Lunedì 13 gennaio, all’Inalpi Arena, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione dei Torino 2025 FISU Games, le Universiadi invernali, cioè le Olimpiadi invernali degli studenti universitari. La cerimonia – a cui ho assistito – è iniziata alla 19.30 con quasi tre ore di sfilata degli atleti in gara, esibizioni circensi, numeri di magia, giochi di luci, illusionisti, acrobati, coreografie intorno alla dipendenza digitale (col monito a staccarsi dallo smartphone, un attimo prima dell’“ora prendiamo il telefono, accendiamo le torce e accogliamo il prossimo artista”…). Particolarmente toccante è stato il concerto di Giovanni Allevi, che dalla musica dance ha portato il pubblico sulle note del pianoforte. Ha accompagnato le note con alcune parole, accostando sport e musica, entrambi spazi di meditazione, fra silenzio e respirazione, mezzi privilegiati per andare oltre i pensieri consueti, per conoscere sé stessi. In mezzo all’esalazione e alle danze, al ritmo emozionale e martellante, il concerto è stata un’oasi imprevista, lenta, commuovente.
Poi è ripresa la musica dance, la cerimonia ha ripreso ritmo. È entrata la fiaccola con l’ultimo tedoforo (Carolina Kostner), passando di mano in mano e poggiandosi su un piccolo braciere-drone che, illuminandosi, improvvisamente s’è alzato in volo nel palasport, è uscito per il corridoio e ha volato sulla città, fino ad accendere il braciere principale nella centralissima piazza Castello.
Non tutti sanno che le Universiadi sono nate a Torino, e l’Italia è il paese che ha ospitato più edizioni, cinque estive e sette invernali. I campionati sportivi universitari risalgono al 1923 e proseguono sino allo scoppio della guerra mondiale; in seguito, la ripresa avrebbe dovuto essere nel 1960 a Roma, in concomitanza coi Giochi olimpici, ma poiché gli impianti non erano pronti l’edizione si svolge a Torino, che due anni dopo avrebbe festeggiato il centenario dell’unificazione dell’Italia: partecipano 1.407 studenti-atleti da 43 paesi dai cinque continenti, sotto la nuova bandiera con la “U” circondata da cinque stelle, e sulle note dell’inno “Gaudeamus Igitur” ‒ “Viva l’accademia, viva i professori, viva qualunque membro, viva tutti i membri, siano sempre in pieno vigore!” ‒ che ancora oggi sostituisce gli inni nazionali. La prima edizione invernale si è svolta a Chamonix nel 1960, con sedici nazioni e 220 atleti per cinque discipline. Da allora le Universiadi si svolgono ogni due anni, alternando le versioni estive e invernali.
Vivo a Torino da molti anni ma non ricordo una simile attenzione sulle Universiadi. Sulle gradinate se ne parlava: molti non sapevano che fossero nate a Torino, neppure gli ex studenti dell’Università sapevano che il braciere fosse custodito stabilmente al Rettorato, e che lì, per ogni edizione, viene accesa, e parte nel suo viaggio verso la città ospitante. Qualcuno vociferava che si sia voluto rispondere in grande stile alle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina 2026, che a Torino “hanno soffiato” l’edizione; magari si sono riutilizzate idee e sperimentazioni pensate quando s’era presentata la candidatura.
Nel nostro Paese c’è sempre un po’ di complottismo, qualunque evento accada; ma simili chiacchiericci sono arrivati da vari canali, un po’ per gioco un po‘ per convinzione, ed in effetti la cerimonia di ieri, per grandiosità e ricchezza, ha acceso il ricordo ormai mitico delle Olimpiadi del 2006.
Le gare di questa XXXII edizione delle Universiadi ‒ FISU Games, dove FISU è la World University Games Winter ‒ si svolgeranno dal 13 al 23 gennaio 2025 in cinque comuni piemontesi (Torino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo, Torre Pellice e Sestriere), con 11 discipline, 54 paesi rappresentati per oltre 2.000 atlete e atleti dal mondo intero, e che, per la prima volta, includeranno anche parastudenti-atleti, che gareggeranno nelle categorie Visually Impaired (disabilità visive), Standing (atleti con disabilità che sciano in piedi) e Sitting (atleti con disabilità che sciano seduti).
Le montagne dove si terranno le gare sono per i torinesi parte della città. In una quindicina di minuti si è fuori dal traffico e si hanno boschi e verde intorno, quasi si fosse già in altura. Molti possiedono seconde case, ci si va spesso d’inverno a sciare o ciaspolare e d’estate per fare trekking o passeggiare. Il parco della Mandria ogni fine settimana accoglie famiglie, che girano in bicicletta dove un tempo cacciava il re.
