Roma, 18 gen (Adnkronos) - Meno 12, meno 7. Gli occhi di Giorgia Meloni, per una volta, non sono puntati sui sondaggi, sullo spread o sui dati dell'economia. Ma sulle previsioni meteo e le temperature previste a Washington, dove per lunedì è atteso l'arrivo di una sciabolata artica. Che non ha dissuaso la premier dal confermare la sua presenza all'inauguration day di Donald Trump.
Appuntamento alle 12.00 a Capitol building, per una cerimonia di insediamento del presidente eletto che vede presenti un gruppo esclusivo di invitati da parte dello Trump, a partire proprio dalla Meloni. Che torna a incontrare il presidente americano a pochi giorni dal blitz a Mar a lago, rivelatosi chiave per la liberazione della giornalista Cecilia Sala.
Eccezionalmente, proprio causa freddo, la cerimonia di insediamento si svolge al chiuso, giuramento e parata compresi, e non sulla nell'iconica location con la scalinata del West front del Congresso a fare da sfondo. Lo ha deciso lo stesso Trump. Per trovare un precedente del genere bisogna risalire al 1985, con Ronald Reagan ad insediarsi, anche allora, in una freddissima Washington. (segue)
(Adnkronos) - La data della cerimonia (il 20 gennaio), come anche l'orario (le 12) sono invece da sempre gli stessi, previsti dalla Costituzione per l'avvio delle nuove amministrazioni. Il programma è serrato e complesso, si parla di 250mila persone presenti a seguire la cerimonia, e prevede per la giornata di lunedì prima di tutto una messa alla St. John’s episcopal church.
Quindi Trump e la moglie Melania saranno alla Casa bianca per un tè con Joe Biden e la first lady Jill. Sarà poi proprio il presidente uscente ad accompagnare il successore al Campidoglio. Alle 9,30 l'artista country Carrie Underwood, star del talent American idol, intonerà 'America the beautiful'. Alle 11,30, scatterà la dead line per accedere alla cerimonia. Alle 12 (le 18 in Italia) è previsto il giuramento di Trump, che leggerò la formula di rito nelle mani del giudice della Corte suprema Brett Kavanaugh.
"Giuro solennemente che sosterrò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici, stranieri e interni", è l'incipit della formula salutata dall'inno e dalle salve di cannone. Poi, il primo discorso nel neo presidente nel pieno delle sue funzioni e la firma di atti di nomina, memorandum e vari ordini esecutivi.
(Adnkronos) - A seguire, il primo pranzo ufficiale con ospiti e i leader delle istituzioni Usa e del Congresso nella sala delle Statue del Campidoglio. Alle 15, dopo che Trump avrà passato in rassegna i militari, la parata presidenziale che, sempre a causa del freddo, è stata spostata da Pennsylvania avenue alla Capital one arena, dove giocano i Wizards, le stelle Nba di Washington.
Una volta alla Casa bianca, ad attendere Trump sono i tre balli ufficiali, dove terrà dei discorsi: Commander in chief ball, Liberty inaugural ball e lo Starlight ball. Quest'ultimo è il più glamour e vede la partecipazione anche di Vip, sostenitori di Trump, sulle note tra gli altri dei Village people. Tra gli altri artisti scelti per esibirsi nelle varie cerimonie ci sono anche Kid Rock, Billy Ray Cyrus, Jason Aldean e Rascal Flatts.
A proposito di ospiti e Vip, alla cerimonia sono attesi tutti gli ex presidenti americani (Obama non sarà accompagnato da Michelle). Da segnalare che, quattro anni fa, Trump aveva disertato. A fare la parte del leone, i big della Silicon valley nonchè generosi donatori del neo presidentre: Mark Zuckerberg (Meta), Jeff Bezos (Amazon), Chew Shou Zi (TikTok), Tim Cook (Apple), Sam Altman (Open Ai), Sundar Pichai (Google) e ovviamente Elion Musk. Per quel che riguarda i politici, oltre a Meloni, in lista il presidente argentino Javier Milei, il premier ungherese Viktor Orban, il presidente del Salvador Nayib Bukele. Il presidente cinese Xi Jinping, destinatario di un invito, manderà un delegato.
