Mohammad Abedini Najafabadi, il 38enne iraniano arrestato a Malpensa il 16 dicembre scorso su richiesta degli Stati Uniti, ha chiesto di scrivere su un foglio il nome della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta in Iran, perché “è molto commosso” e “su lei, oltre che su sé, pregherà molto in questi giorni”. Lo ha detto ai cronisti l’avvocato Alfredo De Francesco all’uscita dal carcere milanese di Opera al termine di un colloquio con il suo assistito. “Valuteremo le motivazioni che verranno eventualmente date e su questa base, in tutta serenità, valuteremo altre chance” per ottenere gli arresti domiciliari, ha aggiunto il legale, annunciando che la Corte d’Appello ha fissato l’udienza per il prossimo 15 gennaio. “Verrà rispettata ogni decisione, anche se non condivisa”, ha concluso De Francesco.

Articolo Precedente

Salvini esulta: “Con nuovo Codice della strada morti calati del 25%”. Ma i dati lo smentiscono: “Falso, non tiene conto degli incidenti in città”

next
Articolo Successivo

“Per andare al bagno bisognava indossare una benda. Aria? 10 minuti a settimana”: il racconto del carcere iraniano di Alessia Piperno. Su La7

next