L’uscita in Supercoppa, soprattutto per come è avvenuta, ha aperto un dibattito grosso in casa Juventus: Thiago Motta sì, Thiago Motta no? Per ‘casa’, si intende l’ambiente bianconero, più che la società. Perché la linea di Giuntoli e tutta la dirigenza è molto chiara: totale fiducia nell’allenatore almeno fino al prossimo giugno, una volta visti i risultati del primo anno. Il progetto è a lungo termine, la rivoluzione importante (vedere il caso Danilo per credere): secondo i piani alti ci vuole davvero tempo. Ma il bilancio al momento di certo non è esaltante, anche a fronte dell’altro bilancio, quello economico, che vede quasi 170 milioni di euro spesi la scorsa estate tra prestiti, acquisti a titolo definitivo, riscatti. Soldi che, in realtà, potrebbero non bastare ancora: i bianconeri non guardano solo al difensore centrale, ma forse anche a un rinforzo in attacco. Con un nome in cima alla lista, quello di Joshua Zirkzee.

Della situazione di Antonio Silva si parla da settimane: la prima offerta di prestito oneroso recapitata dalla Juve non ha ancora convinto i portoghesi a lasciarlo partire. E quindi si dovrà continuare a trattare, con lo slovacco Hancko del Feyenoord come altro nome per un reparto che potrebbe avere anche due elementi nuovi, se le condizioni (economiche) lo consentiranno. E davanti? È un tema, questo, che riguarda non solo il futuro di Vlahovic (andrà a scadenza nel 2026), ma anche Milik, a breve di nuovo a disposizione dopo il lungo infortunio. Motta cerca non solo un bomber, quanto un giocatore funzionale all’idea di calcio che si porta dietro.

E che quello dell’olandese fosse un nome caldo lo si sapeva già da quest’estate, prima che arrivassero i soldi della Premier a far saltare il banco. Con il Manchester United però sta andando molto male: prima con Ten Hag, poi con Amorim. La scorsa settimana, l’allenatore ha sostituito l’attaccante dopo poco più di 30’ durante la partita contro il Newcastle: troppi errori, “mi serviva altro”, ha chiosato il portoghese. Ma è un segnale: se fino a prima di Natale la linea era quella di non valutare proposte, ora le cose sono cambiate. I bianconeri hanno fatto un sondaggio, ma sono intenzionati a muoversi solo con un prestito. Oneroso, semmai, ma secco. Almeno di base. Lo United chiede come minimo un diritto di riscatto, ricordando che solo a luglio ha sborsato qualcosa come 42,5 milioni di euro per acquistarlo dal Bologna. “Un club come il nostro deve restare alla finestra”, ha detto Giuntoli prima della gara di Supercoppa, a precisa domanda su Zirkzee. Come a indicare che il nome piaccia eccome, ma che non si faranno follie per prenderlo.

Certo, per Motta sarebbe un grande regalo, che gli consentirebbe di andare sul sicuro. Il tema è questo: a gennaio, lo spazio per le scommesse, soprattutto se si è in emergenza, è pochissimo. Prendere un giocatore che già si conosce permette di lavorare con un certo vantaggio, ed è quello su cui sta facendo leva l’allenatore nel valutare eventuali rinforzi in avanti. Se la Juve dovesse prendere qualcuno davanti, è probabile che questo sia Zirkzee. Ma siamo solo ai primi contatti: in trenta giorni tante cose possono cambiare.

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