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Australian Open 2025, il “Piccolo Sinner” Fonseca elimina Rublev. Se la vedrà con Sonego al secondo turno
L'italiano punterà alla rivincita dopo l'eliminazione all'Atp di Bucarest dello scorso anno
Il diciottenne Joao Fonseca si conferma il nuovo astro nascente del tennis mondiale. Il brasiliano, vincitore delle Next Gen Finals 2024, ha superato al primo turno degli Australian Open il russo Andrey Rublev, numero 10 del ranking, in tre set con il punteggio di 7-6 (1), 6-3, 7-6 (5) in 2 ore e 26 minuti di gioco. Il sudamericano, 112esimo della classifica mondiale, se la vedrà al secondo turno con Lorenzo Sonego che ha sconfitto il veterano svizzero Stan Wawrinka con il punteggio di 6-4, 5-7, 7-5, 7-5.
Joao Fonseca ha vinto all’esordio in un torneo del Grande Slam giocando un tennis favoloso. Da molti è già considerato “il nuovo Sinner”. Il sudamericano è destinato a entrare nel club dei fuoriclasse di questo sport. Come un certo Roger Federer, che a 17 anni nel lontano 1998 vinse il suo primo incontro Atp . E anche Jannik Sinner, il 5 febbraio 2019, alla stessa età conquistò la sua prima vittoria tra i “grandi”. Lo scorso anno in Romania il brasiliano eliminò proprio il suo prossimo avversario, Lorenzo Sonego, all’ATP 250 di Bucarest in due set col punteggio di 7-6(5) 7-5. Lo stesso Fonseca, in passato, ha spiegato perché in Brasile lo chiamano il “piccolo Sinner”. Un appellativo dovuto alle caratteristiche fisiche: “Mi piace giocare aggressivo, come Jannik. Ho un buon servizio e gambe molto magre. Per questo in Brasile mi hanno dato questo soprannome”.
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Australian Open, mistero Anna Kalinskaya: si ritira prima di giocare. La fidanzata di Sinner spiega: “Sono stata colpita da un virus”
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Il campione di biathlon annuncia a sorpresa il ritiro a un anno dalle Olimpiadi di Cortina. Johannes Thingnes Bø: “Priorità alla famiglia”
Roma, 18 gen (Adnkronos) - Meno 12, meno 7. Gli occhi di Giorgia Meloni, per una volta, non sono puntati sui sondaggi, sullo spread o sui dati dell'economia. Ma sulle previsioni meteo e le temperature previste a Washington, dove per lunedì è atteso l'arrivo di una sciabolata artica. Che non ha dissuaso la premier dal confermare la sua presenza all'inauguration day di Donald Trump.
Appuntamento alle 12.00 a Capitol building, per una cerimonia di insediamento del presidente eletto che vede presenti un gruppo esclusivo di invitati da parte dello Trump, a partire proprio dalla Meloni. Che torna a incontrare il presidente americano a pochi giorni dal blitz a Mar a lago, rivelatosi chiave per la liberazione della giornalista Cecilia Sala.
Eccezionalmente, proprio causa freddo, la cerimonia di insediamento si svolge al chiuso, giuramento e parata compresi, e non sulla nell'iconica location con la scalinata del West front del Congresso a fare da sfondo. Lo ha deciso lo stesso Trump. Per trovare un precedente del genere bisogna risalire al 1985, con Ronald Reagan ad insediarsi, anche allora, in una freddissima Washington. (segue)
(Adnkronos) - La data della cerimonia (il 20 gennaio), come anche l'orario (le 12) sono invece da sempre gli stessi, previsti dalla Costituzione per l'avvio delle nuove amministrazioni. Il programma è serrato e complesso, si parla di 250mila persone presenti a seguire la cerimonia, e prevede per la giornata di lunedì prima di tutto una messa alla St. John’s episcopal church.
Quindi Trump e la moglie Melania saranno alla Casa bianca per un tè con Joe Biden e la first lady Jill. Sarà poi proprio il presidente uscente ad accompagnare il successore al Campidoglio. Alle 9,30 l'artista country Carrie Underwood, star del talent American idol, intonerà 'America the beautiful'. Alle 11,30, scatterà la dead line per accedere alla cerimonia. Alle 12 (le 18 in Italia) è previsto il giuramento di Trump, che leggerò la formula di rito nelle mani del giudice della Corte suprema Brett Kavanaugh.
