Già nel 2016 il film campione d’incassi di Paolo Genovese “Perfetti sconosciuti” aveva sollevato il polverone della polemiche, in merito a un interrogativo: curiosare il cellulare di amici e partner può sconvolgere gli equilibri affettivi e relazionali?
A distanza di qualche anno il tema è tornato “attuale” grazie a una moglie che ha scritto al Daily Mail, sfogandosi: “Non smetterò mai di curiosare nel telefono di mio marito e non giudicatemi. Ecco perché dovreste fare lo stesso”. Ma da dove parte questa necessità? La donna – sposata da cinque anni – quando ha concluso la sua giornata lavorativa e casalinga e aver messo le figlie a letto, chiude la porta del bagno e legge (in gran segreto) sul cellulare del marito i suoi messaggi WhatsApp (incluso il controllo di quelli archiviati), cercando nomi femminili sconosciuti o abbreviati e emoji sospette.
“Poi leggo i suoi messaggi, prima di scorrere le sue e-mail. – ha affermato – Se ho tempo, guardo i suoi messaggi privati su Instagram e Facebook e chi segue, così posso bloccarli quando necessario. Anche se potrebbe essere un marito e un padre adorabile, non voglio che gli vengano in mente strane idee”.
Il risultato? “Di solito non trovo mai niente di insolito, eppure so che dormirò più serena, dopo aver fatto questo controllo clandestino. A questo punto, probabilmente penserete che sono una moglie paranoica che commette una grave intrusione nella privacy. Non sono la sola a farlo”.
La protagonista di questa storia è stata subissata dalle critiche, ma lei testarda ha insistito che anche le altre mogli avrebbero dovuto fare lo stesso perché “un sondaggio recente ha scoperto che il 36% delle donne nella mia fascia d’età (36-44) guarda il telefono del proprio partner. E per una buona ragione! Perché la stessa ricerca ha scoperto che l’11% degli uomini ha affermato di avere qualcosa sul telefono che non vuole che il proprio partner veda”.
Ma ne vale davvero la pena?