Nostalgia e musica. Un sentimento e un’arte. Un binomio di successo che rende vulnerabile l’essere umano, a qualsiasi età. Che sia un adolescente in preda a una crisi esistenziale o un padre di famiglia. TikTok, e i suoi utenti, hanno voluto amplificare questa emozione unendole insieme: così, una nota si trasforma in un ricordo, la giocata di un campione in un senso di malinconia. Lo sport rende la musica immortale, e viceversa. E ce lo ricorda anche il mondo dei social: quel luogo che azzera il tempo e la distanza. Oggi, questo modo di testimoniare e di far rimanere una traccia è diventato un vero e proprio trend. Mettici “Stay” di Rihanna e i migliori highlights in carriera di Cristiano Ronaldo. Un fadeaway di Kobe Bryant e “Godspeed” di Frank Ocean. Un idolo del passato e una canzone dei primi anni 2000 che non invecchia mai. Così, sui social è tornato di moda il vintage.

La genesi del trend
Unire vecchie hit del passato e alcune nuove del presente per ricordare qualcosa che è stato e che forse, non ci sarà mai più. Da “Linger” dei The Cranberries e “The Night We Met” dei Lord Huron a “Baby I’m back” di The Kid Laroi e “End of a beginning” di DJO. Passando per la più classica e intuitiva “Forever Young”. Fino al più recente trend che rispolvera una versione inedita di “On sight” di Kanye West, preceduta da una clip virale di una ragazza che esegue con successo alcuni esercizi per la voce davanti all’incredulità della sua vocal coach. Lo schema è lo stesso per tutti i video, ed è sempre efficace. Un video al rallentatore, immagini ad alta saturazione e i migliori highlights del giocatore in successione nel momento del suo prime, ovvero il massimo periodo di forma raggiunto in carriera. Quello in cui emana la ormai celebre “aura”. Gareth Bale? No, Bale al Tottenham. Eden Hazard in Spagna? Hazard in Premier League. Un modo alternativo per rendere omaggio ad alcuni tra i migliori atleti di sempre con l’intento di rivivere gli indimenticabili momenti del passato. Un esperimento perfettamente funzionante: per idea, forma e durata.

“Late night finds”: catturare un momento del passato
Lo chiamano “Late night finds”, trend meglio conosciuto come “vecchi video ritrovati sul proprio cellulare”. Emerso nel mese di aprile 2024, nelle ultime settimane è stata una tra le tendenze più viste e realizzate sulla piattaforma TikTok. Gli utenti pubblicano ricordi del passato al punto da evocare un vero e proprio senso di nostalgia e che ricordano a chi guarda quanto velocemente il tempo scorra. Le clip sono molto spesso partite NBA risalenti agli anni ’10 del 2000. Vedere leggende come Kobe Bryant catturate su un vecchio smartphone, ad esempio, ricorda quanto tempo fa sono stati catturati i momenti migliori, che sono anche i più fugaci. Non c’è nessuna modifica o effetto in post-produzione: un video semi sgranato e un audio che gracchia, per rendere quanto più reale e simbolico l’accaduto. Il tutto accompagnato dalla canzone “scars” dell’artista Novulent.

L’indie e il calcio italiano
Il calcio nei testi indie (compreso tra l’alternativo e il pop), c’è sempre stato. Da essere un fenomeno di nicchia a un genere inflazionato e commerciale. Ma non per questo, poco apprezzato. Un po’ come lo sono stati alcuni tra i giocatori più iconici degli ultimi anni. I classici bomber di provincia: Maccarone, Miccoli, Mascara e tanti altri. Per non dimenticare i calciatori più romantici e nostalgici, andando a scomodare anche qualche campione assoluto, come Roberto Baggio. Così, nel loro piccolo, frammenti di atleti iconici stanno riscrivendo gli algoritmi dei social. Con la nostalgia devi conviverci, non le puoi girare attorno. Da oggi, lo ricorda anche TikTok.

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