"Giuro solennemente che sosterrò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici, stranieri e interni", è l'incipit della formula salutata dall'inno e dalle salve di cannone. Poi, il primo discorso nel neo presidente nel pieno delle sue funzioni e la firma di atti di nomina, memorandum e vari ordini esecutivi.
(Adnkronos) - A seguire, il primo pranzo ufficiale con ospiti e i leader delle istituzioni Usa e del Congresso nella sala delle Statue del Campidoglio. Alle 15, dopo che Trump avrà passato in rassegna i militari, la parata presidenziale che, sempre a causa del freddo, è stata spostata da Pennsylvania avenue alla Capital one arena, dove giocano i Wizards, le stelle Nba di Washington.
Una volta alla Casa bianca, ad attendere Trump sono i tre balli ufficiali, dove terrà dei discorsi: Commander in chief ball, Liberty inaugural ball e lo Starlight ball. Quest'ultimo è il più glamour e vede la partecipazione anche di Vip, sostenitori di Trump, sulle note tra gli altri dei Village people. Tra gli altri artisti scelti per esibirsi nelle varie cerimonie ci sono anche Kid Rock, Billy Ray Cyrus, Jason Aldean e Rascal Flatts.
A proposito di ospiti e Vip, alla cerimonia sono attesi tutti gli ex presidenti americani (Obama non sarà accompagnato da Michelle). Da segnalare che, quattro anni fa, Trump aveva disertato. A fare la parte del leone, i big della Silicon valley nonchè generosi donatori del neo presidentre: Mark Zuckerberg (Meta), Jeff Bezos (Amazon), Chew Shou Zi (TikTok), Tim Cook (Apple), Sam Altman (Open Ai), Sundar Pichai (Google) e ovviamente Elion Musk. Per quel che riguarda i politici, oltre a Meloni, in lista il presidente argentino Javier Milei, il premier ungherese Viktor Orban, il presidente del Salvador Nayib Bukele. Il presidente cinese Xi Jinping, destinatario di un invito, manderà un delegato.
Roma, 18 gen (Adnkronos) - "Saluto molto positivamente il fatto che si sia usciti da una dimensione pre politica e si ragioni sull'impegno in politica dei cattolici. Si è in politica con responsabilità individuali, nessuno parla a nome di qualcuno, se lo fa commette un peccato. Ma non si può essere soli, c'è bisogno di sentire il respiro di una comunità, di una comune appartenenza". Lo ha detto Lorenzo Guerini nel suo intervento al convegno di Milano di lancio di 'Comunità democratica'.
"Noi dobbiamo avere una intelligenza curiosa rispetto a ciò che si muove. Senza avere la preoccupazione di pre determinare esiti o di mettere una camicia, ma essendo curiosi e riconoscenti per quello che si muove. Questo fa bene alla politica e al Paese", ha proseguito il presidente del Copasir.
"Se non ascoltiamo noi chi lo deve fare? Poi le opzioni politiche sono nella responsabilità di ciascuno. Ma dare un contributo alla vita politica del Paese è fondamentale", ha detto Guerini che, tra le altre, cose ha indicato alcuni punti cardinali da seguire: "Sicurezza, non dobbiamo espungere questa parola dal nostro vocabolario e occuparcene. Come la parola integrazione. Uno dei terreni su cui fare salto di qualità, come la casa, è la politica di integrazione".
Milano, 18 gen. (Adnkronos) - Il gioiello torna ad adornare l'uomo. E lo fa con un audace scelta che lega idealmente gli ornamenti di potere del Rinascimento alle scelte contemporanee di libertà di stile. Nella seconda giornata di Vicenzaoro, il salone internazionale di Italian Exhibition Group in corso nel quartiere fieristico di Vicenza sino a martedì 21, lo show di Trendvision, osservatorio indipendente di IEG, racconta alle figure chiave del mercato internazionale del gioiello come pendenti, collane, puntali, aspri, fibbie e bottoni sono parte integrante dello stile e dell'identità maschile.
