Ennesima giornata di passione per i viaggiatori sulla rete ferroviaria italiana. Alle 18:10 Trenitalia ha comunicato che la circolazione dei treni è attualmente sospesa a Roma Termini. Alla base vi sarebbe un guasto alla linea elettrica. Trenitalia ha specificato che è stato necessario l’intervento dei tecnici per consentire la regolare ripresa della circolazione: “I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono subire ritardi”. Numerosi i convogli dell’Alta Velocità direttamente coinvolti. I ritardi sono arrivati fino a 100 minuti. Sui monitor a Termini vengono informati i viaggiatori che i treni potrebbero subire anche cancellazioni “a causa di verifiche infrastrutturali”. Secondo quanto si apprende il guasto si è verificato ad una cabina elettrica nei presi della stazione. Dopo circa un’ora sempre Trenitalia ha comunicato che “la circolazione è in graduale ripresa dopo l’intervento dei tecnici” ma i convogli “possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 100 minuti, subire limitazioni di percorso o cancellazioni ed essere instradati su percorsi alternativi”.
E non è l’unico problema del giorno per la circolazione ferroviaria. In mattinata nove convogli, tra Alta Velocità e Intercity, sono stati cancellati o hanno subito limitazioni, mentre altri cinque sono stati fermi sulla linea ferroviaria Reggio Calabria-Paola-Salerno, dove il maltempo ha causato danni significativi. Due treni notturni hanno accumulato ritardi superiori ai 350 minuti, pari a quasi sei ore. La circolazione è stata sospesa tra San Lucido e Diamante, in provincia di Cosenza, dalle 7:40 di questa mattina. Successivamente, dalle 9:30, è stata sospesa anche tra San Lucido e Paola. Dalle 15:30 la circolazione è nuovamente sospesa tra Longobardi e San Lucido. La situazione è in graduale ripresa tra Paola e Diamante, mentre permane sospesa tra San Lucido e Paola. Nella stazione ferroviaria di Scalea decine di viaggiatori stanno attendendo possibili servizi sostitutivi per i treni cancellati o che hanno accumulato forti ritardi. Alcuni dei treni sono arrivati a un ritardo di 390 minuti, come nel caso della linea Alta Velocità per Bolzano. Risulta sospesa anche la circolazione sulla linea Sapri-Lamezia Terme, dove è corso l’intervento dei tecnici di Rfi.
Fs italiane in un comunicato ha spiegato che “il forte vento ha causato la presenza sulla linea ferroviaria, Reggio Calabria-Paola-Salerno, di oggetti metallici esterni alla ferrovia. Inoltre, in alcune zone le piogge intense non consentono una regolare circolazione dei treni. È comunque in corso l’intervento di ripristino della linea da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. Al momento non è possibile attivare dei collegamenti con autobus per l’interruzione anche della viabilità stradale. “. Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Fs Italiane, a margine dell’inaugurazione di Piazza dei Cinquecento a Roma ha spiegato che i problemi della rete di oggi sono legati alla condizione metereologica : “Oggi in realtà non è tutto bloccato, c’è un problema sul sud Italia dovuto al maltempo. Ci sono stati alcuni incidenti dovuti al vento fortissimo e quindi i nostri operatori della rete hanno dovuto mettere sotto tutela i passeggeri e limitare il traffico sulla rete. Le attività sono in corso di svolgimento e prevedono anche l’adozione di provvedimenti restrittivi rispetto al traffico. È tutto gestito con assoluta professionalità. Se si considera la dimensione di questa rete, non si può pretendere che non ci siano guasti”.
Un altro guasto alla linea elettrica intorno alle 14 a Terontola sulla linea convenzionale Roma-Firenze aveva fatto registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 45 minuti. Dopo un ora in una nota infomobilità ha comunicato di aver risolto il problema. Stamattina si erano già verificati dei guasti sulla linea alta velocita Firenze-Roma sul tratto Valdarno e Arezzo rallentando la circolazione per un guasto tecnico e allungando i tempi di percorrenza fino a 50 minuti. Alle 10:37, in una nota sul sito infomobilità di Rfi, aveva annunciato il ripristino della piena funzionalità.
