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“Pubblicità ingannevole, il cast del concerto è diverso da quello sponsorizzato”: RTL 102.5 e Radio Zeta devono sganciare mille euro a 4 fan

Le emittenti radiofoniche dovranno pagare quasi 1000 euro di risarcimento danni a 4 palermitani che il 30 agosto 2023 erano volati a Verona per assistere all'evento

di Emanuele Corbo
“Pubblicità ingannevole, il cast del concerto è diverso da quello sponsorizzato”: RTL 102.5 e Radio Zeta devono sganciare mille euro a 4 fan

Quasi mille euro di risarcimento: questa la cifra che le emittenti radiofoniche RTL 102.5 e Radio Zeta dovranno pagare a 4 palermitani che il 30 agosto 2023 erano volati a Verona per assistere all’evento “Future Hits Live 2023” con un cast ben diverso da quello che era stato sponsorizzato.

La notizia viene riportata da Palermo Today, che riferisce come la sentenza sia stata emessa dal giudice Paola Marchetta, la quale ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Marzia Rizzo, che assiste i 4 fan, contro Rtl 102.5 e Radio Zeta. Un risarcimento danni che ammonta a 967,44 euro così ripartiti: 277,44 euro per i biglietti del concerto, 257,12 euro per il soggiorno di una notte in camera quadrupla in un hotel di Verona e 432,88 euro per 4 voli di andata e ritorno tra Palermo e Verona, oltre a 389 euro per le spese di giudizio.

Il concerto sarebbe stato oggetto di pubblicità ingannevole in quanto sponsorizzato come una sorta di replica dell’evento andato in scena il 10 giugno dello stesso anno al Foro Italico di Roma e che aveva potuto contare sulla presenza di big del calibro di Achille Lauro, Annalisa, Articolo 31, Elodie, Fedez, Mahmood e tanti altri.

“Dalle parole usate – si legge nella sentenza – tutto lasciava intendere che oltre alla presenza degli artisti presenti a Roma (evento raddoppiato) si sarebbe dato il benvenuto ad altri artisti di oggi e di domani che avrebbero reso lo spettacolo straordinario e in linea con le aspettative e il gusto della Generazione Zeta”.

Invece la sera del 30 agosto in quel di Verona “erano assenti tutti i grandi artisti pubblicizzati” prosegue il provvedimento del giudice. “La scaletta che veniva offerta al pubblico dell’Arena di Verona era completamente diversa rispetto a quella della prima tappa di Roma” e comprendeva molti nomi che soltanto due anni fa erano ancora poco noti al grande pubblico.

Per questa ragione “il tenore della pubblicità data all’evento di Verona può qualificarsi come ingannevole e tale da indurre il consumatore a ritenere che il concerto dell’Arena di Verona del 30 agosto 2023 fosse lo stesso ‘raddoppiato’ e con gli stessi cantanti presenti al Foro Italico di Roma al concerto del 10 giugno 2023”. Le due radio coinvolte “hanno portato avanti una campagna pubblicitaria ingannevole offrendo al consumatore un evento concertistico avente lo stesso nome Future Hits Live 2023, allo stesso prezzo, sdoppiato in due date diverse, venduto come evento raddoppiato, ovvero ripetuto in due teatri diversi, ma offrendo una scaletta di artisti completamente diversa, pur pubblicizzando per mesi gli artisti già esibiti nella prima data dell’evento”.

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