Nelle tele di maestri come van Dyke o Rembrandt, l'opulenza, lo status sociale si esprimono nei tessuti, nel taglio, e nel gioiello. E prima ancora nella storia, è tramite di una connessione spirituale con la natura e i suoi elementi, come ha ricordato l'attore e storyteller Fabrizio Raggi. «Solo nel Novecento c'è stata una parentesi minimalista che ha eclissato il gioiello dall'abbigliamento maschile. Ma oggi i temi dei diritti civili e dell'espressione di sé, hanno fatto tornare protagonista il gioiello nell'abbigliamento maschile. è la valorizzazione della diversità e dell'inclusività», racconta Paola De Luca, direttore creativo di Trendvision Jewellery + Forecasting.
Il viaggio per immagini di Trendvision parte dall'antropologia dell'ornamento, nel commento dotto della storica del gioiello Amanda Triossi ai ritratti di gentiluomini rinascimentali, sino a proiettarsi nella contemporaneità: con le voci del designer cinese Richard Wu e di Livia Lazzari fondatrice del brand Woodoo Jewels. Gioiello maschile, dunque una storia che si rinnova anziché vera e propria novità, che oggi si alimenta di nuove sensibilità e di nuove tecnologie. "Arte e ingegneria oggi si fondono e le nuove tecniche come la manifattura additiva eliminano i limiti creativi come li abbiamo conosciuti sin qui. Il prossimo passo è la stampa in 3D con più materiali", ha ricordato Damiano Zito, presidente e CEO di Progold una delle aziende italiane a più alto tasso di innovazione nel settore orafo.
Gli USA continueranno a rappresentare anche in prospettiva uno dei mercati più importanti per i gioielli Made in Italy. Lo afferma Stefania Trenti, responsabile Industry and Local Economies Research del Research Department di Intesa Sanpaolo, nell’evento di Club degli Orafi Italia e dal Research Department di Intesa Sanpaolo, nella seconda giornata di Vicenzaoro January in corso nel quartiere fieristico di IEG, e dedicato alle opportunità e alle sfide per le imprese orafe italiane nel mercato statunitense. Un'analisi utile per tracciare le prospettive future del settore, influenzate dalle decisioni della nuova amministrazione USA sui dazi, in un mercato dove l'Italia è il secondo partner commerciale degli Stati Uniti, dopo l'India, con una quota del 14% sulle importazioni americane di gioielli in oro nel 2023.
I primi nove mesi del 2024, segnati dalla campagna elettorale americana, hanno visto un calo dell’8,1% nelle esportazioni di gioielli in oro, a causa della concorrenza di India e Francia. Nel 2025, con una crescita globale attesa al 3%, si prevede un’evoluzione economica differenziata tra le varie aree del mondo. Tuttavia, secondo un’indagine del Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, il settore italiano dimostra resilienza, con il 38% delle imprese intenzionate a esplorare nuovi mercati e a rivedere le politiche di prezzo per mantenere la competitività negli USA. Moderato da Laura Biason, direttore generale del Club degli Orafi Italia, l’evento ha ospitato in collegamento dal Texas Filippo Fusaro, direttore di ICE Houston, a cui è seguita la presentazione dello scenario macroeconomico e dei prezzi dei preziosi a cura di Daniela Corsini, senior economist responsabile della ricerca sulle commodity del Research Department di Intesa Sanpaolo. Conclusioni di Licia Mattioli, AD di Mattioli SpA, che ha illustrato il punto di vista di un’impresa fortemente coinvolta sul mercato statunitense.
Entrare nella gestione, passo passo, o con il coinvolgimento nella gestione o con l'affiancamento delle nuove generazioni delle famiglie fondatrici. Il tema è di oggi ed è l'architrave su cui si proietta il futuro del settore orafo-gioielliero made in Italy. Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, nel ventennale della loro collaborazione per monitorare l'andamento economico dell'industry, hanno portato i risultati di una ricerca che tocca anche questo tema nella giornata iniziale di Vicenzaoro January 2025. Dunque passaggio di testimone, sì. Come? Le imprese intervistate, scelgono nel 77% dei casi la pratica più diffusa è quella del coinvolgimento progressivo nella gestione, mentre il 58% opta per l’affiancamento diretto dei giovani membri della famiglia. Ne hanno discusso Maria Cristina Squarcialupi, Presidente Club degli Orafi Italia e UnoAerre Industries, e Vicepresidente Federorafi, Alessandra Tognazzo, docente di Family Business all’Università degli Studi di Padova, e Andrea Buccellati, presidente onorario e direttore creativo Buccellati Holding Italia SpA, che ha illustrato un caso di successo nella gestione dell’affiancamento generazionale.
