Ucraina, soldati di Kiev disertano durante l’addestramento in Francia. Accordo con Mosca per uno scambio di prigionieri
Un funzionario dell’esercito francese ha confermato all’AFP che decine di militari della 155a Brigata "Anna di Kiev" hanno fatto perdere le proprie tracce
Decine di disertori nell’esercito di Kiev: dopo le fughe di notizie, sono arrivate le prime conferme. Un funzionario dell’esercito francese ha confermato all’AFP il 6 gennaio che diverse decine di soldati ucraini in servizio nella 155a Brigata meccanizzata “Anna di Kiev” hanno disertato durante l’addestramento militare in Francia. “Ci sono state un certo numero di diserzioni, ma restano molto marginali dato il volume di persone che hanno seguito la formazione”, ha detto il funzionario anonimo all’agenzia di stampa francese . “Erano nelle caserme francesi, avevano il diritto di uscire”, ha aggiunto.
L’unità “Anna di Kiev” può contare su circa 6mila effettivi, 2mila dei quali hanno seguito corsi di addestramento in Francia. Secondo il giornalista Yurii Butusov nelle ultime settimane una cinquantina di disertori si sono aggiunti alle centinaia che avevano già abbandonato, portando il numero complessivo a circa 1.700. “Ci sono problemi, e ci sono stati problemi nel personale, nella formazione e in parte nel personale di comando – ha ammesso Mykhailo Drapatyi, comandante delle forze di terra -. Tutto questo è stato analizzato consapevolmente e sono state tratte le conclusioni”. Il 2 gennaio Kiev ha avviato un’indagine sul caso.
Intanto Kiev e Mosca hanno raggiunto un “accordo preliminare” per effettuare regolari scambi di prigionieri, a partire da quelli gravemente malati e feriti. Lo ha annunciato – riporta il Kyiv Independent – il difensore civico ucraino Dmytro Lubinets in un’intervista all’emittente parlamentare statale Rada. “Non voglio che questo venga subito percepito come un annuncio ufficiale – ha spiegato – ma vedremo se la parte russa manterrà la parola data. Se lo farà, la società ucraina noterà la natura sistematica in termini di quantità, tempistica e categorie dei prigionieri che tornano a casa”. La priorità verrà ora data a coloro che sono gravemente feriti o gravemente malati, seguiti dai prigionieri che sono stati in prigionia più a lungo. “Per la prima volta siamo riusciti a stabilire che saranno create liste basate principalmente sulla salute fisica”, ha concluso Lubinets.
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La Redazione
Roma, 8 gen. (Adnkronos Salute) - Giancarlo Benelli è stato nominato Senior Vice President e Head of Europe di BeiGene Ltd, azienda oncologica globale che intende cambiare il suo nome in BeOne Medicines Ltd. Effettiva dal 1 gennaio, la nomina – si legge in una nota - rafforzerà l’impegno dell'azienda a portare farmaci di grande impatto a un maggior numero di pazienti in tutta Europa. “Siamo lieti di dare a Giancarlo il nostro benvenuto in BeiGene e nel nostro percorso di trasformazione che consoliderà il nostro posizionamento globale di innovazione in oncologia - afferma John V. Oyler, Co-fondatore, presidente e Ceo di BeiGene - Giancarlo porta con sé una vasta esperienza e un curriculum comprovato nell’industria farmaceutica che saranno fondamentali per continuare a far crescere la nostra presenza in Europa guidata dal nostro ufficio di Basilea, in Svizzera. La sua leadership e la sua visione si adattano perfettamente a BeiGene, in linea con il nostro impegno di espandere la nostra presenza globale e migliorare le nostre capacità in questo settore. Siamo impazienti di osservare l’impatto positivo che la sua esperienza porterà al nostro team e al nostro lavoro”.
Benelli è un dirigente a livello mondiale con più di 20 anni di esperienza nell’industria farmaceutica in aziende come Novartis e AstraZeneca. Più recentemente è stato Vice President e Head Radioligand Therapy International Markets di Novartis. “Sono onorato e orgoglioso di unirmi a BeiGene in questa fase fondamentale della crescita dell’azienda - commenta Benelli - L'impegno di BeiGene nella scoperta e nello sviluppo di trattamenti innovativi che siano al tempo stesso accessibili è perfettamente in linea con i miei valori personali e professionali. Sono impaziente di entrare in contatto con più di 800 colleghi in tutta Europa per contribuire all’ambizione comune di trasformare la vita dei pazienti oncologici. Insieme, cercheremo di espandere la nostra presenza e il nostro impatto in Europa, portando speranza e guarigione a coloro che ne hanno grande necessità”.
