Abbiamo raggiunto risultati insperati, nonostante le persone rimaste in malattia nel corso dell’anno. E un grazie a chi è andato a lavorare con un’aspirina. Quindi, pur non stando bene. È la sintesi di un lungo post pubblicato su LinkedIn dall’editore di LaPresse, Marco Durante. Una specie di lettera di fine anno con cui il presidente dell’agenzia fotografica e di stampa ha voluto ringraziare i propri dipendenti. Ma non tutti. Non quelli che per cause di salute, certificate, in ufficio non sono potuti andare. Il post è rimasto sottotraccia per giorni finché oggi il segretario aggiunto della Fnsi, Domenico Affinito, non ha sottolineato “il cattivo gusto” di Durante, denunciando quanto sia pericolosa “la pratica, dal punto di vista sanitario – e l’abbiamo visto col Covid – di andare al lavoro in caso di malattia”. E quanto sia “aberrante dal punto di vista sindacale e normativo: una bestialità che non si sentiva da prima dello Statuto dei Lavoratori”.
Ma cosa ha scritto Durante? Nelle parti salienti del post piuttosto sgrammaticato – nonostante le innumerevoli lauree dell’estensore – l’editore di LaPresse rivendica i successi dell’azienda facendo notare che “abbiamo fatto tutto questo con una media di meno di 4 persone al giorno per 365 giorni (il 2024 è stato bisestile, dunque 366, ndr), per malattia, e se semplicemente moltiplichiamo 4 x 365 gg otteniamo 1465 risorse in meno per tutto il 2024′”. E quindi, si domanda: “Cosa avremmo potuto fare se eravamo tutti insieme, un gruppo più forte, più presente? Forse avremmo fatto le stesse cose, non sarebbe cambiato nulla, e questo deve far riflettere tutti”. E infine: “Grazie alla mia stretta squadra su cui posso contare sempre per confrontarmi e trovare insieme la strada migliore da percorrere, al mio Direttore, instancabile geniale inossidabile persona di altri tempi e un grazie devo darlo con tutto il cuore a tutti quelli che sono sempre stati presenti per 365 gg magari sostituendo un collega all’ultimo momento o prendendosi in aspirina per non mancare“. Sotto il post, naturalmente, il commento della direttrice, Alessia Lautone, con l’emoticon di un cuore.
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di Avs, Marco Grimaldi: “È vergognoso questo comportamento, non solo antisindacale, ma pienamente fuori da ogni idea di rispetto e legalità. È una lettera da ‘padrone delle ferriere’, prefordista, ottocentesca nel senso della concezione del lavoro. Siamo accanto ai giornalisti e alle giornalista di LaPresse”. Conclude Affinito della Fnsi: “Non ci stupiamo più perché siamo ormai abituati ai comportamenti dell’editore Durante, ma ci stupiamo che i suoi tanti partner commerciali ed editoriali non abbiano nulla da dire: non ci fanno certo una bella figura“.
Mail: a.marzocchi@ilfattoquotidiano.it
Media & Regime
L’editore di LaPresse: “Un 2024 di successo pur con giornalisti in malattia. E grazie a chi va al lavoro con un’aspirina”. Critiche dalla Fnsi
Marco Durante, presidente dell'agenzia fotografica e di stampa, ha lasciato intendere in un lungo post di non apprezzare chi resta a casa perché malato. Fnsi: "Aberrante"
Abbiamo raggiunto risultati insperati, nonostante le persone rimaste in malattia nel corso dell’anno. E un grazie a chi è andato a lavorare con un’aspirina. Quindi, pur non stando bene. È la sintesi di un lungo post pubblicato su LinkedIn dall’editore di LaPresse, Marco Durante. Una specie di lettera di fine anno con cui il presidente dell’agenzia fotografica e di stampa ha voluto ringraziare i propri dipendenti. Ma non tutti. Non quelli che per cause di salute, certificate, in ufficio non sono potuti andare. Il post è rimasto sottotraccia per giorni finché oggi il segretario aggiunto della Fnsi, Domenico Affinito, non ha sottolineato “il cattivo gusto” di Durante, denunciando quanto sia pericolosa “la pratica, dal punto di vista sanitario – e l’abbiamo visto col Covid – di andare al lavoro in caso di malattia”. E quanto sia “aberrante dal punto di vista sindacale e normativo: una bestialità che non si sentiva da prima dello Statuto dei Lavoratori”.
Ma cosa ha scritto Durante? Nelle parti salienti del post piuttosto sgrammaticato – nonostante le innumerevoli lauree dell’estensore – l’editore di LaPresse rivendica i successi dell’azienda facendo notare che “abbiamo fatto tutto questo con una media di meno di 4 persone al giorno per 365 giorni (il 2024 è stato bisestile, dunque 366, ndr), per malattia, e se semplicemente moltiplichiamo 4 x 365 gg otteniamo 1465 risorse in meno per tutto il 2024′”. E quindi, si domanda: “Cosa avremmo potuto fare se eravamo tutti insieme, un gruppo più forte, più presente? Forse avremmo fatto le stesse cose, non sarebbe cambiato nulla, e questo deve far riflettere tutti”. E infine: “Grazie alla mia stretta squadra su cui posso contare sempre per confrontarmi e trovare insieme la strada migliore da percorrere, al mio Direttore, instancabile geniale inossidabile persona di altri tempi e un grazie devo darlo con tutto il cuore a tutti quelli che sono sempre stati presenti per 365 gg magari sostituendo un collega all’ultimo momento o prendendosi in aspirina per non mancare“. Sotto il post, naturalmente, il commento della direttrice, Alessia Lautone, con l’emoticon di un cuore.
