Da Palermo a Casaletto Vaprio (meno di due mila abitanti in Pianura Padana) molte scuole alla ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia si sono trovate con il riscaldamento in panne. Dopo i casi raccontati da ilfattoquotidiano.it nelle scorse settimane (segnala i disagi a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it) la situazione non è migliorata. Nelle più grandi città così come nei più piccoli paesi, le basse temperature invernali hanno messo in ginocchio gli enti locali costretti spesso a emanare ordinanze per sospendere le lezioni.
È successo nel capoluogo siciliano dove a denunciare i problemi è la Flc Cgil. Al comprensivo “De Amicis – da Vinci” nel plesso “Nazaro Sauro”, si attendono i lavori di manutenzione straordinaria alle pompe di calore da giorni mentre al plesso di Rosso di San Secondo, dove sono state sostituite le piastre, l’impianto di riscaldamento comunque non funziona.
Stessa situazione di disagio al comprensivo Boccadifalco “Tomasi di Lampedusa”: il Comune ha già effettuato i sopralluoghi per programmare i lavori che probabilmente partiranno in questi giorni. Al plesso “Impastato” dell’istituto Manzoni funziona un solo bruciatore e il riscaldamento quindi non è partito a pieno regime così come al “Principessa Elena” e alla scuola di via Ustica dove le caldaie sono guaste e da sostituire.
Manca gasolio, invece, al “Verdi” nel plesso di via Fermi, dove i riscaldamenti sono spenti e alle aule di largo Lionti. “Le scuole – spiega il segretario regionale Fabio Cirino – devono rispondere a tutti gli standard, di sicurezza, accoglienza, riscaldamento degli ambienti. Continueremo a sollecitare interventi tempestivi e riposte alle richieste che continuano a provenire ai nostri uffici”.
Ad Ogliastro Cilento, in Campania, la scuola media “Visconti” è stata costretta a chiudere nuovamente i battenti a causa dell’assenza di riscaldamento, un problema che si protrae da inizio anno scolastico. Nemmeno in Emilia Romagna, la musica cambia. A Bologna, gli studenti dell’Iis “Aldini Valeriani” in queste ore hanno scioperato com’era già accaduto a novembre per le aule trovate al gelo. In Lombardia, i 103 alunni della primaria “Giacomo Matteotti” di viale Ticino a Sesto Calende, hanno fatto un giorno di vacanza in più “grazie” ad un problema ai termosifoni. La segreteria dell’istituto ha comunicato subito il problema al Comune che ha fatto intervenire la ditta incaricata della manutenzione: durante il sopralluogo, tuttavia, è stata rilevata una perdita nell’impianto e la situazione è peggiorata rendendo necessario lo spegnimento totale del riscaldamento.
Vista l’impossibilità di garantire una temperatura adeguata, la sindaca Maria Elisabetta Giordani ha firmato un’ordinanza urgente per la chiusura temporanea della scuola: “Al fine di consentire l’esecuzione dei lavori di riparazione e di garantire la sicurezza degli alunni – ha dichiarato– l’edificio resterà chiuso fino al 9 gennaio, giorno in cui le lezioni potranno riprendere regolarmente”.
Così ha fatto Ilaria Dioli a Casaletto Vaprio dove alla primaria non si entrerà per tutta la settimana. Emergenza rientrata velocemente, invece, al comprensivo “Gouthier” e all’asilo nido “Colibrì” di Perosa Argentina in Piemonte, dove il guasto alla caldaia è stato riparato dopo che gli ospiti del nido sono stati riportati a casa e quelli dell’infanzia sono stati accolti temporaneamente in un’aula della scuola primaria.