l filmati hanno iniziato a circolare sui social media e riprendono la condanna a morte di due donne. Risale al 2015 ed è stato girato a Idlib, allora roccaforte siriana dei ribelli, dove vigeva la Sharia. Nei video si vedono miliziani armati di Jabbat al Nusra, formazione jihadista vicina ad al Qaeda: il suo capo era Ahmed al Sharaa (Al-Jolani), oggi capo di fatto del Paese. Nelle immagini si vede un uomo dalla barba lunga che indossa un piumino scuro e che sembra rivolgersi alle due donne: pochi istanti dopo verranno uccise con l’accusa di “corruzione e prostituzione”.

Quell’uomo è Shadi Al-Waisi, attuale ministro della giustizia del governo pro tempore. La verifica delle immagini è stata effettuata dal sito siriano Verify.sy, che aveva anche lavorato al fact checking del servizio di Cnn, scoprendo che il detenuto liberato protagonista del video era un uomo del regime di Assad. Secondo le verifiche effettuate, sia i lineamenti del viso che quelli della voce corrispondono con quelli del ministro della Giustizia, che nel 2015 era giudice a Idlib. Una fonte del governo siriano ha riferito che l’esecuzione avvenne secondo le regole dell’epoca. Ma ha anche voluto prendere le distanze dalle pratiche di allora, specificando che si tratta di “una fase che oggi abbiamo superato” e visto che sono cambiate le circostanze.

All’inizio di dicembre una rivolta fulminea ha fatto cadere il governo di Assad in meno di due settimane. Da allora il gruppo Hts gestisce gran parte della Siria dilaniata dalla guerra sotto l’autorità del suo leader Al-Jolani. Nelle ultime settimane sono stati arrestati funzionari che facevano parte della famigerata rete di intelligence e apparati di sicurezza di Assad.

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