Un riconoscimento da Joe Biden, che il 20 gennaio lascerà la Casa Bianca, e che simbolicamente – scrive il New York Times – manda un messaggio chiaro di “sostegno al quell’establishment che il suo successore vuole distruggere”. A 16 giorni dalla fine del suo mandato, il presidente uscente ha insignito 19 persone delle onorificenze presidenziali con la Medal of Freedom, il più alto riconoscimento civile americano: tra i premiati ci sono Hillary Clinton, George Soros, i defunti Robert Francis Kennedy e George W. Romney. Il premio a Soros, in particolare, è stato criticato su X da Elon Musk, che lo ha definito “una parodia”. Per il fondatore di Tesla il filantropo “odia l’umanità e vuole erodere la struttura stessa della civiltà”. Musk ha iniziato ad attaccare Soros da maggio 2023, quando il fondo dell’investitore statunitense ha deciso di vendere la sua intera partecipazione in Tesla, per un valore di 16 milioni di dollari.

I premiati – Le medaglie conferite da Biden hanno tutte un valore fortemente anti-Trump. Hillary è l’ex first lady, senatrice e segretaria di Stato che il tycoon ha minacciato di mandare in galera. L’ex senatore Kennedy è il padre di Rfk jr, la ‘pecora nera’ che ha tradito il clan di Camelot abbracciando The Donald e venendo nominato ministro della salute. Romney è citato come uomo d’affari che ha ricoperto la carica di presidente dell’American Motors Corporation, governatore del Michigan e segretario per l’edilizia abitativa, ma è anche il padre dell’ex senatore Mitt Romney, l’unico repubblicano che ha votato due volte per l’impeachment di Trump. Un premio che sembra riecheggiare la Presidential Citizens Medal conferita nei giorni scorsi all’ex deputata repubblicana Liz Cheney, che ha guidato le indagini parlamentari per l’assalto al Capitol.

Soros è invece il miliardario filantropo che ha sempre sostenuto generosamente Joe Biden, i democratici e le cause progressiste. Un riconoscimento aperto quindi del suo ruolo, che molti dem hanno evitato di fare temendo che Trump e i repubblicani ne avrebbero approfittato additandolo come prova della loro accusa che è il burattinaio malvagio del partito. Nella lista dei premiati ci sono anche due icone del mondo della moda come Ralph Lauren – cui la first lady è una fan – e Anna Wintour, fundraiser di Biden che ha messo sua moglie Jill sulla copertina di Vogue due volte negli ultimi quattro anni, rifiutando invece sdegnosamente Melania Trump durante la presidenza del marito.

La medaglia della libertà è andata anche a leggende sportive come Messi e Magic Johnson, attori come Denzel Washington e Michael J. Fox, cantanti come Bono, chef filantropi come José Andrés con la sua World Central Kitchen. “Ricordiamo, il nostro impegno sacro continua, e continuerà ad andare avanti, come avrebbe detto mia madre, dobbiamo continuare ad avere fede”, ha detto Biden alla fine della cerimonia di oggi alla Casa Bianca, con una sorta di viatico per la lunga traversata nel deserto che aspetta ai democratici nella Washington ora completamente controllata, sia la Casa Bianca che il Congresso, dai repubblicani.

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