Secondo l’accusa, lo scorso 2 gennaio l'uomo, dopo essere sceso da una bici, ha afferrato la bimba per il braccio tentando di portarla via a sua madre, mentre stavano passeggiando
Ci sono numerosi video pornografici nel cellulare del 35enne arrestato dai carabinieri a Bari con l’accusa di tentato sequestro di una bambina di cinque anni. Il particolare emerge dall’ordinanza di custodia cautelare con cui la giudice per le indagini preliminari, Gabriella Pede, ha disposto il carcere per l’indagato. Secondo l’accusa, lo scorso 2 gennaio l’uomo, […]
Ci sono numerosi video pornografici nel cellulare del 35enne arrestato dai carabinieri a Bari con l’accusa di tentato sequestro di una bambina di cinque anni. Il particolare emerge dall’ordinanza di custodia cautelare con cui la giudice per le indagini preliminari, Gabriella Pede, ha disposto il carcere per l’indagato. Secondo l’accusa, lo scorso 2 gennaio l’uomo, dopo essere sceso da una bici, ha afferrato la bimba per il braccio tentando di portarla via a sua madre, mentre stavano passeggiando a Bari.
Il tentativo di rapimento – Le urla della donna, 28 anni, e della bimba hanno attirato l’attenzione di altre persone e di una pattuglia dei carabinieri, che lo ha bloccato mentre cercava di fuggire. La bimba non ha riportato conseguenze fisiche. I militari dell’Arma hanno ascoltato anche tre testimoni che hanno confermato il racconto della donna. La 28enne ha riferito di essere stata seguita dal 35enne incappucciato anche prima di entrare nel bar dove ha consumato un caffè. Al gestore del bar avrebbe anche chiesto di proteggerla da quell’uomo.
Il precedente – La donna ha dichiarato di aver visto in un’altra occasione il 35enne: il 20 dicembre scorso nei giardinetti, dietro una siepe con i pantaloni abbassati intento a masturbarsi. Il 35enne si è difeso davanti al gip, durante l’udienza di convalida dicendo che voleva solo rapinare la donna del portafogli che quest’ultima portava legato al polso sinistro e ha escluso di aver afferrato la piccola per la manica, riferendo di aver desistito per le urla della donna e per l’intervento dei passanti. Infine ha negato di essere andato ai giardinetti il 20 dicembre e di essersi masturbato. L’uomo, un barese, ha precedenti per reati contro la persona e il patrimonio. La donna ha riferito di essere stata seguita dal 35enne incappucciato anche prima di entrare nel bar e avrebbe chiesto al gestore del bar di proteggerla. All’uscita dal bar il tentativo di sequestro.
Le indagini – Il 35enne è stato bloccato al termine di un inseguimento. Durante la fuga, un passante ha cercato di fermarlo ma è stato investito dall’uomo in bici ed è caduto per terra, insieme all’indagato, che ha tentato di scappare a piedi. Lì i militari hanno bloccato il 35enne che si era nascosto sotto una macchina. Anche nella precedente occasione la donna avrebbe urlato attirando l’attenzione di un testimone, un corriere, che lo avrebbe messo in fuga. In quella occasione il 35enne, di cui la donna ha descritto in modo minuzioso gli abiti indossati, avrebbe anche impugnato un coltello. Da chiarire la presenza sul posto in occasione del secondo episodio di un’auto nera ammaccata con la portiera posteriore aperta, che sarebbe ripartita ad alta velocità dopo il presunto tentativo fallito di rapimento. “Questo intervento ha permesso di esaltare la funzione di vicinanza e di efficacia nel nostro servizio di carabinieri di quartiere. I militari si trovavano in via dei Mille e hanno sentito delle urla provenire dalla vicina via di Napoli, si trattava di urla di una donna che indicava un uomo in fuga. A quel punto lo hanno inseguito e bloccato” ha detto il tenente Daniele Lanna, comandante del nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Bari centro.
Foto di archivio