Tra i giocatori della Roma che hanno più beneficiato dell’arrivo in panchina di Claudio Ranieri c’è sicuramente Mats Hummels. Il difensore ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero in cui ha parlato del perché ha firmato con i giallorossi, del rapporto con Juric, dell’imminente derby con la Lazio di Marco Baroni, ma non solo.

“Ho scelto Roma per De Rossi. Daniele mi ha fatto subito un’ottima impressione”, ha affermato il tedesco che si è poi detto sbalordito dal suo esonero: “È stato uno choc non solo dal punto di vista calcistico, ma anche a livello personale. Nemmeno una partita dal mio arrivo e già non c’era più. Ho un figlio che vive a Monaco, avevamo parlato di soluzioni per facilitare questo rapporto con Daniele, l’esonero ha scombussolato tutti i piani”.

Con il suo sostituto, Ivan Juric, non c’è mai stata invece una grande intesa: “Aveva le sue idee ed io evidentemente non ero funzionale ad esse, ma con lui non ho avuto nessun tipo di problema, anzi penso che sia una brava persona. Non capisco però perché non mi abbia mai dato la possibilità di giocare. Se lo incontrerò di nuovo glielo chiederò, perché fuori dal campo era sempre gentile, ma nella formazione non c’ero mai”.

Un match che certamente il classe 1988 vorrà disputare è l’atteso derby della Capitale in programma il 5 gennaio: “Sappiamo che è una partita che conta molto per i tifosi, sono gare importanti la cui vittoria vale il doppio. Qualcosa ho iniziato a capirla nell’allenamento del primo dell’anno al Tre Fontane. La Lazio si basa molto sul collettivo, ha tanti giocatori che sono andati in gol. Domenica però vogliamo vincere noi per ridurre il gap: sono convinto che possiamo arrivargli davanti”.

Chissà se Ranieri avrà preparato un discorso particolare da fare alla squadra. Nel mentre, Hummels definisce l’ex Cagliari come “un allenatore top, l’ho capito dal primo giorno che l’ho conosciuto. E’ uno di quelli che per farsi capire e ascoltare non deve alzare la voce. Io devo capire cosa farò l’anno prossimo, ma lui è certamente un grande allenatore, la Roma dovrebbe tenerselo stretto. Se dovessi rimanere mi piacerebbe averlo ancora come tecnico, ma deciderò il mio futuro quest’estate”.

Infine, il difensore si è espresso su due uomini simbolo della Roma: Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini. Se l’argentino sta vivendo un ottimo periodo sia dal punto di vista fisico che realizzativo, l’italiano sta attraversando il momento più buio della sua carriera: “Veder giocare Paulo è sempre bello: vede le cose in modo diverso dagli altri e poi è anche un bravissimo ragazzo. Lui è una delle ragioni per cui sono voluto venire qui. Con Pellegrini parlo spesso e credo sia un gran capitano: mi è stato vicino quando non giocavo e si è sempre preso cura di me. E’ un bel giocatore e una bella persona. Le cose per lui miglioreranno, se lo merita”.

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