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di Avs, Marco Grimaldi: “È vergognoso questo comportamento, non solo antisindacale, ma pienamente fuori da ogni idea di rispetto e legalità. È una lettera da ‘padrone delle ferriere’, prefordista, ottocentesca nel senso della concezione del lavoro. Siamo accanto ai giornalisti e alle giornalista di LaPresse”. Conclude Affinito della Fnsi: “Non ci stupiamo più perché siamo ormai abituati ai comportamenti dell’editore Durante, ma ci stupiamo che i suoi tanti partner commerciali ed editoriali non abbiano nulla da dire: non ci fanno certo una bella figura“.
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Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Un saluto, e un augurio particolarmente intensi ai cittadini di Agrigento. Da oggi, protagonisti della Capitale italiana della Cultura per l'anno 2025. Saluti e auguri che si estendono a quanti, sul territorio, saranno impegnati negli eventi in programma. Tra di essi, ai lampedusani. Concittadini, che le ferite del nostro tempo hanno reso avanguardia della civiltà europea. Espressione di cultura solidale". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'inaugurazione di Agrigento capitale della cultura italiana 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Una città ed il Suo territorio si aprono oggi alla Nazione, all’Europa, al Mediterraneo ed al Mondo promuovendo spettacoli musicali, teatrali e letterari, mostrando il nostro straordinario Patrimonio archeologico: dalla Valle dei Templi, al Museo Archeologico “Pietro Griffo”, a questo Teatro, allo scrigno costituito dal Giardino della Kolymbethra, alla Cattedrale ed all’urna restaurata del patrono San Gerlando, il Mandorlo in ore, Carnevale di Sciacca, riti della Settimana Santa e festa di San Calogero tra gli elementi fondamentali di una tradizione da far conoscere ai visitatori di tutto il mondo, ma anche celebrazioni religiose, mostre, concerti, rassegne cinematografiche ed iniziative di celebrazione di una cultura culinaria che fa della stratificazione e della commistione i propri preminenti caratteri". Lo ha detto il Presidente della regione siciliana Renato Schifani all'inaugurazione di Agrigento Capitale della cultura 2025.
"Una visione relazionale, di accoglienza, di dialogo che è un antico retaggio del nostro modo di essere, di trattare la diversità dalla nostra identità. Noi in Sicilia facciamo così da secoli. Ed Agrigento sarà ancora una volta testimonianza ed emblema dalla cultura siciliana ed italiana. Che l’anno da Capitale italiana della cultura per il 2025 possa lasciare ad Agrigento il segno indelebile della svolta ed affidarle, in questa prospettiva, il ruolo di riferimento futuro culturale per l’intera Sicilia e la nostra Patria".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Girgenti modello di una Sicilia orgogliosamente speciale e al tempo stesso schierata in prima linea con le sue straordinarie personalità pubbliche e private nella lotta alla rarefazione del senso dello Stato che affligge i nostri tempi presenti e passati". Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli alla cerimonia di apertura di Agrigento Capitale della cultura.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Agrigento ha vinto come capitale della cultura 2025 con una proposta credibile, con un calendario con eventi internazionali, appuntamenti ambiziosi". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli, intervenendo alla cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale della cultura.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Quella che si celebra oggi è una grande occasione per tutti gli italiani, non solo per il rilancio ed il riscatto di Agrigento, e dell’intera Sicilia, che hanno sofferto e superato stereotipi a livello internazionale, affrontato e risolto in parte difficoltà sociali non indifferenti. Ad Agrigento inizia oggi, di fronte a questo suggestivo 'mare africano, immenso e geloso', un nuovo cammino. E sarà intersecato da opportunità che occorre cogliere, da sogni operosi da trasformare in nuove iniziative culturali ed imprenditoriali sorrette dall’impegno di realizzazioni concrete". Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana Renato Schifani alla cerimonia di apertura di Agrigento Capitale della cultura. "Questa antica Città, come la Sicilia intera, è culla della cultura, della civiltà, della letteratura, del diritto, pur se tra le tremende contraddizioni delle difficoltà economiche e della criminalità mafiosa, i due angeli neri dai quali, ci stiamo progressivamente affrancando con una scelta di popolo che si è alimentata del sacrificio di eroi che hanno offerto la loro vita. Pirandello diceva di esser nato in Sicilia e che qui “l’uomo nasce isola nell’isola e rimane tale no alla morte”.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della repubblica Sergio Mattarella è stato accolto al Teatro Pirandello di Agrigento, per la cerimonia di apertura di Agrigento capitale della Cultura, da centinaia di bambini che sventolavano bandierine tricolore. Il Capo dello Stato è stato accolto al grido di "Mattarella, Mattarella". Il Presidente ha rivolto ai giovani un saluto e un sorriso.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il ministro della Cultura Alessandro Giuli è appena arrivato al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale della Cultura. Giuli si è seduto in prima fila, in attesa dell'arrivo del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.