Milano, 18 gen. (Adnkronos) - Il gioiello torna ad adornare l'uomo. E lo fa con un audace scelta che lega idealmente gli ornamenti di potere del Rinascimento alle scelte contemporanee di libertà di stile. Nella seconda giornata di Vicenzaoro, il salone internazionale di Italian Exhibition Group in corso nel quartiere fieristico di Vicenza sino a martedì 21, lo show di Trendvision, osservatorio indipendente di IEG, racconta alle figure chiave del mercato internazionale del gioiello come pendenti, collane, puntali, aspri, fibbie e bottoni sono parte integrante dello stile e dell'identità maschile.
Nelle tele di maestri come van Dyke o Rembrandt, l'opulenza, lo status sociale si esprimono nei tessuti, nel taglio, e nel gioiello. E prima ancora nella storia, è tramite di una connessione spirituale con la natura e i suoi elementi, come ha ricordato l'attore e storyteller Fabrizio Raggi. «Solo nel Novecento c'è stata una parentesi minimalista che ha eclissato il gioiello dall'abbigliamento maschile. Ma oggi i temi dei diritti civili e dell'espressione di sé, hanno fatto tornare protagonista il gioiello nell'abbigliamento maschile. è la valorizzazione della diversità e dell'inclusività», racconta Paola De Luca, direttore creativo di Trendvision Jewellery + Forecasting.
Il viaggio per immagini di Trendvision parte dall'antropologia dell'ornamento, nel commento dotto della storica del gioiello Amanda Triossi ai ritratti di gentiluomini rinascimentali, sino a proiettarsi nella contemporaneità: con le voci del designer cinese Richard Wu e di Livia Lazzari fondatrice del brand Woodoo Jewels. Gioiello maschile, dunque una storia che si rinnova anziché vera e propria novità, che oggi si alimenta di nuove sensibilità e di nuove tecnologie. "Arte e ingegneria oggi si fondono e le nuove tecniche come la manifattura additiva eliminano i limiti creativi come li abbiamo conosciuti sin qui. Il prossimo passo è la stampa in 3D con più materiali", ha ricordato Damiano Zito, presidente e CEO di Progold una delle aziende italiane a più alto tasso di innovazione nel settore orafo.
Gli USA continueranno a rappresentare anche in prospettiva uno dei mercati più importanti per i gioielli Made in Italy. Lo afferma Stefania Trenti, responsabile Industry and Local Economies Research del Research Department di Intesa Sanpaolo, nell’evento di Club degli Orafi Italia e dal Research Department di Intesa Sanpaolo, nella seconda giornata di Vicenzaoro January in corso nel quartiere fieristico di IEG, e dedicato alle opportunità e alle sfide per le imprese orafe italiane nel mercato statunitense. Un'analisi utile per tracciare le prospettive future del settore, influenzate dalle decisioni della nuova amministrazione USA sui dazi, in un mercato dove l'Italia è il secondo partner commerciale degli Stati Uniti, dopo l'India, con una quota del 14% sulle importazioni americane di gioielli in oro nel 2023.
I primi nove mesi del 2024, segnati dalla campagna elettorale americana, hanno visto un calo dell’8,1% nelle esportazioni di gioielli in oro, a causa della concorrenza di India e Francia. Nel 2025, con una crescita globale attesa al 3%, si prevede un’evoluzione economica differenziata tra le varie aree del mondo. Tuttavia, secondo un’indagine del Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, il settore italiano dimostra resilienza, con il 38% delle imprese intenzionate a esplorare nuovi mercati e a rivedere le politiche di prezzo per mantenere la competitività negli USA. Moderato da Laura Biason, direttore generale del Club degli Orafi Italia, l’evento ha ospitato in collegamento dal Texas Filippo Fusaro, direttore di ICE Houston, a cui è seguita la presentazione dello scenario macroeconomico e dei prezzi dei preziosi a cura di Daniela Corsini, senior economist responsabile della ricerca sulle commodity del Research Department di Intesa Sanpaolo. Conclusioni di Licia Mattioli, AD di Mattioli SpA, che ha illustrato il punto di vista di un’impresa fortemente coinvolta sul mercato statunitense.