Prima di diventare Head Radioligand Therapy International Markets a Novartis, Benelli ha ricoperto il ruolo di General Manager di Advanced Accelerators Applications, con responsabilità nella ristrutturazione dell’organizzazione della produzione, di R&D, e del settore commerciale di Saint Genis Poully in seguito all’acquisizione da parte di Novartis, garantendo la continuità aziendale e lanciando con successo 177lutezio oxodotreotide sia in Francia che in Italia nelle sfide successive alla fusione. Benelli ha conseguito un dottorato in medicina e un diploma post-laurea in chirurgia toracica, entrambi all’Università di Genova, e un diploma in economia sanitaria all’Università di York (Regno Unito).
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Nella Costituzione italiana ci riconosciamo tutti e non abbiamo nulla da dimostrare come Fdi e come parte politica che all’origine viene dal Movimento Sociale, e che non ha intenzione di rinnegarlo. Oltretutto rammento che il Msi nasce per far accedere alla democrazia coloro, milioni di persone, che provenivano dal ventennio fascista. È stato un percorso importante. Se non ci fosse stato questo accesso, quelle persone avrebbero fatto altre scelte antidemocratiche. Percorso ampiamente accettato e favorito dai politici dell'epoca, con tanto di amnistia e altri strumenti di riconciliazione. Ma noi non c’entriamo nulla, non eravamo neanche nati. Sembra assurdo che tutto ciò che fu fatto nell'immediato secondo dopoguerra debba continuamente essere messo in discussione oggi per questioni di sciacallaggio politico". È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia intervenendo a Radio Anch'io, tornando su Acca Larenzia e invocando "una commissione d'inchiesta per fare luce".
"Quello che era accettato subito dopo il ventennio da democristiani e comunisti viene oggi strumentalmente messo in discussione, senza che ci sia alcun pericolo per la nostra democrazia. Tutti sanno che le organizzazioni extraparlamentari nostalgiche di quell'esperienza storica hanno percentuali elettorali da prefisso telefonico. La mia generazione -ha aggiunto- ha preso le distanze da epoche remote, non da adesso perché stiamo al governo. I giovani del Fronte della Gioventù rompono con la cerimonia dei saluti romani negli anni '80 proprio perché non intendevano essere sovrapposti a quei rituali. Abbiamo costruito un progetto politico nuovo e moderno, distinto e distante da qualunque nostalgismo. Dall’epoca per questo motivo ci rechiamo sul luogo dove sono stati uccisi Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni alle 9 del mattino in delegazione”. Sulla presenza di Castellino nel 2008 accanto a Giorgia Meloni, Rampelli puntualizza: "Giorgia Meloni anche quell’anno si recò con noi alle 9 del mattino per deporre fiori a Via Acca Larenzia. Castellino non faceva parte della delegazione perché non è mai stato parte della nostra comunità, si trovava lì semplicemente perché lui e il suo movimento gestivano quella sede".
Sul perché di una commissione d'inchiesta, Rampelli chiarisce: "I ragazzi uccisi hanno diritto sia alla giustizia sia alla verità storica. Sarà difficile avere giustizia dopo 50 anni, anche se non disperiamo che la Procura della Repubblica possa riaprire le indagini su questa strage perché ci sono evidenti elementi che lo rendono possibile. Ma la commissione serve per capire perché c'è stata impunità verso chi ha usato armi da guerra per uccidere ragazzi innocenti di destra e di sinistra. Serve a capire chi ha messo armi da guerra, come la mitraglietta Skorpion con cui sono stati uccisi Bigonzetti e Ciavatta, perfino chili e chili di esplosivo nelle mani di giovani di 18 anni. A chi si debba attribuire la responsabilità politica e morale di quella guerra civile strisciante che va sotto il nomignolo di strategia della tensione. Centinaia di famiglie, migliaia di persone sono state rovinate da quell’odio calcolato e incentivato dal sistema. Cui oggi è necessario dare un nome e un cognome, nel nome della verità e per rispetto delle vittime", conclude l'esponente di Fdi.
