L’ex calciatore Roberto Carlos sta attraversando una drammatica crisi personale: è in corso la sua seconda separazione, questa volta dalla fisioterapista Mariana Luccon, dalla quale ha avuto 2 dei suoi 11 figli. La leggenda del RealMadrid, dopo aver terminato la relazione che aveva con la donna dal 2009, sta alloggiando a Valdebebas, il quartier generale dei Blancos. Questo è quanto riportato dal programma televisivo Fiesta. La situazione è delicata anche perché i suoceri di Carlos abitano in una delle case di sua proprietà. Per questo l’ex terzino non avrebbe una posto dove andare e avrebbe scelto di dormire nel centro di allenamento dei Blancos, come riportano vari media spagnoli.
Mentre attende la definizione del divorzio – non un affare semplice, visto il patrimonio stimato in 160 milioni di euro – Roberto Carlos avrebbe quindi trovato dimora nel centro d’allenamento del club spagnolo. Il brasiliano non ha mai nascosto la complessità della propria vita sentimentale e famigliare: “Ho avuto solo due mogli. Più difficili sono le donne con cui ho avuto figli. Ne ho otto, da sei o sette madri diverse. Non ricordo”, aveva ammesso Carlos alla Gazzetta dello Sport nel 2014. L’ex calciatore non solo non ricorda il numero esatto dei suoi figli, ma anche il numero di fidanzate (diventate madri) avute nel corso della sua vita: “Era messicana, ungherese, brasiliana… Ce n’erano altre quattro. In verità, forse erano sei”. Parlando con il giornalista Josep Pedrerol, l’ex Real Madrid ha infine confessato che i suoi figli sono sparsi per tutto il pianeta: “Ora vivo con Manuela. Ne ho sette in Brasile, uno in Messico, uno in Ungheria che vive ad Alicante, e gli altri vivono in Brasile”.
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La Redazione
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Ministro Crosetto mi ritengo soddisfatto a metà e preoccupato il doppio le devo dire la verità dalla sua risposta sui rapporti del governo italiani con le aziende di Musk , ci ha spiegato gli aspetti tecnici, ma ha omesso la questione fondamentale che è la ragione della nostra preoccupazione. La questione che stiamo ponendo sul tavolo non ha nulla a che fare con le idee politiche di Elon Musk o con le sue amicizie ma ha che fare con una questione fondamentale : in materia di infrastrutture strategiche, in materia di sicurezza nazionale e in materia di difesa, l’affidamento di uno Stato sovrano e sottoposto al controllo democratico ad un monopolista privato chiunque esso sia è un gigantesco problema politico". Così Nicola Fratoianni di Avs replicando alle parole del ministro Crosetto nell’Aula di Montecitorio nel corso del question time, in cui Avs ha chiesto chiarezza nei rapporti fra governo di destra e le aziende di Elon Musk.
"Un problema gigantesco che riguarda noi, riguarda - prosegue l’esponente di Avs - il mondo intero, riguarda l’Europa. Noi pretendiamo che il nostro Paese sia in prima fila nel chiedere all’Europa un’accelerazione e l’investire di più, perché siano autonomi i proprietari e pubbliche, soprattutto, le infrastrutture strategiche su questioni così decisive".
"Infine ne approfitto perché le chiedo anche uno sforzo in più un po’ fuori sacco, visto che è il ministro della difesa : quando torna a Palazzo Chigi, ne discuta con la presidente del consiglio Meloni che domani ha una conferenza stampa importante. Dite qualcosa sul fatto che l’uomo più potente del mondo, il nuovo presidente gli Stati Uniti ieri ha trovato il modo in pochi minuti di minacciare 2 o 3 Paesi sovrani, due di questi fanno pure parte della Nato, li ha pure minacciati di usare addirittura le armi. Sarebbe bene che il nostro Paese, il ministro della difesa, la presidente del consiglio dei ministri dicessero qualcosa di chiaro. Non vorrei che si arrivasse al punto che - conclude Fratoianni - io, Bonelli, Avs ci trovassimo costretti pensi un po’ a chiederle di aumentare la spesa militare per difenderci da Trump, ecco non ci faccia questo scherzo".
