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A Gaza ritrovati i corpi di due ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre. Altre 29 vittime palestinesi dei raid: tra loro anche un neonato

Tra le vittime anche un bambino di 4 mesi e uno di tre settimane. A fronte delle notizie dei civili uccisi, Israele continua a ribadire di colpire soltanto i militanti di Hamas, che si nascondono tra la popolazione

L’esercito israeliano ha ritrovato a Gaza i corpi dei due rapiti Yosef e Hamza Alziadna, 53 e 22 anni. I due erano stati sequestrati il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Hulit dove lavoravano. “Ci è stato detto che sono stati trovati i corpi di Yousef e Hamza. Il nostro cuore è spezzato. Speravamo che tornassero […]

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L’esercito israeliano ha ritrovato a Gaza i corpi dei due rapiti Yosef e Hamza Alziadna, 53 e 22 anni. I due erano stati sequestrati il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Hulit dove lavoravano. “Ci è stato detto che sono stati trovati i corpi di Yousef e Hamza. Il nostro cuore è spezzato. Speravamo che tornassero vivi tra le braccia della famiglia, ma purtroppo sono tornati senza vita”, ha detto il fratello di Yousef. La famiglia ha raccontato che i due ostaggi sono stati tenuti insieme e trovati insieme. Lo riferiscono i media israeliani citando i familiari.

Yosef è stato rapito da Hamas insieme con i tre figli, Hamza, Bilal Ziyadne, 18 anni, e Aisha Ziyadne, 17 anni (israeliani della comunità beduina) mentre lavoravano nel kibbutz Holit. Bilal e Aisha sono stati rilasciati il 30 novembre 2023, dopo 55 giorni di prigionia a Gaza. Finora si era dato per scontato che Yosef e Hamza fossero vivi.

Intanto continua inesorabilmente a salire la conta delle vittime provocate dai raid israeliani. Tra di loro altri bambini e neonati , mentre l’esercito di Tel Aviv continua a dichiarare di colpire soltanto i militanti di Hamas, che si nascondono tra i civili. E anche gli ospedali della Striscia, scrive su X l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), sono diventate “trappole mortali”.

Intanto, continua, “le famiglie sono distrutte, i bambini muoiono congelati, la fame sta accorciando le loro vite”. Vittime anche in Cisgiordania: due bambini di 9 e 10 anni e un ragazzo di 23 sono stati uccisi da un drone israeliano che ha bombardato la città di Tamoun, a sud-est di Tubas, in Cisgiordania.

Sul fronte politico, Benjamin Netanyahu smentisce la notizia del giornale libanese Al Akhbar, secondo cui sarebbe allo studio una tregua di sei, otto settimane nei colloqui per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno nell’enclave palestinese. Secondo il quotidiano in questo arco di tempo Israele dovrebbe ricevere da Hamas un elenco con i nomi degli ostaggi. In una dichiarazione dell’ufficio del premier israeliano, riportata dal Times of Israel, l’articolo di Al Akhbar, che cita fonti egiziane, viene definito “una totale bugia e un’altra parte della guerra psicologica che Hamas cerca di infliggere alle famiglie degli ostaggi e ai cittadini di Israele”. Israele, viene ribadito, “continuerà a lavorare senza sosta e instancabilmente per riportare a casa tutti gli ostaggi”. Finora i morti a Gaza sono quasi 46mila, e 109mila i feriti.

Gli attacchi di Israele – Almeno nove persone, tra cui un bambino e un bebè di 15 giorni, sono state uccise prima dell’alba nella Striscia di Gaza. I raid, riferisce Al Jazeera, sono stati lanciati poche ore dopo un bombardamento nella zona umanitaria di Al Mawasi – a Khan Yunis – costato la vita a 20 persone, inclusi cinque bambini.

Un attacco ha colpito una casa nella città centrale di Deir al-Balah, uccidendo due uomini e una donna, secondo quanto riferito dall’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa. L’ospedale ha riferito inoltre di aver ricevuto anche un bambino di 4 mesi rimasto ucciso in un attacco alla casa della sua famiglia nel vicino campo profughi di Bureij. Un altro raid, a Gaza City, ha colpito una casa nel quartiere di Sheikh Radwan, uccidendo un bambino di 3 settimane, secondo quanto riferito dal servizio di emergenza del ministero della Salute.

Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che nell’attacco di ieri a Khan Yunis sono rimasti uccisi 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini. L’esercito israeliano ha invece dichiarato di aver colpito nella zona “alcuni terroristi che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre 2023″. Ahmed al-Farra, direttore del reparto pediatrico del Nasser Hospital di Khan Younis, ha detto che cinque bambini sono stati uccisi nell’attacco aereo mentre si riparavano insieme nella stessa tenda. I loro corpi erano tra gli otto bambini e le cinque donne portati all’ospedale. Due corpi rimangono non identificabili, ha aggiunto. Secondo l’Idf, “prima dell’attacco sono state adottate numerose misure per ridurre il rischio di danni ai civili, tra cui l’uso di munizioni guidate di precisione, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence”.

Onu: “A Gaza ostruzione sistematica degli aiuti umanitari” – Mentre la situazione peggiora per le piogge torrenziali e l’abbassamento della temperatura ed è aumentata la dipendenza dell’enclave palestinese dagli aiuti internazionali, l’Onu denuncia una “pericolosa tendenza al sabotaggio”. Il capo degli aiuti di emergenza dell’Onu, Tom Fletcher, ha dichiarato che i numerosi incidenti avvenuti negli ultimi giorni, sono l’esempio della volontà di ostruzione degli aiuti umanitari a Gaza.

Dopo aver elencato gli ultimi attacchi israeliani a convogli per la distribuzione di beni alimentari, Fletcher ha ribadito: “Nonostante la nostra determinazione a fornire cibo, acqua e medicine ai sopravvissuti, i nostri sforzi per salvare vite umane hanno raggiunto il punto di rottura”. “L’ostruzione sistematica degli aiuti – ha aggiunto – arriva in un momento critico, poiché le rigide condizioni meteorologiche invernali peggiorano la situazione già catastrofica nell’enclave”. Dopo aver ricordato che l’Oms ha riferito che il freddo e le forti piogge degli ultimi giorni minacciano la sopravvivenza delle famiglie sfollate a Gaza, l’Onu ha ribadito “che i civili devono essere protetti in ogni momento e che i bisogni fondamentali per la loro sopravvivenza devono essere soddisfatti”.