Le Universiadi allora sono anche un’occasione per vivere città e montagna, e in questi luoghi riflettere su competizione e cooperazione, lungo i confini labili tra abilità e disabilità (così come nella malattia, raccontata fra un brano e l’altro da Giovanni Allevi), che saranno legate strette nelle due settimane a venire; e lo saranno anche dopo, siccome dall’8 al 15 marzo, nelle stesse valli torinesi, si svolgeranno i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, con altri 1.500 atleti e atlete provenienti da 102 paesi. Una specie di lungo intreccio Olimpiadi-Paralimpiadi, con vicine manifestazioni internazionali che consentono alla collettività di esplorare nuovi significati nello sport e nella competizione umana e, attraverso ciò, come diceva il pianista, di esplorare noi stessi.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della repubblica Sergio Mattarella è stato accolto al Teatro Pirandello di Agrigento, per la cerimonia di apertura di Agrigento capitale della Cultura, da centinaia di bambini che sventolavano bandierine tricolore. Il Capo dello Stato è stato accolto al grido di "Mattarella, Mattarella". Il Presidente ha rivolto ai giovani un saluto e un sorriso.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il ministro della Cultura Alessandro Giuli è appena arrivato al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale della Cultura. Giuli si è seduto in prima fila, in attesa dell'arrivo del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Oggi è un giorno di festa, perché abbiamo il presidente della Repubblica. E' una giornata importantissima, siamo felici. Adesso dobbiamo cercare di valorizzarla al meglio. Abbiamo poco tempo e lo dobbiamo sfruttare al massimo". Lo ha detto il Presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno, in attesa dell'arrivo del Capo dello Stato Sergio Mattarella al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia di apertura di Agrigento Capitale della cultura 2025.
Roma, 18 gen. (Adnkronos) - “Il 18 gennaio 1919, don Luigi Sturzo lanciando l’appello ’Liberi e forti’ fondava il Partito popolare italiano, dando voce a chi rappresentava i valori cristiani e democratici in Italia. Un esempio di visione politica basata sulla libertà, sul rispetto e sul servizio alla comunità. Gli stessi valori ai quali si ispira Forza Italia, per una politica che mette al centro la persona, la famiglia e la giustizia sociale”. Così Forza Italia sui canali social del partito.
Roma, 18 gen. (Adnkronos) - "Ora Giorgia Meloni non può fare altro che chiamare Santanchè e chiederle un passo indietro. Non lo facesse farebbe una figura davvero barbina. La presidente del Consiglio ha atteso anche troppo e con un'immagine come quella dataci dalla ministra del Turismo ha leso la reputazione internazionale del nostro Paese. Per quel che ci riguarda torneremo immediatamente alla carica. Santanchè non può continuare a fare la ministra". Così il capogruppo M5S alla Camera, Francesco Silvestri, a 'L'attimo fuggente', su Giornale radio Rai.
Roma, 18 gen. (Adnkronos) - “Chi fa il ministro rappresenta tutto il Paese. Il partito della Meloni è giustizialista con gli avversari e indulgente con i propri rappresentanti. Il silenzio di Fdi sulla vicenda Santanche è molto ambiguo. Quello che pensa il Pd sulla vicenda è noto”. Così il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, a Sky Agenda.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - “Agrigento è stata scelta quale Capitale italiana della cultura 2025 anche perché, nel progetto iniziale presentato al momento della candidatura, Lampedusa aveva un ruolo determinante. In tutti questi mesi però non è mai stata fatta alcuna riunione né attivata alcuna iniziativa per il coinvolgimento dell’isola, nel disinteresse più totale non solo del capoluogo ma anche della stessa Amministrazione comunale di Lampedusa che, probabilmente per propria incapacità, ha del tutto e colpevolmente ignorato quella che, almeno sulla carta, poteva essere un’opportunità di promozione culturale e turistica. A questo punto che senso ha continuare a far parte della provincia di Agrigento? Presenterò una mozione al Consiglio comunale per chiedere di attivare tutte le iniziative necessarie affinché la nostra isola diventi l’83° Comune della provincia di Palermo”. Lo dice Totò Martello, capogruppo del Pd al Comune di Lampedusa e Linosa.
“Mi rivolgo anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - aggiunge Martello - affinché valuti questa situazione con la massima attenzione. Signor Presidente, saremo anche ‘Capitale della Cultura’ ma a Lampedusa per una visita specialistica fanno aspettare anche mesi, e in provincia di Agrigento abbiamo ancora i rubinetti a secco e l’acqua nelle vasche da bagno”.
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.
