“Gli Stati Uniti si aspettano che l’Italia rilasci Abedini dopo il ritorno di Cecilia Sala. Meloni tornata dalla Florida con l’ok di Trump”
Secondo il Wall Street Journal, il presidente eletto avrebbe dato il suo via libera al rilascio dell'ingegnere iraniano da parte dell'Italia. Si tratterebbe della seconda parte dell'accordo dopo il ritorno da Teheran della giornalista detenuta per 21 giorni
Ha spiegato a Donald Trump perché fosse necessario liberare Mohammad Abedini Najafabadi, l’iraniano fermato a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti. E ha ottenuto la “comprensione” del presidente eletto: dopo il rilascio di Cecilia Sala da parte di Teheran, dunque, l’Italia potrebbe a breve liberare l’ingegnere attualmente detenuto a Opera. Non ci sarà nessuna estradizione negli Stati Uniti, dunque.
Lo sostiene il Wall Street Journal, che racconta un retroscena della viaggio di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago. Dopo aver incontrato Trump, la premier era fiduciosa nella comprensione da parte del futuro inquilino della Casa Bianca. “Giorgia Meloni – scrive il quotidiano – sapeva che il rilascio di Abedini come parte di uno scambio di prigionieri rischiava di irritare gli Stati Uniti, incluso il presidente entrante Donald Trump, che dovrebbe rinnovare la sua politica di ‘massima pressionè sull’Iran. Meloni è volata in Florida sabato per incontrare Trump e spiegargli che liberare Sala era un interesse nazionale italiano e che l’Italia avrebbe dovuto respingere la richiesta di estradizione degli Stati Uniti per Abedini. I dirigenti italiani sono tornati dalla Florida fiduciosi che Meloni si fosse assicurata la comprensione di Trump”.
Il faccia a faccia tra il presidente eletto e la capa del governo italiano si è dunque rivelato fondamentale per la liberazione di Cecilia Sala. Nel quadro dell’accordo per ottenere il rilascio della giornalista, dunque, il giornale Usa “si aspetta che l’Italia rilasci l’imprenditore iraniano Mohammad Abedini che gli Stati Uniti hanno chiesto di estradare con l’accusa di aver fornito tecnologia per droni ai militari iraniani”. Meloni, che ha mantenuto una stretta riservatezza sui negoziati con l’Iran, dovrebbe informare altri importanti esponenti italiani oggi “di come funzionerà la seconda parte dell’accordo“. Il WSJ cita una fonte del governo. Sono invece fonti giudiziarie a spiegare che Abedini dovrebbe essere rilasciato dal carcere milanese di Opera con uno “slittamento di tempi, ma possibilmente nei prossimi giorni”. Il ministro della Giustizia può ordinare la liberazione dell’ingegnere iraniano, ritenendolo inestradabile, come previsto dall’articolo 718 del codice di procedura penale. Adesso, dunque, bisogna attendere la mossa di Carlo Nordio, che proprio stamattina era a Palazzo Chigi. Il guardasigilli, però, ha sostenuto di aver discusso solo di separazione delle carriere con le altre forze di maggioranza, senza affrontare lo spinoso caso Abedini.
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La Redazione
(Adnkronos) - In metropolitana in mutande. I londinesi tornano a spogliarsi per l'amato evento 'No Trousers Tube Ride': il pomeriggio di domenica 12 gennaio gli organizzatori dell'iniziativa invitano a prendere la metropolitana di Londra senza indossare i pantaloni.
L'iniziativa è nata nel 2019 e ha cadenza annuale: per qualche ora viene chiesto ai partecipanti di salire sulla 'Tube' di Londra senza pantaloni. L'idea è di comportarsi il più normalmente possibile, facendo ciò che si è abituati a fare durante un viaggio su un mezzo pubblico (come leggere un libro o ascoltare della musica) mentre si hanno gambe scoperte e biancheria intima 'in mostra'.
