Era “schiava dei propri impulsi sessuali” l’insegnante di sostegno arrestata per ripetute violenze sessuali nei confronti di sette alunni della scuola media ‘Salvati’ di Castellammare di Stabia. Lo scrive la giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata Luisa Crasta nell’ordinanza che ne dispone il carcere, ritenendo non adeguati gli eventuali domiciliari per il rischio che dal cellulare e dal computer potesse reiterare i reati, molti dei quali commessi via internet.
Nel telefonino sequestrato dai carabinieri di Castellammare di Stabia, guidati dal maggiore Giuseppe De Lisa all’alba delle indagini iniziate a novembre, il perito informatico ha appurato che le ultime dieci ricerche di Veronica Sposito furono “tutte a carattere pornografico”. Ed erano a luci rosse anche la “maggior parte” delle 17641 foto trovate. Alcune inoltrate ai ragazzini nel gruppo Instagram ‘la saletta’, il luogo delle violenze virtuali. Dal nome della “saletta” della scuola, una stanza appartata, dove l’insegnante radunava le sue piccole vittime – tra cui il minore per il quale le era stata assegnata la nomina di sostegno – per iniziarli ai segreti del sesso reale. Incitando due ragazzini a toccarsi tra loro, e in un caso praticando sesso orale su un ragazzino.
In questa saletta, a partire dall’ottobre 2023, i ragazzini venivano convocati con la scusa di aiutarli a ripetere le materie scolastiche e abusando dello strumento didattico della “classe a piccoli gruppi”, previsto per sostenere o premiare alunni bisognosi o meritevoli. Invece poi la donna iniziava a chiedere loro: “Quando avete dato il primo bacio, quale musica vi piace mettere quando…”. E così coi quattro alunni e tre alunne, nati tra il 2011 e il 2013 iniziava a parlare esplicitamente di sesso ed a vantarsi delle sue esperienze sessuali, con un linguaggio trivio e dialettale. Mostrando anche foto e video pornografici, che poi venivano inoltrati con lo strumento della cancellazione automatica dopo la visione.
L’indagine del pm Bianca Maria Colangelo, con la supervisione del procuratore Nunzio Fragliasso, non si ferma con la misura cautelare e prosegue per accertare o meno un sospetto che emerge anche tra le pieghe delle carte notificate: quello che qualcuno della scuola sapesse, ma non sia intervenuto con la necessaria energia sollecitudine. Nei device dei ragazzini sono stati trovati messaggi con la loro insegnante anche dopo che uno di loro aveva raccontato a un professore di matematica “quello che avveniva nella saletta”. L’ordinanza inoltre sottolinea che la prof non era stata nemmeno sottoposta a sanzioni disciplinari.
L’indagine riguarderà anche l’aggressione subita dall’insegnante il 14 novembre, quando un gruppo di genitori fece irruzione nel plesso scolastico nel tentativo di linciarla, e ruppe il polso al padre della donna intervenuto per difenderla. Il giorno prima alcuni genitori si erano recati dai carabinieri per sporgere denuncia, dopo essere riusciti a raccogliere le confidenze dei loro figli e ad aprirne i cellulari. Alcuni avevano cancellato tutto o quasi tutto. Altri no. Alla fine gli investigatori hanno formato un fascicolo con 91 fotogrammi di screenshot di conversazioni tra la professoressa e le sue vittime. Il tecnico della procura riuscirà poi a recuperare anche una serie di file audio dalla memoria cache di un cellulare. Conversazioni coi bambini tra fine ottobre e inizio novembre, con la voce della professoressa che dice “alle donne piace ….” e il racconto di cosa piace a letto
Le mamme della scuola di Castellammare di Stabia ora sono “soddisfatte” ma chiedono le scuse. “Ci hanno dato delle camorriste e delle bestie, ora chiedete scusa”, si legge sui social. Ricordando che nei giorni successivi all’aggressione fu unanime la condanna alla violenza e la solidarietà all’insegnante che finì al pronto soccorso. “A chi non ha creduto, a chi si è girato dall’altra parte – scrive una delle mamme su Facebook – a chi ci ha dato delle camorriste, bestie e bugiarde…chiedete scusa… giustizia è stata fatta…La docente è stata arrestata!!”. La stessa mamma, intervistata dalla Tgr Campania, ha usato toni pacati: “Siamo soddisfatte ma ancora qualcosa a nostro avviso va chiarito – ha detto -. Comunque non vogliamo che sui docenti buoni possa ricadere le colpe di chi ha agito male“.
