Andrea Beretta, ormai ex capo ultras della Curva Nord dell’Inter in carcere per lomicidio di Antonio Bellocco, è stato ascoltato nuovamente dal pm di Milano Paolo Storari lo scorso 20 dicembre. Dopo l’inchiesta della Dda che ha scoperchiato la criminalità nelle due curve di San Siro e le infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle dinamiche del tifo organizzato, a novembre Beretta ha deciso di di collaborare con la giustizia e ha cominciato a parlare. Nell’ultimo incontro prima di Natale, Beretta ha identificato decine di ultras nerazzurri, osservando le loro foto su un paio di album della polizia, svelandone il ruolo di comuni tifosi o di “azionisti“, vale a dire persone che avevano preso parte a scontri e ad azioni violente. Ma nel corso dell’interrogatorio, Beretta ha soprattutto confermato che parlava con la società nerazzurra nonostante il daspo a suo carico. Anzi, ha riferito di aver incontrato anche l’attuale presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, che sarebbe stato a conoscenza del provvedimento a suo carico.

Il Corriere della Sera ha pubblicato alcuni estratti dell’interrogatorio. “Andrea, mi raccomando, non fate casino, tenete… La contestazione ci sta magari per gli acquisti che non andavano”, avrebbe detto Marotta a Beretta nel corso di una protesta della curva Nord. I pm hanno poi chiesto all’ultras se quello era il periodo in cui era sottoposto al daspo e Beretta ha dato risposta affermativa. Il capo ultras ha dichiarato che tutti erano a conoscenza che dietro la società We are Milano (che si occupava del merchandising della Nord) c’era lui. L’ultima parte dell’interrogatorio è stata incentrata sugli scontri fra tifoserie, che avvenivano solo con il consenso dello stesso Beretta e del capo ultras milanista Luca Lucci, arrestato per la quarta volta lo scorso 17 dicembre per essere coinvolto in un’associazione dedita al traffico di stupefacenti.

Il presidente dell’Inter, sempre dalle pagine del Corriere, ha replicato alle parole dell’ex capo ultras nerazzurro, ammettendo di averlo incontrato una sola volta, in occasione della contestazione per la cessione di Lukaku al Chelsea per la cifra record di 113 milioni di euro. Si era optato per questo confronto allo scopo di sedare l’ira dei numerosi tifosi interisti. C’è un ulteriore aspetto che è decisamente rilevante: il presidente nerazzurro ha assicurato di avere avvisato per iscritto il Questore di Milano e la Procura Figc prima di parlare con gli ultras. Questa versione risulta confermata da fonti della Figc.

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