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "La liberazione di Cecilia Sala è un evidente successo della premier Meloni e del governo. Sin dall'inizio di questa vicenda, dal 19 dicembre scorso, l'esecutivo ha avuto la priorità di liberare la Sala, ponendo anche in questo caso al centro l'interesse nazionale. Oggi è tempo di far festa e non delle polemiche perché appare fin troppo chiaro che i fatti parlano da soli. L'Italia oggi, grazie a Giorgia Meloni, ha una credibilità ed un peso a livello internazionale mai avuti in passato". La dichiara il vicepresidente vicario di Fratelli d'Italia in Senato, Raffaele Speranzon.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "La notizia della liberazione di Cecilia Sala e del suo ritorno in Italia ci riempie di soddisfazione. Ribadiamo la piena solidarietà alla giornalista e ai suoi familiari, dei quali abbiamo rispettato la richiesta di silenzio nella prospettiva di una rapida soluzione diplomatica. Esprimiamo inoltre un grande ringraziamento alle Istituzioni che hanno reso possibile questo importante risultato e ricordiamo la necessità di tutelare sempre la libertà di stampa". Così la delegazione italiana dei Verdi in Parlamento europeo, formata da Cristina Guarda, Ignazio Marino, Leoluca Orlando e Benedetta Scuderi.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - “Fi, con i suoi emendamenti, ha inteso sottolineare la funzione centrale del Parlamento nella individuazione dei membri laici del Csm. Ciò nonostante, d'accordo con il ministro Nordio, si è deciso di ribadire tali principi nella successiva, necessaria legge ordinaria. Sicché, pur di evitare il rischio di qualsiasi rallentamento nella definizione dell’iter della riforma costituzionale, riguardante la giustizia, Dna del partito, FI non sottoporrà al voto gli emendamenti in questione”. È quanto si legge in una nota del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Quando vediamo nelle serie tv distopiche società in cui poche persone controllano l’informazione e ci sono restrizioni dei diritti civili ci sembra tutto lontano. Invece quel mondo inimmaginabile e terrificante lo sta costruendo oggi Meloni accordandosi personalmente, senza nessuna gara pubblica, con un personaggio come Musk che insulta capi di governo e ingerisce nei processi democratici di altri Paesi, per la gestione della sicurezza delle comunicazioni e dei dati dei cittadini italiani. Meloni venga in aula a riferire su questa trattativa privata che, dopo aver svenduto asset industriali strategici a fondi di investimento, ora svende la sicurezza dell’Italia a un ultracapitalismo che non è sano". Lo ha dichiarato intervenendo in aula alla Camera il vicepresidente del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Grazie al Governo per l'impegno, la determinazione, il coraggio e il successo nel riportare a casa la nostra concittadina". Su Facebook, Roberto Vannacci, europarlamentare indipendente della Lega, plaude alla liberazione della giornalista italiana, detenuta a Teheran. "Quando invece delle parole, di cui è tronfia una certa sinistra, contano i fatti", sottolinea, aggiungendo una serie di hashtag, tra cui #ilmondoalcontrario #menefrego #Decima #italia.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Una cosa pare sia ormai certa: il Parlamento in seduta comune non sarà più convocato senza accordo chiuso sui nomi dei quattro giudici costituzionali che sostituiranno a Palazzo della Consulta l'ex presidente della Corte Silvana Sciarra, l'ex presidente Augusto Barbera e i suoi vice Franco Modugno e Giulio Prosperetti. La quadra fra le forze politiche potrebbe essere definita fra le capigruppo di oggi alle 15.30 a Palazzo Madama e quella di domani a Montecitorio e, in caso di intesa, la seduta comune delle Camere dovrebbe svolgersi martedì prossimo, 14 gennaio.
Il consenso al momento pare sia stato raggiunto su tre nomi della rosa 2+1+1 (due giudici alla maggioranza, un terzo all'opposizione ed un quarto 'tecnico/indipendente'): Francesco Saverio Marini, professore di Diritto pubblico all'università di Roma Tor Vergata nonché attuale consigliere giuridico di Palazzo Chigi considerato il 'padre' del premierato; il costituzionalista in area Pd Massimo Luciani, accademico dei Lincei nonché professore emerito di Diritto pubblico dell'università la Sapienza di Roma, da sempre strenuo paladino del "dovere di verità del giurista"; e come candidato tecnico/indipendente Valeria Mastroiacovo, segretario Centrale dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani, Ugci, docente ordinario di Diritto tributario presso l’Università degli Studi di Foggia, donna vicina ai popolari che non ha mai ricoperto ruoli politici e che dal 2018 ha già un piede a Palazzo della Consulta da assistente di studio presso la Corte costituzionale di Luca Antonini (giudice in quota Lega).
Forza Italia invece pare non riuscire a fare un nome, ancora nessuna decisione: i papabili cosiddetti "in guerra" sarebbero Pierantonio Zanettin, avvocato e capogruppo del partito nella Commissione giustizia di Palazzo Madama, ed il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. Quest'ultimo parrebbe più improbabile dato che in caso di elezione a Palazzo della Consulta, quindi di sue dimissioni dal collegio parlamentare di Andria con conseguenti elezioni suppletive, potrebbe mettere a rischio un seggio oggi in mano alla maggioranza se si candidasse il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, governatore in scadenza già al secondo mandato. Ma non è detta l'ultima parola: in 10 minuti potrebbe sempre risolversi il rebus. (di Roberta Lanzara)
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