Anche sulla linea alta velocita Firenze-Roma sul tratto Valdarno e Arezzo la circolazione è rallentata a causa di un guasto tecnico. I tecnici sono al lavoro per ripristinare la normalità, ma nel frattempo i treni Alta Velocità vengono instradati sulla linea convenzionale, con un conseguente allungamento dei tempi di percorrenza fino a 50 minuti. Una nota sul sito infomobilità di Rfi ha comunicato che dalle 10.37, sulla linea alta velocità Firenze-Roma, la circolazione ferroviaria è tornata regolare dopo l’intervento dei tecnici di Rfi che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea.
Nel mentre, i partiti di opposizione vanno all’attacco per un altro giorno nero per chi viaggia sui treni: il leader del M5s, Giuseppe Conte, parla sui social di una situazione disastrosa: “Aggiorniamo il governo, chiuso nelle sue stanze dorate, su quel che sta accadendo nel mondo reale: buio pesto per pendolari e viaggiatori anche a Roma Termini dove ci sarebbe un guasto della linea elettrica. Alcuni pendolari sono rimasti per minuti al buio dentro i treni, altri sono in fila davanti alla tabella dei ritardi aspettando notizie su tempi e sulle cancellazioni. Tutti i treni fermi e circolazione paralizzata: un altro disastro. Meloni non aveva due minuti da dedicare alle bollette, ce l’ha un minuto per questa emergenza? Quando ci proporranno soluzioni dignitose per un Paese civile? Sveglia!”. La segretaria del Pd, Elly Schlein, si chiede: “Cosa fanno la Presidente Meloni e il Ministro Salvini per arginare il disastro che hanno creato sul trasporto pubblico? Con la loro gestione stanno paralizzando l’Italia, con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei cittadini e danni incalcolabili all’economia e al turismo del Paese. Questo è un Paese che ogni giorno parte con un’ora di ritardo, non ce lo possiamo più permettere”, conclude la segretaria dem.
Anche Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce nazionale di Europa Verde, in una nota sottolinea: “Ancora disservizi, ancora caos. Non è bastato il primo guasto della giornata, che ha messo a dura prova migliaia di pendolari studenti e viaggiatori: un nuovo guasto alla linea elettrica a Roma Termini ha paralizzato completamente la circolazione ferroviaria. Chissà se anche questa volta il Ministro Salvini scaricherà la responsabilità del blocco ai chiodi che rientrano in azione e bloccano la stazione Termini. Salvini andrebbe denunciato per interruzione di servizio pubblico, ma sarebbe più semplice non fargli fare il ministro e chiedere le sue dimissioni. E Giorgia Meloni? Continua a tacere”, conclude Bonelli. “Stamani Firenze, oggi Roma. Il trasporto su rotaia sembra impazzito. Ma che sta succedendo in Italia? Salvini venga in Senato a riferire: noi siamo pronti a presentare la mozione di sfiducia. Così non si può più andare avanti”, scrive sui social Matteo Renzi, leader di Italia viva. “Salvini è desaparecido, mentre gli italiani ci sono, ma sono fermi nelle stazioni aspettando invano un ministro dei trasporti che pensa a tutto tranne che a fare il suo lavoro. Salvini vada a casa, se ci riesce almeno lui”, scrive su X il segretario di +Europa Riccardo Magi. “Basta disagi e ritardi nei trasporti, basta incompetenza: Matteo Salvini deve dimettersi!”. È quanto chiede una petizione di Italia Viva, i cui primi due firmatari sono la senatrice Raffaella Paita e il deputato Francesco Bonifazi.
