi – si chiamava Matthew Alan Livelsberger ed era un militare americano, secondo quanto riferito da fonti della polizia alla Cbs. Livelsberger aveva prestato servizio in Germania ma al momento dell’incidente era in ferie in Colorado. Un parente ha riferito che la moglie non aveva sue notizie da diversi giorni.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha informato da Camp David che le autorità stanno indagando su “ogni possibile connessione” tra i due eventi, ma che “per ora non c’è nulla da riferire in merito”. Sul caso è intervenuto anche il proprietario di Tesla, Elon Musk: “L’intero senior team di Tesla sta indagando su questa questione in questo momento. Pubblicheremo altre informazioni non appena scopriremo qualcosa. Non abbiamo mai visto niente del genere”, ha scritto su X. “Sia questo Cybertruck che il F-150 usato nell’attentato suicida a New Orleans sono stati noleggiati tramite la app Turo. Forse sono collegati in qualche modo”, ha poi ipotizzato, riprendendo quanto pubblicato dal New York Post, che ha però precisato non ci siano al momento evidenze di un legame tra i due episodi.

E un altro possibile legame potrebbe ritrovarsi nel passato dei due uomini: Livelsberger e Jabbar avevano infatti prestato servizio per un periodo nella stessa base militare. La notizia, riferita da fonti alla tv locale Denver7, è stata poi confermata dalla polizia: “Sono stati entrambi dispiegati in Afghanistan e nella base di Fort Brag in North Carolina ma non nella stessa unità“, è stato reso noto in una conferenza stampa. L’autista della Tesla esplosa a Las Vegas aveva anche una ferita d’arma da fuoco alla testa, ha aggiunto la polizia sottolineando che nel pick-up sono state trovate due pistole semiautomatiche.

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