Sabato sera su Rai1 ha debuttato “Ora o mai più“, il talent show dedicato alle meteore musicali condotto da Marco Liorni. Da una parte otto concorrenti e dall’altra otto giudici tra successi, duetti e qualche accenno polemico. Uno dei coach della trasmissione, il cantante Raf, ha indossato quasi per tutta la serata un cappello con una scritta ben visibile, “Self Control“, un riferimento alla sua hit e al tour musicale in occasione del compleanno del brano che ha compiuto quarant’anni.
La scritta non è stata oscurata, come segnalato dal sito Tvblog, come richiederebbe il regolamento dell’azienda. Non è infatti possibile presenziare in qualsiasi trasmissione con loghi evidenti che richiamino a marchi e che, quindi, facciano pubblicità occulta. Sarte e addetti della produzione controllano tutti quelli che appariranno in video, l’accessorio di Raf per quanto personale rientra in una collezione creata appositamente per celebrare il suo tour, un gadget in vendita per i suoi fan.
Il gruppo di lavoro dello show, prodotto dalla società Ballandi e ideato da Carlo Conti, ha cercato di correre ai ripari intorno alle 23.30 utilizzando del nastro adesivo per coprire ogni logo e scritta presente, il tutto in modo veloce e inevitabilmente raffazzonato. Un problema risolto solo parzialmente perché dopo la mezzanotte, prima della sua seconda esibizione con la concorrente Antonella Bucci, Raf è apparso in servizio confezionato nei giorni precedenti con il cappello che anche in questo caso non aveva alcuna censura per il logo.
Non si tratta di un singolo episodio, già in altre occasioni Raf è andato in onda sulle reti del servizio pubblico con il cappellino promozionale in vista: dal Tg1 al Tg2 Post, da Timeline su Rai3 a Viva Rai2. Occasioni in cui si parlava apertamente del tour “Self Control 40th Anniversary”. Una semplice svista, forse una scivolata “innocente” o una forma di pubblicità occulta? Un tema che negli ultimi anni è diventato centrale, a “Sanremo 2024” avevano fatto discutere le inquadrature alle scarpe indossate da John Travolta, episodio che Agcom ha classificato come pubblicità occulta sanzionando la Rai per 206.580 euro.