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Meloni firma il dpcm che attua l’esclusione dall’Isee di titoli di Stato e buoni postali fino a 50mila euro di valore

Se tra i componenti ci sono persone con disabilità o non autosufficienti saranno esclusi dal computo del reddito i trattamenti assistenziali, previdenziali e le indennità
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Sta per diventare operativa la possibilità di escludere dal calcolo dell’Isee i titoli di Stato, prevista dalla legge di Bilancio del 2023 ma rimasta finora inattuata. Col risultato che chi in questi giorni ha rinnovato il documento se li è visti inserire nell’indicatore necessario per chiedere l’assegno unico universale per i figli, il bonus asilo nido o qualsiasi altro aiuto pubblico. Giorgia Meloni ha firmato il Dpcm con le modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n.159 che fissa le regole per le modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Isee. Il nuovo decreto – spiega una nota – nell’ottica di “garantire certezza del diritto” a contribuenti ed enti recepisce novità intervenute nel tempo che hanno modificato il testo del Regolamento che disciplina lo strumento da presentare per accedere ottenere misure di welfare e di assistenza agevolate erogate dallo Stato e dagli enti locali.

Tra le principali novità c’è l’attesa esclusione dalla determinazione dell’Isee del valore dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale, fino a un massimo di 50.000 euro.

Per i nuclei familiari che hanno tra i componenti persone con disabilità o non autosufficienti sono esclusi dal computo del reddito di ciascun componente del nucleo i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità. Viene, inoltre, attribuita una maggiorazione, pari a 0,5, al parametro della scala di equivalenza per ogni componente (del nucleo familiare) con disabilità media, grave o non autosufficiente.

Il decreto prevede una disciplina transitoria di validità delle attestazioni Isee già rilasciate, che resteranno valide fino alla naturale scadenza. Resta la possibilità per le famiglie di richiedere una nuova attestazione Isee calcolata secondo le regole fissate dal nuovo Dpcm che ora sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e la sua successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

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