Speaker's corner
Per chi ha qualcosa da dire
Sport
Universiadi a Torino, la cerimonia d’apertura ha riacceso in me il ricordo delle Olimpiadi 2006
1 /5 Universiade 2
di Marco Pozzi
Lunedì 13 gennaio, all’Inalpi Arena, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione dei Torino 2025 FISU Games, le Universiadi invernali, cioè le Olimpiadi invernali degli studenti universitari. La cerimonia – a cui ho assistito – è iniziata alla 19.30 con quasi tre ore di sfilata degli atleti in gara, esibizioni circensi, numeri di magia, giochi di luci, illusionisti, acrobati, coreografie intorno alla dipendenza digitale (col monito a staccarsi dallo smartphone, un attimo prima dell’“ora prendiamo il telefono, accendiamo le torce e accogliamo il prossimo artista”…). Particolarmente toccante è stato il concerto di Giovanni Allevi, che dalla musica dance ha portato il pubblico sulle note del pianoforte. Ha accompagnato le note con alcune parole, accostando sport e musica, entrambi spazi di meditazione, fra silenzio e respirazione, mezzi privilegiati per andare oltre i pensieri consueti, per conoscere sé stessi. In mezzo all’esalazione e alle danze, al ritmo emozionale e martellante, il concerto è stata un’oasi imprevista, lenta, commuovente.
Poi è ripresa la musica dance, la cerimonia ha ripreso ritmo. È entrata la fiaccola con l’ultimo tedoforo (Carolina Kostner), passando di mano in mano e poggiandosi su un piccolo braciere-drone che, illuminandosi, improvvisamente s’è alzato in volo nel palasport, è uscito per il corridoio e ha volato sulla città, fino ad accendere il braciere principale nella centralissima piazza Castello.
Non tutti sanno che le Universiadi sono nate a Torino, e l’Italia è il paese che ha ospitato più edizioni, cinque estive e sette invernali. I campionati sportivi universitari risalgono al 1923 e proseguono sino allo scoppio della guerra mondiale; in seguito, la ripresa avrebbe dovuto essere nel 1960 a Roma, in concomitanza coi Giochi olimpici, ma poiché gli impianti non erano pronti l’edizione si svolge a Torino, che due anni dopo avrebbe festeggiato il centenario dell’unificazione dell’Italia: partecipano 1.407 studenti-atleti da 43 paesi dai cinque continenti, sotto la nuova bandiera con la “U” circondata da cinque stelle, e sulle note dell’inno “Gaudeamus Igitur” ‒ “Viva l’accademia, viva i professori, viva qualunque membro, viva tutti i membri, siano sempre in pieno vigore!” ‒ che ancora oggi sostituisce gli inni nazionali. La prima edizione invernale si è svolta a Chamonix nel 1960, con sedici nazioni e 220 atleti per cinque discipline. Da allora le Universiadi si svolgono ogni due anni, alternando le versioni estive e invernali.
Vivo a Torino da molti anni ma non ricordo una simile attenzione sulle Universiadi. Sulle gradinate se ne parlava: molti non sapevano che fossero nate a Torino, neppure gli ex studenti dell’Università sapevano che il braciere fosse custodito stabilmente al Rettorato, e che lì, per ogni edizione, viene accesa, e parte nel suo viaggio verso la città ospitante. Qualcuno vociferava che si sia voluto rispondere in grande stile alle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina 2026, che a Torino “hanno soffiato” l’edizione; magari si sono riutilizzate idee e sperimentazioni pensate quando s’era presentata la candidatura.
Nel nostro Paese c’è sempre un po’ di complottismo, qualunque evento accada; ma simili chiacchiericci sono arrivati da vari canali, un po’ per gioco un po‘ per convinzione, ed in effetti la cerimonia di ieri, per grandiosità e ricchezza, ha acceso il ricordo ormai mitico delle Olimpiadi del 2006.
Le gare di questa XXXII edizione delle Universiadi ‒ FISU Games, dove FISU è la World University Games Winter ‒ si svolgeranno dal 13 al 23 gennaio 2025 in cinque comuni piemontesi (Torino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo, Torre Pellice e Sestriere), con 11 discipline, 54 paesi rappresentati per oltre 2.000 atlete e atleti dal mondo intero, e che, per la prima volta, includeranno anche parastudenti-atleti, che gareggeranno nelle categorie Visually Impaired (disabilità visive), Standing (atleti con disabilità che sciano in piedi) e Sitting (atleti con disabilità che sciano seduti).
Le montagne dove si terranno le gare sono per i torinesi parte della città. In una quindicina di minuti si è fuori dal traffico e si hanno boschi e verde intorno, quasi si fosse già in altura. Molti possiedono seconde case, ci si va spesso d’inverno a sciare o ciaspolare e d’estate per fare trekking o passeggiare. Il parco della Mandria ogni fine settimana accoglie famiglie, che girano in bicicletta dove un tempo cacciava il re.
