La monarchia, il delle cinque, la birra al pub, la Coppa nazionale: le tradizioni secolari della vecchia Inghilterra. La FA Cup, che celebra nella stagione 2024-2025 l’edizione numero 144, è il cuore del calcio made in England: più della Premier, più delle coppe europee, persino più della nazionale. Varato nel 187172, è il torneo più antico del mondo, e già questo spiega perché sia profondamente connesso con l’anima del popolo, ma non è solo questo il segreto dei suoi consensi. Il primato è legato soprattutto alla formula: coinvolge tutti i club della piramide calcistica – compresi alcuni gallesi -, dalla Premier alla nona serie, con le migliori squadre della decima categoria pronte, eventualmente, a rimediare a qualche defezione. Alla Coppa d’Inghilterra 2024-2025 sono state registrate 745 iscrizioni, ma il record appartiene al 2011-2012: 763. I turni sono dodici: i primi sei sono di qualificazione, in campo i club dal nono al quinto livello. Poi, via alla fase successiva, con altri sei turni. Le squadre di Premier e di Championship entrano in pista nel secondo week end di gennaio, con i trentaduesimi. Seguono sedicesimi, ottavi, quarti, semifinali e finale. L’atto decisivo si svolgerà sabato 17 maggio e anticiperà di una settimana l’ultimo turno di campionato, venendo incontro a una delle istanze discusse con i club per trovare una soluzione al calendario sempre più intasato.

L’altra grande news, avversata dalle squadre minori, ha intaccato una delle caratteristiche peculiari del torneo: i replay. Anche all’origine dell’abolizione delle ripetizioni c’è il problema-calendario, ma rigiocare consentiva ai club delle categorie inferiori di registrare incassi importanti, vitali per i bilanci. I replay permettevano infatti di incassare risorse destinate, spesso, alla ristrutturazione degli impianti o ai settori giovanili.

La vincitrice della finale di Wembley solleverà la Coppa, la porterà a casa e dovrà restituirla alla Football Association entro il primo marzo 2026. Il Portsmouth è il club che ha detenuto il trofeo per il periodo ininterrotto più lungo: sette anni. Dopo il successo nel 1939 nella finale contro il Wolverhampton (4-1) e lo scoppio della Seconda guerra mondiale, con l’interruzione dell’attività per ragioni belliche la coppa fu infatti custodita dall’allenatore, Jack Tinn. Fu creata la leggenda che Tinn l’avesse nascosta sotto il letto, ma in realtà, per proteggerla dai bombardamenti, fu trasferita dieci miglia a nord di Portsmouth, nel villaggio di Lovedan, in un pub di campagna. Solo nel 1946 la federazione di Londra riuscì a recuperare la coppa.

La FA Cup ha un montepremi progressivo. I club che passeranno il terzo turno guadagneranno 115mila sterline, mentre quelli eliminati 25mila. Il quarto turno – sedicesimi – prevede 120mila sterline per le qualificate. Il quinto – ottavi – sale a quota 225mila. Il sesto – quarti – 450mila. Le vincitrici delle semifinali si metteranno in tasca un milione di sterline – 500 mila alle perdenti -. Il trionfatore incasserà due milioni, mentre un milione “consolerà” gli sconfitti. Il Var, che in Inghilterra non ha mai goduto di buona stampa, sarà utilizzato a partire dagli ottavi, anche per semplici questioni tecnologiche. Le prime gare dell’edizione in corso sono state giocate il 2 agosto 2024: Whickham-Carlisle City 1-0, Heaton Stannington-Easington Colliery 2-0, Great Yarmouth Town-Kirkley&Pakefield 2-0, AFC Liverpool-Abbey Hey 2-1, Albion Sports-Trafford 1-2, Sheringham-Woodbridge Town 2-1, Royal Wootton Basset Town-Mangotsfield United 2-1.

Il terzo turno presenta già sfide cult: il sorteggio, da tradizione, è infatti libero, senza reti di protezione. Ecco allora ArsenalManchester United (12 gennaio) e Aston VillaWest Ham (10 gennaio, esordio di Graham Potter sulla panchina dei londinesi). Una partita suggestiva sarà quella che opporrà (11 gennaio) il Manchester City al Salford, club di League Two, al sessanta per cento nel portafoglio di un gruppo di ex giocatori del Manchester United: David Beckham, Gary Nevill, Phil Neville, Nicky Butt, Paul Scholes e Ryan Giggs. L’altro quaranta per cento è nelle mani di Peter Lim, uomo d’affari di Singapore, padrone anche del Valencia, penultimo nella Liga e contestato dai tifosi. In questo terzo turno, sono presenti due squadre di quinto livello – i londinesi del Dagenham&Redbridge e il Tamworth -, sei di League Two – il citato Salford, Doncaster Rovers, Accrington Stanley, Morecambe, Harrogate Town, Bromley – e dodici di League One, tra le quali spiccano il Wigan – vincitore della FA Cup 2013 – e il declassato Birmingham City.

L’abolizione del replay è il nervo scoperto di questa Coppa. Nel 2024, aderendo a una campagna lanciata dal Daily Mirror contro la cancellazione delle ripetizioni, era stato ventilato il boicottaggio del torneo, ma le squadre delle serie inferiori non sono riuscite a trovare un accordo. Con il via al terzo turno, il dissenso dei “peones” ha rilanciato la protesta. Il Tamworth, in vista del match del 12 gennaio contro il Tottenham, ha deciso di aumentare in modo consistente il prezzo dei biglietti: “Non potevamo fare altrimenti – la spiegazione dei vertici del club -, l’attuale riforma ci ha costretto a praticare questa politica impopolare”. Alla fine, come sempre, pagano i tifosi.

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