Chiunque può partecipare all'iniziativa: basta farsi trovare, in mutande, al punto di incontro scelto (Old Pagoda, a Chinatown) tra le 14.45 e le 15 del 12 gennaio. Gli organizzatori hanno chiesto di indossare della biancheria il più normale e semplice possibile perché l'idea da trasmettere è di aver semplicemente dimenticato di indossare i pantaloni come ogni giorno. Nelle edizioni precedenti invece i partecipanti avevano spesso scelto boxer e slip coloratissimi o con fantasie appariscenti.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - “Apprendiamo con sconcerto e angoscia che Maria Corina Machado, leader dell’opposizione democratica e premio Sacharov 2024, è stata arrestata dalle squadracce del regime comunista di Nicolas Maduro al termine di una manifestazione a Caracas. Al momento non si hanno notizie di lei. Siamo a un punto di non ritorno: Machado è il riferimento della maggioranza dei venezuelani e di tutto il mondo libero. Deve essere immediatamente rilasciata e con lei tutti i più di duemila prigionieri politici incarcerati negli ultimi mesi dal regime. Maduro deve dimettersi, riconoscere il risultato delle elezioni presidenziali del 28 luglio 2024 che hanno visto la vittoria schiacciante di Edmundo Gonzalez Urrutia e consentire la transizione democratica per un futuro di libertà per tutto il popolo venezuelano. Forza Maria Corina, siamo con te!”. È quanto dichiara in una nota Carlo Fidanza, Capodelegazione di Fratelli d’Italia e Vicepresidente della delegazione Eurolat del Parlamento europeo.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Diverse le nomine al Cdm di oggi. Su proposta del presidente Giorgia Meloni, ha deliberato: la conferma, a decorrere dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025, dell'incarico di Commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, conferito al senatore dottor Guido Castelli, ai sensi dell'articolo 2, comma 2 del decreto-legge n. 3 del 2023. La nomina dell'ingegner Fabrizio Curcio a Commissario straordinario alla ricostruzione nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpiti dagli eventi alluvionali che si sono verificati a partire dal 1° maggio 2023, ai sensi dell'articolo 20-ter, comma 1, del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61.
Inoltre, il Consiglio dei ministri ha deliberato: su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, la promozione al grado di ambasciatore dei ministri plenipotenziari Vincenzo Celeste, Paola Amadei, Bruno Archi, Massimo Ambrosetti, Carlo Lo Cascio, Luca Sabbatucci, Stefano Beltrame (confermato nella posizione di fuori ruolo), Andrea Ferrari (confermato nella posizione di fuori ruolo) e Andrea Tiriticco.
Su proposta del Ministro dell'interno Matteo Piantedosi, il conferimento delle funzioni di Capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione al Prefetto dottoressa Rosanna Rabuano; su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la nomina del generale di corpo d'armata dell'Esercito in servizio permanente Giovanni Maria Iannucci a Comandante del Comando operativo di vertice interforze (Covi). Su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza unificata, il conferimento, ai sensi dell'articolo 67 del decreto legislativo n. 300 del 1999, dell'incarico di Direttore dell'Agenzia delle entrate al dottor Vincenzo Carbone e contestuale cessazione degli effetti del decreto del Presidente della Repubblica 13 gennaio 2023 di conferimento del medesimo incarico all'avvocato Ernesto Maria Ruffini.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - “Maria Corina Machado è stata sequestrata dal regime di Maduro. Al dittatore venezuelano non è bastato truccare le elezioni, ha dovuto far sparire chi gli si oppone in modo coraggioso e pacifico”. Così su twitter la vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - “Seguiamo con apprensione Il sequestro del leader dell’opposizione Maria Corina Machado da parte degli uomini del regime di Maduro. Machado deve essere liberata e il regime criminale di Maduro deve ammettere la sconfitta elettorale dello scorso 28 luglio. Il popolo venezuelano ha il diritto di scegliere un suo futuro”. Lo scrive sui social Federica Onori, deputata di Azione e segretaria della Commissione Esteri alla Camera.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della cultura Andrea Giuli, ha deliberato il conferimento alla città di Gibellina del titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea” per l’anno 2026. La giuria, nella riunione conclusiva del 1° ottobre 2024 ha concordato, all’unanimità, di proporre Gibellina per il conferimento del titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea per l’anno 2026, sottolineando, tra le altre, le seguenti motivazioni: per il significativo valore rappresentativo di una realtà artistica divenuta simbolo di rinascita attraverso l’arte; per la capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugando memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale; per il coinvolgimento delle nuove generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali; per il fatto di essere Città pioniera di rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città-opera e una città da abitare.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato la concessione di un assegno vitalizio, ai sensi della legge 8 agosto 1985, n. 440 (legge Bacchelli), in favore di Antonino Guccione, fotografo. Si legge nella nota del Cdm.
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