Entrare nella gestione, passo passo, o con il coinvolgimento nella gestione o con l'affiancamento delle nuove generazioni delle famiglie fondatrici. Il tema è di oggi ed è l'architrave su cui si proietta il futuro del settore orafo-gioielliero made in Italy. Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, nel ventennale della loro collaborazione per monitorare l'andamento economico dell'industry, hanno portato i risultati di una ricerca che tocca anche questo tema nella giornata iniziale di Vicenzaoro January 2025. Dunque passaggio di testimone, sì. Come? Le imprese intervistate, scelgono nel 77% dei casi la pratica più diffusa è quella del coinvolgimento progressivo nella gestione, mentre il 58% opta per l’affiancamento diretto dei giovani membri della famiglia. Ne hanno discusso Maria Cristina Squarcialupi, Presidente Club degli Orafi Italia e UnoAerre Industries, e Vicepresidente Federorafi, Alessandra Tognazzo, docente di Family Business all’Università degli Studi di Padova, e Andrea Buccellati, presidente onorario e direttore creativo Buccellati Holding Italia SpA, che ha illustrato un caso di successo nella gestione dell’affiancamento generazionale.
Milano, 18 gen. (Adnkronos) - Il gioiello torna ad adornare l'uomo. E lo fa con un audace scelta che lega idealmente gli ornamenti di potere del Rinascimento alle scelte contemporanee di libertà di stile. Nella seconda giornata di Vicenzaoro, il salone internazionale di Italian Exhibition Group in corso nel quartiere fieristico di Vicenza sino a martedì 21, lo show di Trendvision, osservatorio indipendente di IEG, racconta alle figure chiave del mercato internazionale del gioiello come pendenti, collane, puntali, aspri, fibbie e bottoni sono parte integrante dello stile e dell'identità maschile.
Nelle tele di maestri come van Dyke o Rembrandt, l'opulenza, lo status sociale si esprimono nei tessuti, nel taglio, e nel gioiello. E prima ancora nella storia, è tramite di una connessione spirituale con la natura e i suoi elementi, come ha ricordato l'attore e storyteller Fabrizio Raggi. «Solo nel Novecento c'è stata una parentesi minimalista che ha eclissato il gioiello dall'abbigliamento maschile. Ma oggi i temi dei diritti civili e dell'espressione di sé, hanno fatto tornare protagonista il gioiello nell'abbigliamento maschile. è la valorizzazione della diversità e dell'inclusività», racconta Paola De Luca, direttore creativo di Trendvision Jewellery + Forecasting.
Il viaggio per immagini di Trendvision parte dall'antropologia dell'ornamento, nel commento dotto della storica del gioiello Amanda Triossi ai ritratti di gentiluomini rinascimentali, sino a proiettarsi nella contemporaneità: con le voci del designer cinese Richard Wu e di Livia Lazzari fondatrice del brand Woodoo Jewels. Gioiello maschile, dunque una storia che si rinnova anziché vera e propria novità, che oggi si alimenta di nuove sensibilità e di nuove tecnologie. "Arte e ingegneria oggi si fondono e le nuove tecniche come la manifattura additiva eliminano i limiti creativi come li abbiamo conosciuti sin qui. Il prossimo passo è la stampa in 3D con più materiali", ha ricordato Damiano Zito, presidente e CEO di Progold una delle aziende italiane a più alto tasso di innovazione nel settore orafo.
Gli USA continueranno a rappresentare anche in prospettiva uno dei mercati più importanti per i gioielli Made in Italy. Lo afferma Stefania Trenti, responsabile Industry and Local Economies Research del Research Department di Intesa Sanpaolo, nell’evento di Club degli Orafi Italia e dal Research Department di Intesa Sanpaolo, nella seconda giornata di Vicenzaoro January in corso nel quartiere fieristico di IEG, e dedicato alle opportunità e alle sfide per le imprese orafe italiane nel mercato statunitense. Un'analisi utile per tracciare le prospettive future del settore, influenzate dalle decisioni della nuova amministrazione USA sui dazi, in un mercato dove l'Italia è il secondo partner commerciale degli Stati Uniti, dopo l'India, con una quota del 14% sulle importazioni americane di gioielli in oro nel 2023.