Cronaca
Treni, altra giornata di passione: nel pomeriggio circolazione sospesa a Roma Termini per un guasto alla linea elettrica
Durante la giornata altri treni cancellati o in ritardo sulla linea ferroviaria Reggio Calabria-Paola-Salerno, dove il maltempo ha causato danni significativi
Ennesima giornata di passione per i viaggiatori sulla rete ferroviaria italiana. Alle 18:10 Trenitalia ha comunicato che la circolazione dei treni è attualmente sospesa a Roma Termini. Alla base vi sarebbe un guasto alla linea elettrica. Trenitalia ha specificato che è stato necessario l’intervento dei tecnici per consentire la regolare ripresa della circolazione: “I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono subire ritardi”. Numerosi i convogli dell’Alta Velocità direttamente coinvolti. I ritardi sono arrivati fino a 100 minuti. Sui monitor a Termini vengono informati i viaggiatori che i treni potrebbero subire anche cancellazioni “a causa di verifiche infrastrutturali”. Secondo quanto si apprende il guasto si è verificato ad una cabina elettrica nei presi della stazione. Dopo circa un’ora sempre Trenitalia ha comunicato che “la circolazione è in graduale ripresa dopo l’intervento dei tecnici” ma i convogli “possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 100 minuti, subire limitazioni di percorso o cancellazioni ed essere instradati su percorsi alternativi”.
E non è l’unico problema del giorno per la circolazione ferroviaria. In mattinata nove convogli, tra Alta Velocità e Intercity, sono stati cancellati o hanno subito limitazioni, mentre altri cinque sono stati fermi sulla linea ferroviaria Reggio Calabria-Paola-Salerno, dove il maltempo ha causato danni significativi. Due treni notturni hanno accumulato ritardi superiori ai 350 minuti, pari a quasi sei ore. La circolazione è stata sospesa tra San Lucido e Diamante, in provincia di Cosenza, dalle 7:40 di questa mattina. Successivamente, dalle 9:30, è stata sospesa anche tra San Lucido e Paola. Dalle 15:30 la circolazione è nuovamente sospesa tra Longobardi e San Lucido. La situazione è in graduale ripresa tra Paola e Diamante, mentre permane sospesa tra San Lucido e Paola. Nella stazione ferroviaria di Scalea decine di viaggiatori stanno attendendo possibili servizi sostitutivi per i treni cancellati o che hanno accumulato forti ritardi. Alcuni dei treni sono arrivati a un ritardo di 390 minuti, come nel caso della linea Alta Velocità per Bolzano. Risulta sospesa anche la circolazione sulla linea Sapri-Lamezia Terme, dove è corso l’intervento dei tecnici di Rfi.
Fs italiane in un comunicato ha spiegato che “il forte vento ha causato la presenza sulla linea ferroviaria, Reggio Calabria-Paola-Salerno, di oggetti metallici esterni alla ferrovia. Inoltre, in alcune zone le piogge intense non consentono una regolare circolazione dei treni. È comunque in corso l’intervento di ripristino della linea da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. Al momento non è possibile attivare dei collegamenti con autobus per l’interruzione anche della viabilità stradale. “. Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Fs Italiane, a margine dell’inaugurazione di Piazza dei Cinquecento a Roma ha spiegato che i problemi della rete di oggi sono legati alla condizione metereologica : “Oggi in realtà non è tutto bloccato, c’è un problema sul sud Italia dovuto al maltempo. Ci sono stati alcuni incidenti dovuti al vento fortissimo e quindi i nostri operatori della rete hanno dovuto mettere sotto tutela i passeggeri e limitare il traffico sulla rete. Le attività sono in corso di svolgimento e prevedono anche l’adozione di provvedimenti restrittivi rispetto al traffico. È tutto gestito con assoluta professionalità. Se si considera la dimensione di questa rete, non si può pretendere che non ci siano guasti”.
