Erano veri i sospetti e le denunce dei genitori della scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, che nel novembre scorso fecero irruzione nel plesso e tentarono di linciare una insegnante di sostegno, accusandola di violenze sessuali contro i loro figli, rompendo il polso al padre. Quelle accuse per le quali la donna è stata arrestata e tradotta in carcere a Benevento stamane, su decisione del Gip di Torre Annunziata, al termine di rapide indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa e della stazione locale.
Il comunicato diffuso dalla Procura guidata da Nunzio Fragliasso chiarisce che la donna non si sarebbe limitata a chat dal contenuto sessualmente esplicito, come pareva dalle prime indiscrezioni delle scorse settimane, ma avrebbe anche praticato sesso con uno dei ragazzini. Sarebbe avvenuto in una stanza della scuola, denominata la “saletta”, poi diventata il nome della chat finita nel mirino degli inquirenti e analizzata dai periti della procura dopo il sequestro dei cellulari e del pc dell’insegnante. Oltre alla violenza sessuale, è accusata di induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne.
All’arresto si è arrivati dopo la denuncia di alcuni genitori, difesi dall’avvocato Antonio De Martino, dopo l’audizione in forma protetta di sei piccole vittime, e dopo l’analisi dei file audio estratti dai loro telefoni cellulari. Tutto sarebbe iniziato nell’ottobre del 2023, quando l’insegnante di sostegno di uno dei minori avrebbe coinvolto i ragazzi in reiterate condotte di carattere sessualizzante, e con la scusa di impartire ripetizioni li ha condotti in una stanza denominata appunto “la saletta”, ha mostrato loro video pornografici e indicazioni su come essere iniziati al petting, invogliandoli a scambiarsi effusioni sessuali e praticando del sesso orale ad uno di loro.
Quando quella stanza è stata chiusa, la violenza è proseguita con la creazione di un gruppo Instragram, denominato proprio “la saletta”, da quel momento infarcito di discorsi sessualmente espliciti, “nel corso dei quali la stessa si relazionava direttamente con i minori sulla base di un rapporto di tipo sostanzialmente paritario”, si legge nella nota a firma del procuratore Fragliasso.
La donna avrebbe soggiogato gli alunni minacciandoli di bocciature e di ritorsioni ai genitori, e millantando una relazione con un poliziotto. Il segreto è stato violato soltanto quando uno dei minori è stato sospeso perché trovato a fumare in bagno. Ai genitori che chiedevano spiegazioni dell’accaduto, ha rivelato tutto e ha mostrato i messaggi sui social.
Cronaca
“Violenze sessuali su studenti minorenni”: arrestata per pedofilia l’insegnante aggredita dai genitori degli alunni a Castellammare
Secondo le accuse non si è limitata a chat dal contenuto sessualmente esplicito, ma avrebbe anche praticato sesso con uno dei ragazzini
Erano veri i sospetti e le denunce dei genitori della scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, che nel novembre scorso fecero irruzione nel plesso e tentarono di linciare una insegnante di sostegno, accusandola di violenze sessuali contro i loro figli, rompendo il polso al padre. Quelle accuse per le quali la donna è stata arrestata e tradotta in carcere a Benevento stamane, su decisione del Gip di Torre Annunziata, al termine di rapide indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa e della stazione locale.
Il comunicato diffuso dalla Procura guidata da Nunzio Fragliasso chiarisce che la donna non si sarebbe limitata a chat dal contenuto sessualmente esplicito, come pareva dalle prime indiscrezioni delle scorse settimane, ma avrebbe anche praticato sesso con uno dei ragazzini. Sarebbe avvenuto in una stanza della scuola, denominata la “saletta”, poi diventata il nome della chat finita nel mirino degli inquirenti e analizzata dai periti della procura dopo il sequestro dei cellulari e del pc dell’insegnante. Oltre alla violenza sessuale, è accusata di induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne.
All’arresto si è arrivati dopo la denuncia di alcuni genitori, difesi dall’avvocato Antonio De Martino, dopo l’audizione in forma protetta di sei piccole vittime, e dopo l’analisi dei file audio estratti dai loro telefoni cellulari. Tutto sarebbe iniziato nell’ottobre del 2023, quando l’insegnante di sostegno di uno dei minori avrebbe coinvolto i ragazzi in reiterate condotte di carattere sessualizzante, e con la scusa di impartire ripetizioni li ha condotti in una stanza denominata appunto “la saletta”, ha mostrato loro video pornografici e indicazioni su come essere iniziati al petting, invogliandoli a scambiarsi effusioni sessuali e praticando del sesso orale ad uno di loro.
Quando quella stanza è stata chiusa, la violenza è proseguita con la creazione di un gruppo Instragram, denominato proprio “la saletta”, da quel momento infarcito di discorsi sessualmente espliciti, “nel corso dei quali la stessa si relazionava direttamente con i minori sulla base di un rapporto di tipo sostanzialmente paritario”, si legge nella nota a firma del procuratore Fragliasso.
La donna avrebbe soggiogato gli alunni minacciandoli di bocciature e di ritorsioni ai genitori, e millantando una relazione con un poliziotto. Il segreto è stato violato soltanto quando uno dei minori è stato sospeso perché trovato a fumare in bagno. Ai genitori che chiedevano spiegazioni dell’accaduto, ha rivelato tutto e ha mostrato i messaggi sui social.
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Addio a Furio Colombo, il giornalista morto a 94 anni. Tra i fondatori del Fatto, fu direttore de L’Unità, inviato Rai e parlamentare col Pd
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Cronaca
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Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato salutato, al termine del suo intervento, da una standing ovation all Teatro Pirandello di Agrigento. Tutti in piedi per salutare il Capo dello Stato che ha raggiunto anche le ultime file con i sindaci che indossano il tricolore per una stretta di mano.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Viviamo un tempo in cui tutto sembra esprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà. Ad Agrigento, in Sicilia, in tutto il nostro Paese, nella nostra amata Italia". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme -ha concluso il Capo dello Stato- con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "In un luogo, come Agrigento, ove il patrimonio monumentale è dominante, potrebbe prevalere la convinzione che cultura sia ammirazione delle vestigia del passato. Ma la cultura non ha lo sguardo volto all’indietro. Piuttosto ha sempre sollecitato ad alzarlo verso il domani". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Diceva Thomas Eliot: 'Se smettiamo di credere al futuro, il passato cesserà di essere il nostro passato: diventerà il passato di una civilizzazione estinta'. Ricordare, tener conto delle lezioni del passato è fondamentale -ha sottolineato il Capo dello Stato- ma la storia è levatrice dell’avvenire. Essere fedeli alla propria storia significa, appunto, costruire il futuro. Nel nostro caso l’Italia, con i giacimenti culturali che ovunque la contraddistinguono, è essa stessa lezione di dialogo, di pace, di dignità, per l’oggi e per il domani".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Agrigento capitale della cultura 2025 è "la grande occasione per non fallire". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli alla cerimonia di inaugurazione di Agrigento capitale della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "È cultura il sapere di chi è aperto alla conoscenza del mondo, di chi ha sete di conoscere altri uomini, di chi sa che la vita è frutto dell’incontro. La cultura, cioè, è la vita. Un sentiero in cui l’uomo è in perenne movimento, a contatto con la propria storia, con quella degli altri. Le scoperte e la loro condivisione accrescono le opportunità. Non è una condizione statica, non è l’inerzia che nutre la storia, bensì la crescita del sapere che si trasmette e si diffonde. La crescita dell’incontro, del dialogo. Il cammino di Agrigento nei secoli ne è testimonianza. L’Akragas dei greci. L’Agrigentum dei romani. La Kerkent degli arabi. La Girgenti siciliana di secoli addietro". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Mai come adesso comprendiamo l’urgenza di un riequilibrio, di un nuovo sviluppo che potrà essere veramente tale solo se sarà sostenibile sul piano ambientale e sociale. Mai come adesso abbiamo coscienza del fatto che l’opera delle istituzioni e le politiche pubbliche sono importantissime e tuttavia non basteranno se non verranno sostenute da una corale responsabilità dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Agrigento intende parlare al resto del Paese e all’Europa di cui è parte. Agrigento, centro irradiatore dell’antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo. L’Akragas di Empedocle, che definì 'radici' i quattro elementi che indicava come costitutivi del tutto: il fuoco, l’aria, la terra, l’acqua. Questi quattro elementi sono ora stilizzati nel logo ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura: per Empedocle l’unità degli elementi era la scintilla della nascita di ogni cosa, la separazione invece era causa di morte. Un simbolo che ripropone la necessità di ricomporre, di rigenerare coesione, di procedere insieme". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Lo chiede -ha proseguito il Capo dello Stato- il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l’Europa, il Mediterraneo e altre numerose purtroppo regioni del pianeta. Lo impongono le tragiche violazioni dei diritti umani che cancellano dignità, e la stessa vita. Lo esigono le diseguaglianze esistenti, crescenti. Le povertà estreme, le marginalità. Lo richiede il lamento della terra, violata dallo sfruttamento senza limite delle risorse, con le sue catastrofiche conseguenze, a partire dal mutamento climatico. La cultura è una sorgente di umanità cui attingere per dotarci di nuovo, indispensabile dinamismo".