I primi nove mesi del 2024, segnati dalla campagna elettorale americana, hanno visto un calo dell’8,1% nelle esportazioni di gioielli in oro, a causa della concorrenza di India e Francia. Nel 2025, con una crescita globale attesa al 3%, si prevede un’evoluzione economica differenziata tra le varie aree del mondo. Tuttavia, secondo un’indagine del Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, il settore italiano dimostra resilienza, con il 38% delle imprese intenzionate a esplorare nuovi mercati e a rivedere le politiche di prezzo per mantenere la competitività negli USA. Moderato da Laura Biason, direttore generale del Club degli Orafi Italia, l’evento ha ospitato in collegamento dal Texas Filippo Fusaro, direttore di ICE Houston, a cui è seguita la presentazione dello scenario macroeconomico e dei prezzi dei preziosi a cura di Daniela Corsini, senior economist responsabile della ricerca sulle commodity del Research Department di Intesa Sanpaolo. Conclusioni di Licia Mattioli, AD di Mattioli SpA, che ha illustrato il punto di vista di un’impresa fortemente coinvolta sul mercato statunitense.
Entrare nella gestione, passo passo, o con il coinvolgimento nella gestione o con l'affiancamento delle nuove generazioni delle famiglie fondatrici. Il tema è di oggi ed è l'architrave su cui si proietta il futuro del settore orafo-gioielliero made in Italy. Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, nel ventennale della loro collaborazione per monitorare l'andamento economico dell'industry, hanno portato i risultati di una ricerca che tocca anche questo tema nella giornata iniziale di Vicenzaoro January 2025. Dunque passaggio di testimone, sì. Come? Le imprese intervistate, scelgono nel 77% dei casi la pratica più diffusa è quella del coinvolgimento progressivo nella gestione, mentre il 58% opta per l’affiancamento diretto dei giovani membri della famiglia. Ne hanno discusso Maria Cristina Squarcialupi, Presidente Club degli Orafi Italia e UnoAerre Industries, e Vicepresidente Federorafi, Alessandra Tognazzo, docente di Family Business all’Università degli Studi di Padova, e Andrea Buccellati, presidente onorario e direttore creativo Buccellati Holding Italia SpA, che ha illustrato un caso di successo nella gestione dell’affiancamento generazionale.
Roma, 18 gen (Adnkronos) - "Di Craxi mi affascinava il dramma di un uomo che non sa accettare la decadenza del corpo, lui era malatissimo, e non si rassegna alla decadenza del potere. La sua arroganza lo portava a considerarsi quasi immortale e invece tutti gli avevano voltato le spalle, anche quelli che lui aveva beneficiato. Berlusconi, per dire. Insomma, io, con 'questo' Craxi mi sono in qualche modo identificato". Lo dice Gianni Amelio, regista del film 'Hammamet' su Bettini Craxi, in una intervista di Giosi Mancini e Annarosa Macrì pubblicata domani sul 'Quotidiano del sud'.
"C'è una figura-chiave in Hammamet ed è Stefania-Cordelia, la figlia di Lear-Craxi, che si attacca a lui, diventa la sua ragione di vita e lo spinge a vivere. E io una figura così la vorrei, anzi ce l’ho: è mio figlio -spiega il regista-. Ho voluto poi che Francesco Favino, che interpreta Craxi fosse identico a lui. Avete presente il quadro di Magritte, quello che rappresenta una pipa? Sotto c’è scritto: 'Questa non è una pipa'. Volevo che gli spettatori dicessero: questo non è Craxi, è un re che crolla".
Roma, 18 gen. (Adnkronos) - "Dopo anni di damnatio memoriae qualcuno si ricorda del riformismo di Craxi e del fatto che fosse un uomo di sinistra. Le sue posizioni in politica estera, la fedeltà all’Alleanza atlantica ma senza subordinazione agli Stati Uniti, la grande apertura verso il sud del mondo, le riforme istituzionali, la necessità della Grande riforma, le politiche economiche e sociali, l'atteggiamento anche critico nei confronti dell'Europa. Tutti temi che anticiparono le grandi questioni di una moderna sinistra riformista. Alcune sue scelte possono essere controverse ma rinnegare il suo contributo riformatore è un falso storico inaccettabile". Così la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva.