È finito in manette Braian Paiz uno dei due accusati di aver fornito droga al cantante britannico Liam Payne prima della sua morte, avvenuta nell’ottobre 2024 in un hotel di Buenos Aires. Lo hanno riferito fonti della polizia all’Afp. L’uomo 24enne è accusato di aver consegnato della cocaina a Liam Payne due giorni prima che il cantante cadesse dal balcone della sua camera d’albergo, ed è una delle cinque persone accusate in questo caso. La casa di Paiz a Budge, nella provincia di Buenos Aires, è stata perquisita dalla polizia e l’arrestato è stato portato in tribunale.
Lunedì scorso i procuratori hanno affermato che il signor Paiz è stato “accusato di aver consegnato cocaina” al signor Payne, che aveva incontrato nel suo hotel il 14 ottobre e che aveva “accompagnato nella stanza n. 310, entrando nella stanza con lui”.
A novembre, Braian Paiz ha negato in un’intervista di aver fornito droga a Payne, pur ammettendo di averlo incontrato e di aver trascorso del tempo con lui nella sua stanza. “Ci siamo scambiati i numeri e ci siamo visti più tardi quella sera. – aveva dichiarato – Era tutto normale. È sceso dalla sua stanza d’albergo per prendermi perché mi ero perso. Mi ha portato in camera sua e mi ha fatto ascoltare un po’ della musica che avrebbe voluto pubblicare. Quando è arrivato al ristorante dove lavoravo era già sotto l’effetto della droga e non ha mangiato nulla. Abbiamo trascorso tutta la sera assieme, Liam sniffava cocaina mentre fumava marijuana. Abbiamo preso un po’ di droga insieme, ma non gliel’ho mai data né ho accettato soldi. In realtà, c’è stato qualcosa di più intimo. Non è stato per niente aggressivo, si è comportato davvero bene con me, è stato dolce. Mi ha chiesto se stavo bene”.
Ma la giustizia argentina ha stabilito che l’uomo aveva “fornito droga in cambio di denaro” e lunedì ha ordinato la detenzione provvisoria di due delle cinque persone processate, tra cui Paiz.