Nuova ondata di scioperi: ecco le date e gli orari degli stop di treni, autobus e metro
Sgb, Cub Trasporti e Usb Lavoro Privato hanno proclamato una protesta che si svolgerà a partire dalle 21 di sabato 25 gennaio e fino alle 20:59 di domenica 26, senza alcuna fascia di garanzia
Dopo un fine settimana di gravi disagi per i viaggiatori causa guasti e problemi tecnici sulla rete, il settore dei trasporti si prepara a una nuova ondata di scioperi dei treni. A partire dalle 21 di sabato 25 gennaio e fino alle 20:59 di domenica 26, i lavoratori si fermeranno per 24 ore consecutive, senza alcuna fascia di garanzia prevista per il fine settimana. L’agitazione è stata proclamata dai sindacati Sgb, Cub Trasporti e Usb Lavoro Privato e riguarda sia il trasporto passeggeri sia quello merci.
Sgb e Cub protesteranno dalle 21 di sabato alle 20:59 di domenica, Usb solo fino alle 4:59 di domenica. Usb lega la protesta all’accordo del 10 gennaio 2024 nel settore manutenzione delle infrastrutture che, scrive in un comunicato del 7 gennaio, è “da considerarsi il punto di arrivo di un percorso al ribasso delle condizioni di lavoro in questo settore, voluto dall’azienda e sostenuto dai sindacati complici” ma “ha segnato anche il punto di inizio di un importante percorso di presa di coscienza e di rivendicazione dei lavoratori, di fronte a un immediato stravolgimento delle proprie vite”. Per questo il settore manutenzione sarà incluso nello sciopero “insieme a tutti i lavoratori dell’esercizio ferroviario (macchinisti e capitreno, sale circolazione Rfi e Trenitalia), e con le altre strutture promotrici, sindacali e assembleari, che hanno sostenuto fino a ora le singole vertenze di settore.”
Anche i lavoratori di Atm, ricorda Milanotoday, torneranno a protestare. Come riportato sul sito del Mit, il 31 gennaio è la data fissata per un’agitazione di 24 ore indetta da Al Cobas, che coinvolgerà i dipendenti dell’azienda di trasporti milanese. Atm non ha ancora comunicato le fasce orarie di garanzia.
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La Redazione
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato salutato, al termine del suo intervento, da una standing ovation all Teatro Pirandello di Agrigento. Tutti in piedi per salutare il Capo dello Stato che ha raggiunto anche le ultime file con i sindaci che indossano il tricolore per una stretta di mano.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Viviamo un tempo in cui tutto sembra esprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà. Ad Agrigento, in Sicilia, in tutto il nostro Paese, nella nostra amata Italia". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme -ha concluso il Capo dello Stato- con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "In un luogo, come Agrigento, ove il patrimonio monumentale è dominante, potrebbe prevalere la convinzione che cultura sia ammirazione delle vestigia del passato. Ma la cultura non ha lo sguardo volto all’indietro. Piuttosto ha sempre sollecitato ad alzarlo verso il domani". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Diceva Thomas Eliot: 'Se smettiamo di credere al futuro, il passato cesserà di essere il nostro passato: diventerà il passato di una civilizzazione estinta'. Ricordare, tener conto delle lezioni del passato è fondamentale -ha sottolineato il Capo dello Stato- ma la storia è levatrice dell’avvenire. Essere fedeli alla propria storia significa, appunto, costruire il futuro. Nel nostro caso l’Italia, con i giacimenti culturali che ovunque la contraddistinguono, è essa stessa lezione di dialogo, di pace, di dignità, per l’oggi e per il domani".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Agrigento capitale della cultura 2025 è "la grande occasione per non fallire". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli alla cerimonia di inaugurazione di Agrigento capitale della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "È cultura il sapere di chi è aperto alla conoscenza del mondo, di chi ha sete di conoscere altri uomini, di chi sa che la vita è frutto dell’incontro. La cultura, cioè, è la vita. Un sentiero in cui l’uomo è in perenne movimento, a contatto con la propria storia, con quella degli altri. Le scoperte e la loro condivisione accrescono le opportunità. Non è una condizione statica, non è l’inerzia che nutre la storia, bensì la crescita del sapere che si trasmette e si diffonde. La crescita dell’incontro, del dialogo. Il cammino di Agrigento nei secoli ne è testimonianza. L’Akragas dei greci. L’Agrigentum dei romani. La Kerkent degli arabi. La Girgenti siciliana di secoli addietro". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Mai come adesso comprendiamo l’urgenza di un riequilibrio, di un nuovo sviluppo che potrà essere veramente tale solo se sarà sostenibile sul piano ambientale e sociale. Mai come adesso abbiamo coscienza del fatto che l’opera delle istituzioni e le politiche pubbliche sono importantissime e tuttavia non basteranno se non verranno sostenute da una corale responsabilità dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Agrigento intende parlare al resto del Paese e all’Europa di cui è parte. Agrigento, centro irradiatore dell’antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo. L’Akragas di Empedocle, che definì 'radici' i quattro elementi che indicava come costitutivi del tutto: il fuoco, l’aria, la terra, l’acqua. Questi quattro elementi sono ora stilizzati nel logo ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura: per Empedocle l’unità degli elementi era la scintilla della nascita di ogni cosa, la separazione invece era causa di morte. Un simbolo che ripropone la necessità di ricomporre, di rigenerare coesione, di procedere insieme". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Lo chiede -ha proseguito il Capo dello Stato- il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l’Europa, il Mediterraneo e altre numerose purtroppo regioni del pianeta. Lo impongono le tragiche violazioni dei diritti umani che cancellano dignità, e la stessa vita. Lo esigono le diseguaglianze esistenti, crescenti. Le povertà estreme, le marginalità. Lo richiede il lamento della terra, violata dallo sfruttamento senza limite delle risorse, con le sue catastrofiche conseguenze, a partire dal mutamento climatico. La cultura è una sorgente di umanità cui attingere per dotarci di nuovo, indispensabile dinamismo".
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Cronaca
Nuova ondata di scioperi: ecco le date e gli orari degli stop di treni, autobus e metro
Sgb, Cub Trasporti e Usb Lavoro Privato hanno proclamato una protesta che si svolgerà a partire dalle 21 di sabato 25 gennaio e fino alle 20:59 di domenica 26, senza alcuna fascia di garanzia
Dopo un fine settimana di gravi disagi per i viaggiatori causa guasti e problemi tecnici sulla rete, il settore dei trasporti si prepara a una nuova ondata di scioperi dei treni. A partire dalle 21 di sabato 25 gennaio e fino alle 20:59 di domenica 26, i lavoratori si fermeranno per 24 ore consecutive, senza alcuna fascia di garanzia prevista per il fine settimana. L’agitazione è stata proclamata dai sindacati Sgb, Cub Trasporti e Usb Lavoro Privato e riguarda sia il trasporto passeggeri sia quello merci.
Sgb e Cub protesteranno dalle 21 di sabato alle 20:59 di domenica, Usb solo fino alle 4:59 di domenica. Usb lega la protesta all’accordo del 10 gennaio 2024 nel settore manutenzione delle infrastrutture che, scrive in un comunicato del 7 gennaio, è “da considerarsi il punto di arrivo di un percorso al ribasso delle condizioni di lavoro in questo settore, voluto dall’azienda e sostenuto dai sindacati complici” ma “ha segnato anche il punto di inizio di un importante percorso di presa di coscienza e di rivendicazione dei lavoratori, di fronte a un immediato stravolgimento delle proprie vite”. Per questo il settore manutenzione sarà incluso nello sciopero “insieme a tutti i lavoratori dell’esercizio ferroviario (macchinisti e capitreno, sale circolazione Rfi e Trenitalia), e con le altre strutture promotrici, sindacali e assembleari, che hanno sostenuto fino a ora le singole vertenze di settore.”