Kiev, 8 gen. (Adnkronos/Afp) - L'esercito ucraino ha reso noto che le sue forze hanno colpito un deposito petrolifero russo utilizzato dall'aeronautica di Mosca e situato a centinaia di chilometri dal confine fra i paesi in guerra.
"Le forze di difesa ucraine hanno colpito il deposito petrolifero russo a Engels" nella regione di Saratov, ha dichiarato lo stato maggiore ucraino in una nota sui social media, aggiungendo che "questo deposito petrolifero forniva carburante all'aeroporto militare Engels-2, dove si trovavano gli aerei strategici nemici".
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "La sanzione inflitta dal Collegio di garanzia della Corte d’Appello di Cagliari nei confronti della presidente Alessandra Todde appare sproporzionata e ingiustificata". Lo afferma la senatrice del Movimento 5 Stelle Sabrina Licheri.
"La presidente Todde aggiunge- rappresenta un modello di politica trasparente e lontana da logiche di favore o interessi particolari. Esprimo pieno sostegno alla sua azione amministrativa, guidata da principi di correttezza e attenzione esclusiva al bene dei cittadini. Confido che questa vicenda si risolva nel rispetto della legge e della giustizia, affinché non venga messa in discussione la credibilità e il lavoro svolto dalla presidente Todde per la Sardegna. Come Movimento, saremo sempre al fianco di chi opera con trasparenza e integrità per il bene della comunità”.
Parigi, 8 gen. (Adnkronos/Afp) - Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha esortato la Commissione Europea a proteggere i suoi Stati membri con "la massima fermezza" contro le ingerenze, in particolare quella del capo di X, Elon Musk, nel dibattito pubblico europeo. "O la Commissione europea applica con la massima fermezza le leggi che ci siamo dati per proteggere il nostro spazio pubblico, oppure, se non lo fa, dovrà accettare di restituire agli Stati membri dell'Ue la capacità di farlo", ha detto Barrot a radio France Inter.
Caracas, 8 gen. (Adnkronos) - "Ieri 7 gennaio alle 14 circa (le 19 in Italia) abbiamo ricevuto la segnalazione del cittadino italo-venezuelano fermato attorno alle 11 alla frontiera terrestre colombiana-venezuelana di Cucuta. Abbiamo subito chiesto l’intervento del Viceconsole onorario di Tachira e contattato il Commissario della polizia diplomatica a Maracaibo. Il connazionale è stato rilasciato alle 16 circa (ora locale), dopo circa cinque ore e mezzo di fermo. La famiglia è informata". Lo rendono noto fonti della Farnesina, aggiungendo che "non sono noti altri casi di connazionali fermati dalle autorità venezuelane".
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Si svolge oggi, alle 15, il Question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, risponde a una interrogazione –rivolta alla ministra per la Famiglia– sulle iniziative in materia di educazione sessuale e affettiva, con particolare riferimento all'adeguatezza delle campagne di informazione; a una interrogazione –rivolta al ministro della Salute– sulle iniziative urgenti in merito al recente decreto ministeriale in materia di definizione delle tariffe relative all'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, con particolare riferimento all'impatto economico sulle strutture private accreditate.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, risponde a una interrogazione su un possibile accordo tra il Governo italiano e SpaceX in materia di sicurezza per le telecomunicazioni. Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, risponde a una interrogazione sulla compatibilità del progetto di autonomia differenziata con il principio di equità nell'erogazione dei servizi sanitari sul territorio nazionale.
Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, risponde a una interrogazione sulle Iniziative in sede internazionale e Ue per la stabilizzazione politica e il rilancio economico della Siria. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, risponde a una interrogazione sulle iniziative per contrastare il fenomeno dell'analfabetismo digitale, con particolare riferimento all'introduzione dell'insegnamento dell'informatica nelle scuole, anche attraverso l'utilizzo della piattaforma Syllabus.
La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, risponde a interrogazioni sulle iniziative normative per prevedere la sospensione dei termini relativi ad adempimenti contributivi a carico dei liberi professionisti nei casi già previsti per gli adempimenti tributari; sui ritardo della pubblicazione dei dati relativi all'assegno di inclusione; sulla nomina del dottor Mario Pepe a presidente della commissione di Vigilanza sui fondi pensione; sulle iniziative per consolidare l'aumento dell'occupazione, in particolare nel Mezzogiorno.
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