Un altro guasto alla linea elettrica intorno alle 14 a Terontola sulla linea convenzionale Roma-Firenze aveva fatto registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 45 minuti. Dopo un ora in una nota infomobilità ha comunicato di aver risolto il problema. Stamattina si erano già verificati dei guasti sulla linea alta velocita Firenze-Roma sul tratto Valdarno e Arezzo rallentando la circolazione per un guasto tecnico e allungando i tempi di percorrenza fino a 50 minuti. Alle 10:37, in una nota sul sito infomobilità di Rfi, aveva annunciato il ripristino della piena funzionalità.
Anche sulla linea alta velocita Firenze-Roma sul tratto Valdarno e Arezzo la circolazione è rallentata a causa di un guasto tecnico. I tecnici sono al lavoro per ripristinare la normalità, ma nel frattempo i treni Alta Velocità vengono instradati sulla linea convenzionale, con un conseguente allungamento dei tempi di percorrenza fino a 50 minuti. Una nota sul sito infomobilità di Rfi ha comunicato che dalle 10.37, sulla linea alta velocità Firenze-Roma, la circolazione ferroviaria è tornata regolare dopo l’intervento dei tecnici di Rfi che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea.
Nel mentre, i partiti di opposizione vanno all’attacco per un altro giorno nero per chi viaggia sui treni: il leader del M5s, Giuseppe Conte, parla sui social di una situazione disastrosa: “Aggiorniamo il governo, chiuso nelle sue stanze dorate, su quel che sta accadendo nel mondo reale: buio pesto per pendolari e viaggiatori anche a Roma Termini dove ci sarebbe un guasto della linea elettrica. Alcuni pendolari sono rimasti per minuti al buio dentro i treni, altri sono in fila davanti alla tabella dei ritardi aspettando notizie su tempi e sulle cancellazioni. Tutti i treni fermi e circolazione paralizzata: un altro disastro. Meloni non aveva due minuti da dedicare alle bollette, ce l’ha un minuto per questa emergenza? Quando ci proporranno soluzioni dignitose per un Paese civile? Sveglia!”. La segretaria del Pd, Elly Schlein, si chiede: “Cosa fanno la Presidente Meloni e il Ministro Salvini per arginare il disastro che hanno creato sul trasporto pubblico? Con la loro gestione stanno paralizzando l’Italia, con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei cittadini e danni incalcolabili all’economia e al turismo del Paese. Questo è un Paese che ogni giorno parte con un’ora di ritardo, non ce lo possiamo più permettere”, conclude la segretaria dem.
Anche Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce nazionale di Europa Verde, in una nota sottolinea: “Ancora disservizi, ancora caos. Non è bastato il primo guasto della giornata, che ha messo a dura prova migliaia di pendolari studenti e viaggiatori: un nuovo guasto alla linea elettrica a Roma Termini ha paralizzato completamente la circolazione ferroviaria. Chissà se anche questa volta il Ministro Salvini scaricherà la responsabilità del blocco ai chiodi che rientrano in azione e bloccano la stazione Termini. Salvini andrebbe denunciato per interruzione di servizio pubblico, ma sarebbe più semplice non fargli fare il ministro e chiedere le sue dimissioni. E Giorgia Meloni? Continua a tacere”, conclude Bonelli. “Stamani Firenze, oggi Roma. Il trasporto su rotaia sembra impazzito. Ma che sta succedendo in Italia? Salvini venga in Senato a riferire: noi siamo pronti a presentare la mozione di sfiducia. Così non si può più andare avanti”, scrive sui social Matteo Renzi, leader di Italia viva. “Salvini è desaparecido, mentre gli italiani ci sono, ma sono fermi nelle stazioni aspettando invano un ministro dei trasporti che pensa a tutto tranne che a fare il suo lavoro. Salvini vada a casa, se ci riesce almeno lui”, scrive su X il segretario di +Europa Riccardo Magi. “Basta disagi e ritardi nei trasporti, basta incompetenza: Matteo Salvini deve dimettersi!”. È quanto chiede una petizione di Italia Viva, i cui primi due firmatari sono la senatrice Raffaella Paita e il deputato Francesco Bonifazi.
