“Delitti islamici”: due milioni di pagine lette in pochi giorni. Ma Adam Thomson è abituato a questi numeri, si ripetono ogni volta che esce un suo nuovo romanzo. Sicuramente un aiuto è arrivato da TikTok, o meglio dalle TikToker che danno consigli di lettura e fanno recensioni.
Anch’io utilizzo questo social, mi piace esplorare i diversi media, soprattutto per capire cosa sta accadendo nel mondo dei libri. Però non mi limito ai romanzi, mi intrigano anche i video di cucina. Le “cuoche influencer” privilegiano ricette veloci ma il risultato è gustoso.
Prima di condividere la mia riflessione, è opportuno ricordare che TikTok è una piattaforma di video sharing cinese lanciata nel 2016, inizialmente con il nome musical.ly. In Italia si è diffusa gradualmente dal 2018. Nel 2020 è nato l’hashtag #BookTok per contrassegnare video su consigli di lettura o per segnalare sfide e classifiche che sono sempre molto apprezzate. Oggi BookTok è una sottocomunità numerosa e molto seguita dagli utenti, lo conferma il successo dei libri consigliati. Anche le case editrici e i giornali dedicano spazio a TikTok perchè le recensioni stimolano le vendite, perfino vecchi romanzi dimenticati tornano a scalare le classifiche. Nelle librerie Feltrinelli e Mondadori c’è uno spazio dedicato al social con i libri della top ten.
Le tiktoker che si dedicano ai libri sono tante e in prevalenza molto giovani, ma ve sono anche di più adulte e alcune, con una bella chioma grigia, decisamente in là con gli anni. I generi preferiti sono romance, thriller, fantasy, ma ci sono tiktoker specializzate in libri per bambini. Io ne seguo un buon numero, ad esempio Claudio-libri.e.squilibri e margherita-margheslibrary, sono giovani e operano sul social da 2-3 anni. Martina-Martina.booklover. è booktoker da luglio 2024, ha iniziato mentre era ricoverata in ospedale per un disturbo dell’alimentazione, la lettura e soprattutto il BookTok hanno contribuito alla terapia. In sei mesi ha raccolto 5mila follower e più di 65mila “mi piace”, ma per essere veramente “influenti” bisogna raggiungere almeno 10mila follower e 100mila likes.
In questo mondo sovraffollato non è facile emergere, secondo i miei amici è necessario pubblicare con regolarità, dare ai follower informazioni utili, trattare argomenti sempre diversi e interessanti e, soprattutto, rimanere sempre autentici. Per proporre le novità è necessario avere buoni rapporti con le case editrici. Claudio riceve libri da piccoli editori, mentre Martina ha stabilito rapporti con Adelphi, Neri Pozza, Fazi editore, NN editore, Dark Zone, Pleasure edizioni, Albatros edizioni e S4m edizioni. Margherita si ritiene un personaggio controverso e, per il momento, non è stata contattata da case editrici.
Anche le collaborazioni con gli autori sono importanti. I miei amici lo fanno e ricevono numerosi libri. Sono favorevoli all’autopubblicazione e intrattengono rapporti con i self publisher, ma sono molto attenti alla qualità. Prendono in considerazione solo testi che hanno ricevuto un accurato editing, non sopportano romanzi pieni di refusi ed errori grammaticali e copertine sciatte. E poi c’è il fattore promozione: senza una valida strategia, anche se è interessante, il libro resta immobile nei magazzini degli editori.
Ovviamente i booktoker più influenti richiedono un compenso per recensire i libri. In alcuni casi può essere elevato e spesso bisogna avere molta pazienza perché c’è una lunga coda.
Per il momento, pur impegnandosi, Martina, Claudio e Margherita non lo considerano un lavoro e, di conseguenza, non ricevono denaro. Ma il loro sogno è che lo diventi in futuro, per questo dedicano tanto tempo all’attività sul social.
Infine una curiosità: la maggior parte dei booktoker preferisce leggere il cartaceo.