Anche i lavoratori di Atm, ricorda Milanotoday, torneranno a protestare. Come riportato sul sito del Mit, il 31 gennaio è la data fissata per un’agitazione di 24 ore indetta da Al Cobas, che coinvolgerà i dipendenti dell’azienda di trasporti milanese. Atm non ha ancora comunicato le fasce orarie di garanzia.
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Cosenza, morto a 82 anni Franco Piperno: fondò Potere operaio insieme a Toni Negri
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Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Viviamo un tempo in cui tutto sembra esprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà. Ad Agrigento, in Sicilia, in tutto il nostro Paese, nella nostra amata Italia". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme -ha concluso il Capo dello Stato- con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "In un luogo, come Agrigento, ove il patrimonio monumentale è dominante, potrebbe prevalere la convinzione che cultura sia ammirazione delle vestigia del passato. Ma la cultura non ha lo sguardo volto all’indietro. Piuttosto ha sempre sollecitato ad alzarlo verso il domani". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Diceva Thomas Eliot: 'Se smettiamo di credere al futuro, il passato cesserà di essere il nostro passato: diventerà il passato di una civilizzazione estinta'. Ricordare, tener conto delle lezioni del passato è fondamentale -ha sottolineato il Capo dello Stato- ma la storia è levatrice dell’avvenire. Essere fedeli alla propria storia significa, appunto, costruire il futuro. Nel nostro caso l’Italia, con i giacimenti culturali che ovunque la contraddistinguono, è essa stessa lezione di dialogo, di pace, di dignità, per l’oggi e per il domani".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Agrigento capitale della cultura 2025 è "la grande occasione per non fallire". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli alla cerimonia di inaugurazione di Agrigento capitale della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "È cultura il sapere di chi è aperto alla conoscenza del mondo, di chi ha sete di conoscere altri uomini, di chi sa che la vita è frutto dell’incontro. La cultura, cioè, è la vita. Un sentiero in cui l’uomo è in perenne movimento, a contatto con la propria storia, con quella degli altri. Le scoperte e la loro condivisione accrescono le opportunità. Non è una condizione statica, non è l’inerzia che nutre la storia, bensì la crescita del sapere che si trasmette e si diffonde. La crescita dell’incontro, del dialogo. Il cammino di Agrigento nei secoli ne è testimonianza. L’Akragas dei greci. L’Agrigentum dei romani. La Kerkent degli arabi. La Girgenti siciliana di secoli addietro". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Mai come adesso comprendiamo l’urgenza di un riequilibrio, di un nuovo sviluppo che potrà essere veramente tale solo se sarà sostenibile sul piano ambientale e sociale. Mai come adesso abbiamo coscienza del fatto che l’opera delle istituzioni e le politiche pubbliche sono importantissime e tuttavia non basteranno se non verranno sostenute da una corale responsabilità dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Agrigento intende parlare al resto del Paese e all’Europa di cui è parte. Agrigento, centro irradiatore dell’antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo. L’Akragas di Empedocle, che definì 'radici' i quattro elementi che indicava come costitutivi del tutto: il fuoco, l’aria, la terra, l’acqua. Questi quattro elementi sono ora stilizzati nel logo ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura: per Empedocle l’unità degli elementi era la scintilla della nascita di ogni cosa, la separazione invece era causa di morte. Un simbolo che ripropone la necessità di ricomporre, di rigenerare coesione, di procedere insieme". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Lo chiede -ha proseguito il Capo dello Stato- il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l’Europa, il Mediterraneo e altre numerose purtroppo regioni del pianeta. Lo impongono le tragiche violazioni dei diritti umani che cancellano dignità, e la stessa vita. Lo esigono le diseguaglianze esistenti, crescenti. Le povertà estreme, le marginalità. Lo richiede il lamento della terra, violata dallo sfruttamento senza limite delle risorse, con le sue catastrofiche conseguenze, a partire dal mutamento climatico. La cultura è una sorgente di umanità cui attingere per dotarci di nuovo, indispensabile dinamismo".