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“Violenze sessuali su studenti minorenni”: arrestata per pedofilia l’insegnante aggredita dai genitori degli alunni a Castellammare
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Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato salutato, al termine del suo intervento, da una standing ovation all Teatro Pirandello di Agrigento. Tutti in piedi per salutare il Capo dello Stato che ha raggiunto anche le ultime file con i sindaci che indossano il tricolore per una stretta di mano.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Viviamo un tempo in cui tutto sembra esprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà. Ad Agrigento, in Sicilia, in tutto il nostro Paese, nella nostra amata Italia". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme -ha concluso il Capo dello Stato- con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "In un luogo, come Agrigento, ove il patrimonio monumentale è dominante, potrebbe prevalere la convinzione che cultura sia ammirazione delle vestigia del passato. Ma la cultura non ha lo sguardo volto all’indietro. Piuttosto ha sempre sollecitato ad alzarlo verso il domani". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Diceva Thomas Eliot: 'Se smettiamo di credere al futuro, il passato cesserà di essere il nostro passato: diventerà il passato di una civilizzazione estinta'. Ricordare, tener conto delle lezioni del passato è fondamentale -ha sottolineato il Capo dello Stato- ma la storia è levatrice dell’avvenire. Essere fedeli alla propria storia significa, appunto, costruire il futuro. Nel nostro caso l’Italia, con i giacimenti culturali che ovunque la contraddistinguono, è essa stessa lezione di dialogo, di pace, di dignità, per l’oggi e per il domani".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Agrigento capitale della cultura 2025 è "la grande occasione per non fallire". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli alla cerimonia di inaugurazione di Agrigento capitale della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "È cultura il sapere di chi è aperto alla conoscenza del mondo, di chi ha sete di conoscere altri uomini, di chi sa che la vita è frutto dell’incontro. La cultura, cioè, è la vita. Un sentiero in cui l’uomo è in perenne movimento, a contatto con la propria storia, con quella degli altri. Le scoperte e la loro condivisione accrescono le opportunità. Non è una condizione statica, non è l’inerzia che nutre la storia, bensì la crescita del sapere che si trasmette e si diffonde. La crescita dell’incontro, del dialogo. Il cammino di Agrigento nei secoli ne è testimonianza. L’Akragas dei greci. L’Agrigentum dei romani. La Kerkent degli arabi. La Girgenti siciliana di secoli addietro". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Mai come adesso comprendiamo l’urgenza di un riequilibrio, di un nuovo sviluppo che potrà essere veramente tale solo se sarà sostenibile sul piano ambientale e sociale. Mai come adesso abbiamo coscienza del fatto che l’opera delle istituzioni e le politiche pubbliche sono importantissime e tuttavia non basteranno se non verranno sostenute da una corale responsabilità dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Agrigento intende parlare al resto del Paese e all’Europa di cui è parte. Agrigento, centro irradiatore dell’antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo. L’Akragas di Empedocle, che definì 'radici' i quattro elementi che indicava come costitutivi del tutto: il fuoco, l’aria, la terra, l’acqua. Questi quattro elementi sono ora stilizzati nel logo ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura: per Empedocle l’unità degli elementi era la scintilla della nascita di ogni cosa, la separazione invece era causa di morte. Un simbolo che ripropone la necessità di ricomporre, di rigenerare coesione, di procedere insieme". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Lo chiede -ha proseguito il Capo dello Stato- il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l’Europa, il Mediterraneo e altre numerose purtroppo regioni del pianeta. Lo impongono le tragiche violazioni dei diritti umani che cancellano dignità, e la stessa vita. Lo esigono le diseguaglianze esistenti, crescenti. Le povertà estreme, le marginalità. Lo richiede il lamento della terra, violata dallo sfruttamento senza limite delle risorse, con le sue catastrofiche conseguenze, a partire dal mutamento climatico. La cultura è una sorgente di umanità cui attingere per dotarci di nuovo, indispensabile dinamismo".