“I fatti che emergono feriscono profondamente l’intera comunità stabiese”, ha commentato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza. “Sono vicino alle famiglie e ai bambini coinvolti e confido pienamente nel lavoro degli inquirenti, che stanno portando avanti le indagini con il massimo impegno per accertare la verità. Non possiamo tollerare che l’innocenza dei nostri bambini venga violata in alcun modo. È nostro dovere prioritario proteggere i più piccoli e garantire che la scuola rimanga un luogo sicuro e sereno per la crescita, la formazione e l’educazione dei nostri figli”.
Giustizia & Impunità
Professoressa arrestata “schiava dei propri impulsi sessuali”- La “saletta” degli abusi, i video e le foto porno tra le accuse
L’indagine del pm Bianca Maria Colangelo prosegue per accertare o meno un sospetto che emerge anche tra le pieghe delle carte notificate: quello che qualcuno della scuola sapesse, ma non sia intervenuto con la necessaria energia sollecitudine
Era “schiava dei propri impulsi sessuali” l’insegnante di sostegno arrestata per ripetute violenze sessuali nei confronti di sette alunni della scuola media ‘Salvati’ di Castellammare di Stabia. Lo scrive la giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata Luisa Crasta nell’ordinanza che ne dispone il carcere, ritenendo non adeguati gli eventuali domiciliari per il rischio che dal cellulare e dal computer potesse reiterare i reati, molti dei quali commessi via internet.
Nel telefonino sequestrato dai carabinieri di Castellammare di Stabia, guidati dal maggiore Giuseppe De Lisa all’alba delle indagini iniziate a novembre, il perito informatico ha appurato che le ultime dieci ricerche di Veronica Sposito furono “tutte a carattere pornografico”. Ed erano a luci rosse anche la “maggior parte” delle 17641 foto trovate. Alcune inoltrate ai ragazzini nel gruppo Instagram ‘la saletta’, il luogo delle violenze virtuali. Dal nome della “saletta” della scuola, una stanza appartata, dove l’insegnante radunava le sue piccole vittime – tra cui il minore per il quale le era stata assegnata la nomina di sostegno – per iniziarli ai segreti del sesso reale. Incitando due ragazzini a toccarsi tra loro, e in un caso praticando sesso orale su un ragazzino.
In questa saletta, a partire dall’ottobre 2023, i ragazzini venivano convocati con la scusa di aiutarli a ripetere le materie scolastiche e abusando dello strumento didattico della “classe a piccoli gruppi”, previsto per sostenere o premiare alunni bisognosi o meritevoli. Invece poi la donna iniziava a chiedere loro: “Quando avete dato il primo bacio, quale musica vi piace mettere quando…”. E così coi quattro alunni e tre alunne, nati tra il 2011 e il 2013 iniziava a parlare esplicitamente di sesso ed a vantarsi delle sue esperienze sessuali, con un linguaggio trivio e dialettale. Mostrando anche foto e video pornografici, che poi venivano inoltrati con lo strumento della cancellazione automatica dopo la visione.
L’indagine del pm Bianca Maria Colangelo, con la supervisione del procuratore Nunzio Fragliasso, non si ferma con la misura cautelare e prosegue per accertare o meno un sospetto che emerge anche tra le pieghe delle carte notificate: quello che qualcuno della scuola sapesse, ma non sia intervenuto con la necessaria energia sollecitudine. Nei device dei ragazzini sono stati trovati messaggi con la loro insegnante anche dopo che uno di loro aveva raccontato a un professore di matematica “quello che avveniva nella saletta”. L’ordinanza inoltre sottolinea che la prof non era stata nemmeno sottoposta a sanzioni disciplinari.
