“Ius scholae o ius culturae? Io penso che questo governo si debba concentrare sulle materie che sono nel programma, molto corposo. Non metterei altra carne al fuoco“. Così Giorgia Meloni rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa di fine anno. Sottolineando che quella italiana è “un’ottima legge sulla cittadinanza”, Meloni ha specificato: “Continuo a ritenere che ci sia una ragione per cui lo ius soli o lo ius scholae non siano fenomeni così diffusi nel mondo. La cittadinanza di un minore è di solito collegata alla cittadinanza della famiglia. Siccome nella stragrande maggioranza dei paesi non è possibile la doppia cittadinanza, se accade che un figlio acquisisce la cittadinanza e i genitori no e poi” questi ultimi “decidono di tornare in patria, il ragazzo diventa straniero nel suo paese di origine”.

Il tema da porre, secondo la presidente del Consiglio, è legato ai “tempi con cui si ottiene la cittadinanza una volta che hai diritto di averla” perché ci sono casi in cui alcune persone “acquisiscono la cittadinanza e poi ci mettono due anni per averla” e questo “è un tema che avevo già chiesto di affrontare ed è un segnale che va dato”.

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