Il settore del noleggio soffre nel nostro Paese: le immatricolazioni di auto e veicoli commerciali leggeri a nolo nel quarto trimestre 2024 sono scese di quasi il 21%. Cede in particolare quello a lungo termine (-22%) ma pure quello a breve termine non se la passa bene (-10,36%). Il bilancio complessivo del 2024 chiude in rosso: -10,13%.

La buona notizia è che si sono registrate quasi 100.000 targhe (+14,57%) e il noleggio ha conquistato una quota di mercato del 5,7%. Per il comparto a lungo termine, invece, la quota di mercato 2024 è scesa al 21,3%, con 374.000 contratti. Complessivamente, il rent a car vale poco più di un quarto del mercato totale (27 per cento).

Tra le auto più desiderate, nel noleggio a lungo termine, c’è la Volkswagen Tiguan, seguono Fiat Panda, Bmw X1, Toyota C-HR e Kia Sportage. Per quanto riguarda il breve termine, al primo posto troviamo la MG ZS seguita da tre Volkswagen: T-Cross, Taigo, T-Roc. Dopo di loro, la MG 3. L’alimentazione più apprezzata lo scorso anno nel noleggio a lungo termine è quella diesel, vetture con tecnologia mild hybrid incluse, con una quota del 39%.

“La non lieve riduzione di immatricolazioni a noleggio registratasi nel 2024 rispetto all’annata record del 2023 è dovuta non solo al calo fisiologico verificatosi dopo la consistente ripresa post- pandemia, ma anche alla complessa situazione che sta attraversando l’intero automotive nazionale ed europeo” ha sottolineato Alberto Viano, presidente Aniasa. “Una situazione che vede peraltro il crescente apprezzamento della formula del noleggio, come attestato all’ininterrotto aumento della flotta circolante. All’orizzonte continuano purtroppo a pesare sul settore incertezze normative e regolamentari che con l’ultima Legge di Bilancio si sono ulteriormente radicate con un aggravio economico a carico di oltre 1 milione di lavoratori dipendenti che utilizzano l’auto aziendale. Un appesantimento che potrebbe comportare un’ulteriore frenata delle immatricolazioni nei prossimi mesi. Senza un cambio di rotta sulle politiche sull’auto a noleggio e sulla mobilità pay-per-use nel nostro Paese gli obiettivi fissati in termini di transizione ecologica della nostra mobilità e ripresa di un settore industriale centrale per l’economia sono destinati a restare sulla carta”.

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