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Phoenix Chi Brown, la figlia di Mel B contro il principe William: “E’ un ‘nepo baby’ anche lui ma non ha certo il nostro stesso trattamento”

La venticinquenne inglese ha lanciato le sue accuse dirette senza mezzi termini verso chi rende il clima intorno ai “figli di” tossico e chi viene risparmiato perchè, seppur appartenente alla categoria dei nepo baby, porta una corona in testa

di Antonella Zangaro
Phoenix Chi Brown, la figlia di Mel B contro il principe William: “E’ un ‘nepo baby’ anche lui ma non ha certo il nostro stesso trattamento”

Chi sono i “Nepo Baby”? Il termine venne reso virale nel 2022 da un articolo di un magazine di New York che si occupò nel dettaglio della questione di quelli che in Italia definiremmo “i figli di”, ma “vip”. Quello, poi, è stato definito l’anno dei nepo baby dal momento in cui tanti rampolli, figli di celebrities della Generazione X, hanno cercato le luci della ribalta sulle orme di mamma o papà. Ma non tutti trovano un pubblico generoso e felice di accoglierli, anzi, molti subiscono dure critiche. L’ultima ad aver preso coraggio per denunciare “le difficoltà” nel guadagnarsi un posto al sole avendo un nome e una famiglia ingombrante alle spalle è stata Phoenix Chi Brown, la figlia di Mel B e del suo primo marito, il ballerino Jimmy Gulzar.

La venticinquenne inglese che sogna di diventare una dj famosa e di trovare spazio in televisione, come conduttrice, ha lanciato le sue accuse dirette senza mezzi termini verso chi rende il clima intorno ai “figli di” tossico e chi viene risparmiato perchè, seppur appartenente alla categoria dei nepo baby, porta una corona in testa.
Non le manda a dire Phoenix Chi Brown perchè, evidentemente, nella sua valutazione “c’è chi può e chi non può”. “Anche se sei un nepo baby talentuoso – ha dichiarato l’altro giorno ai microfoni di Radio Times – devi sempre affrontare le ripercussioni generate da incomprensioni, gelosie, invidia e risentimento”.

Una denuncia che spiegherebbe il clima di odio che circonderebbe i rampolli che cercano di entrare nel mondo del lavoro precedentemente occupato dai genitori più famosi, ma con una eccezione. Tutto questo non vale se sei figlio del Re. Secondo la giovane inglese, evidentemente poco incline all’amore per la sua stessa monarchia, l’accanimento rancoroso sarebbe molto sbilanciato verso i figli di vip e star del mondo dello spettacolo, risparmiando totalmente il più famoso dei nepo baby, il principe William. “Brooklyn Beckham – ha sottolineato Phoenix – sui social riceve molte più negatività e abusi di quanti non siano diretti all’erede al trono”. La società, dunque, accetterebbe un nepo baby nella royal family, ma non nel mondo delle celebrità, la conclusione polemica del ragionamento espresso nel dettaglio anche nel documentario Born in the Limelight – Nemo Babies Untold.

Poi arriva l’ammissione: “Non posso negare che avere avuto Mel B come mamma mi ha aperto qualche porta. Ciò nonostante negli ultimi anni la rabbia verso i figli di personaggi del mondo dello spettacolo che si affacciano sulla scena è sempre maggiore”. Anche se sono bravi, ha insistito. Niente di nuovo sotto al sole; il mondo della musica e del cinema è costellato di “figli di” che hanno cercato di emulare i genitori famosi, e alcuni ci sono riusciti egregiamente, basti pensare a Judy Garland e alla figlia, Liza Minelli, solo per dirne una. Ma, venendo ai giorni nostri, alla cinquantunenne Gwyneth Paltrow è stato risparmiato il “linciaggio” per via delle porte aperte dalla fama della sua famiglia, (padre regista e madre attrice premiata da Hollywood), tanto da farla diventare una paladina dei “figli di”. La figlia Apple, 19 anni, avuta con l’ex marito Chris Martin, sarà libera di scegliere la carriera che vorrà, spiegò in una intervista a Deadine, peccato che i figli di genitori che svolgano altre professioni non debbano affrontare le stesse critiche. Questo evidentemente vale per i “figli di “medici” come indicato dall’attrice americana, o del Re d’Inghilterra, come sottolineato dalla figlia di Mel B.

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