Tennis

“Offuscano l’immagine del tennis, qualcosa bisogna fare”: l’avvertimento di Boris Becker sui casi di doping riguardanti Sinner e Swiatek

L'ex tennista tedesco: "Se due dei migliori professionisti del nostro sport sono coinvolti, allora è dannoso"

L’icona del tennis mondiale Boris Becker ha affermato che l’immagine dello sport è stata macchiata dalla positività dei test antidoping dei giocatori di punta Iga Swiatek e Jannik Sinner. “Sì, è negativo per il tennis”, ha dichiarato il tedesco ai media di Eurosport prima dell’inizio dell’Australian Open di questa domenica. “Bisogna trovare una soluzione sensata […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

L’icona del tennis mondiale Boris Becker ha affermato che l’immagine dello sport è stata macchiata dalla positività dei test antidoping dei giocatori di punta Iga Swiatek e Jannik Sinner. “Sì, è negativo per il tennis”, ha dichiarato il tedesco ai media di Eurosport prima dell’inizio dell’Australian Open di questa domenica. “Bisogna trovare una soluzione sensata affinché ciò non accada di nuovo. Se due dei migliori professionisti del nostro sport sono coinvolti, allora è dannoso. Questo innegabilmente offusca la nostra immagine”.

Sinner è il campione in carica dell’Australian Open e Swiatek una delle principali contendenti per il titolo femminile. Becker non ha voluto commentare i casi stessi, che sono stati resi pubblici dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA) solo mesi dopo i fatti. L’azzurro è risultato positivo ai controlli per due volte a marzo 2024 per bassi livelli dell’agente anabolizzante Clostebol. Ha fatto ricorso con successo contro una sospensione provvisoria ed è stato assolto da colpa e negligenza dall’ITIA. Sinner ha affermato che la sostanza è entrata accidentalmente nel suo corpo tramite un prodotto da banco che il suo fisioterapista aveva usato per curare una piccola ferita sulla sua mano. L’Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha fatto ricorso contro questa sentenza presso la Corte arbitrale dello sport (Tas) lo scorso settembre, chiedendo una sospensione.

A novembre, Swiatek ha dovuto invece scontare una squalifica di un mese dopo un test positivo alla trimetazidina. La polacca ha affermato che era stato causato dalla contaminazione di un medicinale che stava usando. Il caso Sinner non è stato reso pubblico per cinque mesi fino ad agosto e il caso Swiatek è stato annunciato circa tre mesi dopo il test positivo. Anche l’australiano Nick Kyrgios, l’ex numero uno al mondo Novak Djokovic e l’ex vincitrice del Grande Slam Simona Halep (che ha già scontato una squalifica per doping ) hanno espresso critiche a riguardo. La IATA ha respinto l’accusa di disparità di trattamento, affermando di aver agito nel rispetto delle norme antidoping mantenendo segrete le sospensioni.