Il Libano ha un nuovo presidente della Repubblica dopo due anni e mezzo in cui la carica è rimasta vacante. Il nuovo capo dello Stato è il 60enne generale Joseph Aoun. Dal 2017 a capo delle forze armate, il militare cristiano maronita – popolazione a cui secondo l’ordinamento libanese spetta la carica – è sostenuto dalle forze occidentali e dai paesi arabi del Golfo ostili all’Iran.

Aoun è stato eletto dopo la seconda seduta del Parlamento di Beirut, quando era sufficiente una maggioranza semplice di 65 voti (su 128). Nella prima seduta Aoun aveva ottenuto 71 preferenze senza raggiungere la soglia degli 86 richiesti (maggioranza qualificata di due terzi). Il paese dei cedri era senza un presidente da oltre due anni, da quando alla fine dell’ottobre 2022 si era concluso il mandato di Michel Aoun.

“Entriamo in una nuova era per il Libano – le prime parole pronunciate dopo il voto -. Presto giuramento per tutelare questa Nazione e mi impegno ad assumere interamente le mie responsabilità da presidente e a proteggere le libertà”. “Avvierò rapidamente le consultazioni per la formazione di un governo”, ha aggiunto Aoun nelle dichiarazioni rilanciate dai media locali.

“Mi congratulo con il Libano per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, dopo una lunga crisi politica – ha commentato su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar -. Spero che questa scelta contribuisca alla stabilità, a un futuro migliore per il Paese e i suoi cittadini e a buone relazioni di vicinato”.

“Congratulazioni al generale Joseph Aoun eletto capo dello Stato libanese – ha commentato sullo stesso social il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Un amico dell’Italia, sarà un’autorevole guida per un Paese importante e cruciale come il Libano. Una figura chiave per la pace in Medio Oriente”.

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