L’indagine riguarderà anche l’aggressione subita dall’insegnante il 14 novembre, quando un gruppo di genitori fece irruzione nel plesso scolastico nel tentativo di linciarla, e ruppe il polso al padre della donna intervenuto per difenderla. Il giorno prima alcuni genitori si erano recati dai carabinieri per sporgere denuncia, dopo essere riusciti a raccogliere le confidenze dei loro figli e ad aprirne i cellulari. Alcuni avevano cancellato tutto o quasi tutto. Altri no. Alla fine gli investigatori hanno formato un fascicolo con 91 fotogrammi di screenshot di conversazioni tra la professoressa e le sue vittime. Il tecnico della procura riuscirà poi a recuperare anche una serie di file audio dalla memoria cache di un cellulare. Conversazioni coi bambini tra fine ottobre e inizio novembre, con la voce della professoressa che dice “alle donne piace ….” e il racconto di cosa piace a letto
Le mamme della scuola di Castellammare di Stabia ora sono “soddisfatte” ma chiedono le scuse. “Ci hanno dato delle camorriste e delle bestie, ora chiedete scusa”, si legge sui social. Ricordando che nei giorni successivi all’aggressione fu unanime la condanna alla violenza e la solidarietà all’insegnante che finì al pronto soccorso. “A chi non ha creduto, a chi si è girato dall’altra parte – scrive una delle mamme su Facebook – a chi ci ha dato delle camorriste, bestie e bugiarde…chiedete scusa… giustizia è stata fatta…La docente è stata arrestata!!”. La stessa mamma, intervistata dalla Tgr Campania, ha usato toni pacati: “Siamo soddisfatte ma ancora qualcosa a nostro avviso va chiarito – ha detto -. Comunque non vogliamo che sui docenti buoni possa ricadere le colpe di chi ha agito male“.
“I fatti che emergono feriscono profondamente l’intera comunità stabiese”, ha commentato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza. “Sono vicino alle famiglie e ai bambini coinvolti e confido pienamente nel lavoro degli inquirenti, che stanno portando avanti le indagini con il massimo impegno per accertare la verità. Non possiamo tollerare che l’innocenza dei nostri bambini venga violata in alcun modo. È nostro dovere prioritario proteggere i più piccoli e garantire che la scuola rimanga un luogo sicuro e sereno per la crescita, la formazione e l’educazione dei nostri figli”.
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Politica
L’Anm proclama un giorno di sciopero dei magistrati contro la separazione delle carriere
Roma, 18 gen (Adnkronos) - "Al governo di destra guidata da Giorgia Meloni si assiste a una sfilata di esponenti sotto processo. Dopo Delmastro, ora è il turno della ministra Santanchè, rinviata a giudizio per falso in bilancio e indagata per truffa ai danni dell'Inps. Come può la presidente Meloni permettere che Daniela Santanchè continui a ricoprire il ruolo di ministra? Questo silenzio sull’indifendibile ministra è incredibile”. Lo dice il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.
""Non è solo una questione giudiziaria. Ci sono aspetti di opportunità politica che devono essere affrontati. È necessario ricordare la vicenda della villa in Versilia di Francesco Alberoni, acquistata da Dimitri Kunz d'Asburgo, compagno della ministra, e da Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, per 2,45 milioni di euro. Quella stessa villa è stata rivenduta in meno di 24 ore all’imprenditore Antonio Rapisarda per 3,45 milioni, con una plusvalenza di un milione di euro in un solo giorno. La presidente Meloni non può continuare a chiudere gli occhi. Chiediamo che Daniela Santanchè si dimetta immediatamente dal suo incarico di ministra”, conclude Bonelli.
Roma, 18 gen (Adnkronos) - "La casa dei moderati è nel Centrodestra. Stiamo lavorando da tempo per dare ancora più forza e peso alla proposta centrista e popolare nel Centrodestra, portando nell’azione di governo responsabilità, competenza e serietà". Lo dice Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati.
