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“Il water e i lavandini sono miei, li ho pagati di tasca mia”: ex consigliera comunale smonta il bagno dell’ufficio e se ne va portando via i sanitari

Siamo a San Paolo, in Brasile, e le immagini parlano chiaro: si vede lo staff di Lima intento a rimuovere i sanitari dal bagno dell'ufficio al termine del suo mandato, scaduto il 1° gennaio 2025, e portarli via

di F. Q.
“Il water e i lavandini sono miei, li ho pagati di tasca mia”: ex consigliera comunale smonta il bagno dell’ufficio e se ne va portando via i sanitari

Un addio al vetriolo e decisamente insolito quello di Janaína Lima, ex consigliera comunale di San Paolo, che ha lasciato il suo ufficio non prima di aver fatto smontare e portare via il water e due lavandini. Siamo in Brasile e la scena, ripresa dalle telecamere di sicurezza, ha fatto rapidamente il giro del web, scatenando un’ondata di polemiche e ironia. Ma la diretta interessata, esponente del New Party, si difende: “Li ho pagati di tasca mia, questi sanitari erano stati acquistati con i miei fondi personali“. E dopo le polemiche, ha deciso di donarli nuovamente alla Camera. Andiamo con ordine.

Le immagini parlano chiaro: si vede lo staff di Lima intento a rimuovere i sanitari dal bagno dell’ufficio al termine del suo mandato, scaduto il 1° gennaio 2025, e portarli via. Un gesto che ha lasciato di stucco molti, ma che l’ex consigliera ha giustificato con un post su X (ex Twitter): “Ho deciso di donare le attrezzature che avevo acquistato con le mie risorse personali alla camera”, ha scritto, aggiungendo in tono piccato: “Ovviamente, né io né i miei collaboratori abbiamo bisogno di un wc”. Le strutture, ha spiegato, erano state installate otto anni fa, quando era entrata in carica, e le ristrutturazioni erano state pagate di tasca sua. Di qui, la convinzione di potersene riappropriare.

A sostegno della sua tesi, Lima ha tirato in ballo il dipartimento legale che, a suo dire, le avrebbe consigliato di rimuovere tutti i beni installati personalmente al termine del mandato. Inoltre, ha dichiarato al media brasiliano G1 che gli impianti idraulici dell’edificio sono particolarmente “sensibili”. Insomma, una questione di proprietà, ma anche di presunta delicatezza degli impianti. Curiosamente, però, lo staff della consigliera si è concentrato esclusivamente sulle strutture del bagno, lasciando intatti altri oggetti acquistati personalmente, come una parete divisoria in vetro e le luci in stile industriale, che rimarranno invece a disposizione del suo successore.

Adrilles Jorge, membro del Partito Laburista e successore di Lima dopo la sconfitta alle elezioni del 2024, non ha perso l’occasione per commentare con ironia l’accaduto: “Ho visitato l’ufficio e ho pensato che l’architettura fosse brillante. Ma ha portato via tutto”, ha dichiarato a G1. “Hanno persino tolto il wc e il lavandino. Non ha detto che li avrebbe rimossi, e io non glielo avrei mai chiesto”. E in attesa di una soluzione, ha aggiunto scherzosamente che il suo staff avrebbe usato “un bagno comune“. La vicenda, ovviamente, non è passata inosservata ai piani alti. Ricardo Teixeira, nuovo presidente della Camera, ha promesso che saranno prese “misure appropriate” per risolvere la situazione. E alla fine, forse anche per le “misure appropriate” annunciate, l’ex consigliera ha deciso di fare marcia indietro e di restituire (o meglio, donare) il maltolto, chiudendo (forse) una vicenda che ha del paradossale.

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