Caso Dani Olmo, il Barcellona presenta ricorso al Consiglio Superiore dello Sport spagnolo: cosa succede ora
Il Csd inizierà a studiare l'appello del Barcellona. Saranno i servizi legali a mettersi al lavoro, anche se la decisione finale spetta al Segretario di Stato
Il Csd (Consiglio Superiore dello Sport spagnolo) ha ricevutol’appello del Barcellona per il caso riguardante il tesseramento di Dani Olmo. Prima di Capodanno, il tribunale ha rigettato la misura cautelare del club, mentre i ricavi extra trovati da Laporta non sono arrivati in tempo. Il termine del 31 era perentorio ed è scaduto: la licenza non è stata rinnovata e le regole prevedono che non ne può essere concessa una nuova per lo stesso giocatore con lo stesso club. Per Liga e Federazione Dani Olmo è fuori. Secondo Mundo Deportivo, in mattinata è giunta la lettera del Barça per ottenere la misura precauzionale in quanto ultima strada sportiva rimasta per poter registrare nuovamente Dani Olmo come giocatore blaugrana. Una decisione che è ora nelle mani del segretario di Stato per lo Sport e presidente del Csd, José Manuel Rodríguez Uribes.
I servizi legali del Consiglio Superiore dello Sport inizieranno presto a studiarlo. Un ricorso che, se il Csd lo ritenesse necessario, può richiedere all’altra parte di fornire tutta la documentazione. In questo caso, LaLiga e RFEF, in quanto istituzioni che hanno adottato congiuntamente la decisione in conformità con l’accordo di coordinamento tra le due. Un ricorso che, ai sensi degli articoli 121 e 122 del procedimento amministrativo comune delle pubbliche amministrazioni, è “un documento di natura amministrativa, ordinaria e imperativa in virtù del quale si intende che un organo amministrativo riveda un atto emesso da un organo gerarchicamente dipendente da esso, confermandone la conformità alla legge o, al contrario, dovrebbe essere revocato”. Una volta che l’ente governativo avrà studiato tutta la documentazione, preparerà il documento sull’accettazione o il rifiuto dello stesso. Una lettera che sarà trasferita a José Manuel Rodríguez Uribes, che sarà colui che prenderà la decisione finale. Una scelta per la quale il Consiglio ha fino a tre mesi per deliberare, ma lavorerà per dare una risposta il prima possibile vista l’urgenza che il Barça richiede. È quasi escluso che domani ci possa essere una soluzione prima della semifinale di Supercoppa spagnola contro l’Athletic Club. Resta da capire se ci sarà una risoluzione per un’ipotetica finale di domenica prossima. In caso contrario, la misura cautelare sarà sottoposta al tribunaleordinario.
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La Redazione
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Ministro Crosetto mi ritengo soddisfatto a metà e preoccupato il doppio le devo dire la verità dalla sua risposta sui rapporti del governo italiani con le aziende di Musk , ci ha spiegato gli aspetti tecnici, ma ha omesso la questione fondamentale che è la ragione della nostra preoccupazione. La questione che stiamo ponendo sul tavolo non ha nulla a che fare con le idee politiche di Elon Musk o con le sue amicizie ma ha che fare con una questione fondamentale : in materia di infrastrutture strategiche, in materia di sicurezza nazionale e in materia di difesa, l’affidamento di uno Stato sovrano e sottoposto al controllo democratico ad un monopolista privato chiunque esso sia è un gigantesco problema politico". Così Nicola Fratoianni di Avs replicando alle parole del ministro Crosetto nell’Aula di Montecitorio nel corso del question time, in cui Avs ha chiesto chiarezza nei rapporti fra governo di destra e le aziende di Elon Musk.
"Un problema gigantesco che riguarda noi, riguarda - prosegue l’esponente di Avs - il mondo intero, riguarda l’Europa. Noi pretendiamo che il nostro Paese sia in prima fila nel chiedere all’Europa un’accelerazione e l’investire di più, perché siano autonomi i proprietari e pubbliche, soprattutto, le infrastrutture strategiche su questioni così decisive".
"Infine ne approfitto perché le chiedo anche uno sforzo in più un po’ fuori sacco, visto che è il ministro della difesa : quando torna a Palazzo Chigi, ne discuta con la presidente del consiglio Meloni che domani ha una conferenza stampa importante. Dite qualcosa sul fatto che l’uomo più potente del mondo, il nuovo presidente gli Stati Uniti ieri ha trovato il modo in pochi minuti di minacciare 2 o 3 Paesi sovrani, due di questi fanno pure parte della Nato, li ha pure minacciati di usare addirittura le armi. Sarebbe bene che il nostro Paese, il ministro della difesa, la presidente del consiglio dei ministri dicessero qualcosa di chiaro. Non vorrei che si arrivasse al punto che - conclude Fratoianni - io, Bonelli, Avs ci trovassimo costretti pensi un po’ a chiederle di aumentare la spesa militare per difenderci da Trump, ecco non ci faccia questo scherzo".