"Ed i risultati dell’ultimo anno, dalle europee alle regionali, confermano la costante crescita dell’area che si riconosce nel Partito Popolare Europeo. Il Centro non è certo un’esclusiva della Sinistra, anzi: dopo il fallimento del Terzo Polo ed il consolidamento del sistema bipolare ora anche l’opposizione ha dovuto riscoprire l’importanza dell’area centrista, che nel Centrodestra e’ da sempre protagonista", conclude Lupi.
Roma, 18 gen (Adnkronos) - "Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Riccardo Chieppa, Presidente emerito della Corte costituzionale, giurista di grande valore e servitore delle istituzioni. Ne ricordo il significativo contributo in ambito giuridico e il costante impegno nella tutela dei principi costituzionali. Ai suoi familiari rivolgo la mia vicinanza in questo momento di dolore". Lo dice il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana.
Roma, 18 gen (Adnkronos) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, addolorato dalla notizia della morte di Riccardo Chieppa, presidente emerito della Corte costituzionale, ha fatto pervenire ai familiari un messaggio di cordoglio, ricordandone l’alta figura di giurista, l’autorevole esercizio delle funzioni di giudice e poi di presidente della Corte costituzionale e la preziosa attività svolta nel Consiglio di Stato. Lo rende noto il Quirinale.
Roma, 18 gen (Adnkronos) - "Io, nel mio piccolo, ho lavorato per il Pd da più di 30 anni. Questo è il mio mondo, 'ndo vai?" ma "non aspiro ad alcun ruolo. E' la prima volta in 20-30 anni che dico parlo per me, mi piacerebbe dare un contributo". Lo ha detto Paolo Gentiloni nel suo intervento all'Assemblea di Libertà eguale a Orvieto.
"Penso che il nostro problema sia il riconoscere l'utilità e l'importanza del fatto che nascano forze moderate e riformiste, sono un sostenitore, non c'è auto sufficienza da parte nostra -ha detto l'ex premier-. Ma la credibilità dell'alternativa non può essere data a queste formazioni, dipende dal profilo della forza fondamentale che può guidare la coalizione. E' sempre stato così".
"Io non penso alla fronda nel Pd, né lo dico in polemica con Elly Schlein, cui va riconosciuto di aver attivato il Pd, ma il lavoro dei prossimi mesi deve avere come compito fondamentale avere un Pd in cui l'anima, le idee e i progetti riformisti siano fondamentali. Senza questo, la credibilità come forza di governo non sarà mai completa".
Roma, 18 gen (Adnkronos) - "C'è una stabilità del governo italiano. Dobbiamo stare attenti che a questo non risponda una stabilità dell'opposizione, che ci accomodiamo pensando che tutto sommato questa sia una condizione favorevole". Lo ha detto Paolo Gentiloni all'Assemblea di Libertà eguale.
"La fortuna dei governi in carica è molto scarsa, normalmente in questo contesto così complicato, perdono le elezioni. Se noi ci accomodassimo in una condizione di stabilità all'opposizione potremo non renderci conto che una alternativa di governo potrebbe essere competitiva -ha spiegato l'ex premier e commissario Ue-. All'Odg c'è essere più credibili e forti nel delineare una alternativa".
Roma, 18 gen (Adnkronos) - "Farei fatica a non riconoscere al governo che una certa cautela nei conti pubblici è stata adottata, non è facile. Penso abbia contribuito, insieme alla risorse europee, a una relativa stabilità dei mercati finanziari e al fatto che oggi l'Italia non appaia come Paese particolarmente esposto". Lo ha detto Paolo Gentiloni nel suo intervento all'Assemblea di Libertà eguale
"Poi non c'è dubbio, il governo non è di fine legislatura, che il tasso di riforme sarebbe necessario. Come anche nell'azione del centrosinistra due questioni: la questione industriale e il potere di acquisto. Togliamoci dalla testa che i problemi della crisi industriale siano le regole europee e l'enorme trasformazione nel mondo. E' che la transizione 5.0 non funziona, aridatece Calenda. Poi, se non ci poniamo il problema del livello dei salari e degli stipendi non andiamo da nessuna parte. Il Pd e il centrosinistra devono prendere questa cosa come grande bandiera".