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "La liberazione di Cecilia Sala è un evidente successo della premier Meloni e del governo. Sin dall'inizio di questa vicenda, dal 19 dicembre scorso, l'esecutivo ha avuto la priorità di liberare la Sala, ponendo anche in questo caso al centro l'interesse nazionale. Oggi è tempo di far festa e non delle polemiche perché appare fin troppo chiaro che i fatti parlano da soli. L'Italia oggi, grazie a Giorgia Meloni, ha una credibilità ed un peso a livello internazionale mai avuti in passato". La dichiara il vicepresidente vicario di Fratelli d'Italia in Senato, Raffaele Speranzon.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "La notizia della liberazione di Cecilia Sala e del suo ritorno in Italia ci riempie di soddisfazione. Ribadiamo la piena solidarietà alla giornalista e ai suoi familiari, dei quali abbiamo rispettato la richiesta di silenzio nella prospettiva di una rapida soluzione diplomatica. Esprimiamo inoltre un grande ringraziamento alle Istituzioni che hanno reso possibile questo importante risultato e ricordiamo la necessità di tutelare sempre la libertà di stampa". Così la delegazione italiana dei Verdi in Parlamento europeo, formata da Cristina Guarda, Ignazio Marino, Leoluca Orlando e Benedetta Scuderi.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - “Fi, con i suoi emendamenti, ha inteso sottolineare la funzione centrale del Parlamento nella individuazione dei membri laici del Csm. Ciò nonostante, d'accordo con il ministro Nordio, si è deciso di ribadire tali principi nella successiva, necessaria legge ordinaria. Sicché, pur di evitare il rischio di qualsiasi rallentamento nella definizione dell’iter della riforma costituzionale, riguardante la giustizia, Dna del partito, FI non sottoporrà al voto gli emendamenti in questione”. È quanto si legge in una nota del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Quando vediamo nelle serie tv distopiche società in cui poche persone controllano l’informazione e ci sono restrizioni dei diritti civili ci sembra tutto lontano. Invece quel mondo inimmaginabile e terrificante lo sta costruendo oggi Meloni accordandosi personalmente, senza nessuna gara pubblica, con un personaggio come Musk che insulta capi di governo e ingerisce nei processi democratici di altri Paesi, per la gestione della sicurezza delle comunicazioni e dei dati dei cittadini italiani. Meloni venga in aula a riferire su questa trattativa privata che, dopo aver svenduto asset industriali strategici a fondi di investimento, ora svende la sicurezza dell’Italia a un ultracapitalismo che non è sano". Lo ha dichiarato intervenendo in aula alla Camera il vicepresidente del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Grazie al Governo per l'impegno, la determinazione, il coraggio e il successo nel riportare a casa la nostra concittadina". Su Facebook, Roberto Vannacci, europarlamentare indipendente della Lega, plaude alla liberazione della giornalista italiana, detenuta a Teheran. "Quando invece delle parole, di cui è tronfia una certa sinistra, contano i fatti", sottolinea, aggiungendo una serie di hashtag, tra cui #ilmondoalcontrario #menefrego #Decima #italia.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Una cosa pare sia ormai certa: il Parlamento in seduta comune non sarà più convocato senza accordo chiuso sui nomi dei quattro giudici costituzionali che sostituiranno a Palazzo della Consulta l'ex presidente della Corte Silvana Sciarra, l'ex presidente Augusto Barbera e i suoi vice Franco Modugno e Giulio Prosperetti. La quadra fra le forze politiche potrebbe essere definita fra le capigruppo di oggi alle 15.30 a Palazzo Madama e quella di domani a Montecitorio e, in caso di intesa, la seduta comune delle Camere dovrebbe svolgersi martedì prossimo, 14 gennaio.
Il consenso al momento pare sia stato raggiunto su tre nomi della rosa 2+1+1 (due giudici alla maggioranza, un terzo all'opposizione ed un quarto 'tecnico/indipendente'): Francesco Saverio Marini, professore di Diritto pubblico all'università di Roma Tor Vergata nonché attuale consigliere giuridico di Palazzo Chigi considerato il 'padre' del premierato; il costituzionalista in area Pd Massimo Luciani, accademico dei Lincei nonché professore emerito di Diritto pubblico dell'università la Sapienza di Roma, da sempre strenuo paladino del "dovere di verità del giurista"; e come candidato tecnico/indipendente Valeria Mastroiacovo, segretario Centrale dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani, Ugci, docente ordinario di Diritto tributario presso l’Università degli Studi di Foggia, donna vicina ai popolari che non ha mai ricoperto ruoli politici e che dal 2018 ha già un piede a Palazzo della Consulta da assistente di studio presso la Corte costituzionale di Luca Antonini (giudice in quota Lega).
Forza Italia invece pare non riuscire a fare un nome, ancora nessuna decisione: i papabili cosiddetti "in guerra" sarebbero Pierantonio Zanettin, avvocato e capogruppo del partito nella Commissione giustizia di Palazzo Madama, ed il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. Quest'ultimo parrebbe più improbabile dato che in caso di elezione a Palazzo della Consulta, quindi di sue dimissioni dal collegio parlamentare di Andria con conseguenti elezioni suppletive, potrebbe mettere a rischio un seggio oggi in mano alla maggioranza se si candidasse il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, governatore in scadenza già al secondo mandato. Ma non è detta l'ultima parola: in 10 minuti potrebbe sempre risolversi il rebus. (di Roberta Lanzara)
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