Le Universiadi allora sono anche un’occasione per vivere città e montagna, e in questi luoghi riflettere su competizione e cooperazione, lungo i confini labili tra abilità e disabilità (così come nella malattia, raccontata fra un brano e l’altro da Giovanni Allevi), che saranno legate strette nelle due settimane a venire; e lo saranno anche dopo, siccome dall’8 al 15 marzo, nelle stesse valli torinesi, si svolgeranno i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, con altri 1.500 atleti e atlete provenienti da 102 paesi. Una specie di lungo intreccio Olimpiadi-Paralimpiadi, con vicine manifestazioni internazionali che consentono alla collettività di esplorare nuovi significati nello sport e nella competizione umana e, attraverso ciò, come diceva il pianista, di esplorare noi stessi.
Articolo Precedente
Il campione di kitesurf brasiliano soccorre una donna che sta affogando: “Ho fatto ciò che andava fatto”. Le immagini del salvataggio
Articolo Successivo
Tyson Fury si ritira: il non addio del campione vissuto tre volte (in attesa della quarta)
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Ultimi articoli di FQ Sport
Tennis
Australian Open 2025, tutto facile per Sinner: batte Giron in tre set e si qualifica agli ottavi
Tennis
Australian Open 2025, Paolini eliminata in 3 set da una brava e fortunata Svitolina
Tennis
Australian Open 2025, l’ambizione di Lorenzo Musetti si infrange su Ben Shelton: italiano battuto in 4 set
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della repubblica Sergio Mattarella è stato accolto al Teatro Pirandello di Agrigento, per la cerimonia di apertura di Agrigento capitale della Cultura, da centinaia di bambini che sventolavano bandierine tricolore. Il Capo dello Stato è stato accolto al grido di "Mattarella, Mattarella". Il Presidente ha rivolto ai giovani un saluto e un sorriso.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il ministro della Cultura Alessandro Giuli è appena arrivato al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale della Cultura. Giuli si è seduto in prima fila, in attesa dell'arrivo del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Oggi è un giorno di festa, perché abbiamo il presidente della Repubblica. E' una giornata importantissima, siamo felici. Adesso dobbiamo cercare di valorizzarla al meglio. Abbiamo poco tempo e lo dobbiamo sfruttare al massimo". Lo ha detto il Presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno, in attesa dell'arrivo del Capo dello Stato Sergio Mattarella al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia di apertura di Agrigento Capitale della cultura 2025.
Roma, 18 gen. (Adnkronos) - “Il 18 gennaio 1919, don Luigi Sturzo lanciando l’appello ’Liberi e forti’ fondava il Partito popolare italiano, dando voce a chi rappresentava i valori cristiani e democratici in Italia. Un esempio di visione politica basata sulla libertà, sul rispetto e sul servizio alla comunità. Gli stessi valori ai quali si ispira Forza Italia, per una politica che mette al centro la persona, la famiglia e la giustizia sociale”. Così Forza Italia sui canali social del partito.
Roma, 18 gen. (Adnkronos) - "Ora Giorgia Meloni non può fare altro che chiamare Santanchè e chiederle un passo indietro. Non lo facesse farebbe una figura davvero barbina. La presidente del Consiglio ha atteso anche troppo e con un'immagine come quella dataci dalla ministra del Turismo ha leso la reputazione internazionale del nostro Paese. Per quel che ci riguarda torneremo immediatamente alla carica. Santanchè non può continuare a fare la ministra". Così il capogruppo M5S alla Camera, Francesco Silvestri, a 'L'attimo fuggente', su Giornale radio Rai.
Roma, 18 gen. (Adnkronos) - “Chi fa il ministro rappresenta tutto il Paese. Il partito della Meloni è giustizialista con gli avversari e indulgente con i propri rappresentanti. Il silenzio di Fdi sulla vicenda Santanche è molto ambiguo. Quello che pensa il Pd sulla vicenda è noto”. Così il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, a Sky Agenda.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - “Agrigento è stata scelta quale Capitale italiana della cultura 2025 anche perché, nel progetto iniziale presentato al momento della candidatura, Lampedusa aveva un ruolo determinante. In tutti questi mesi però non è mai stata fatta alcuna riunione né attivata alcuna iniziativa per il coinvolgimento dell’isola, nel disinteresse più totale non solo del capoluogo ma anche della stessa Amministrazione comunale di Lampedusa che, probabilmente per propria incapacità, ha del tutto e colpevolmente ignorato quella che, almeno sulla carta, poteva essere un’opportunità di promozione culturale e turistica. A questo punto che senso ha continuare a far parte della provincia di Agrigento? Presenterò una mozione al Consiglio comunale per chiedere di attivare tutte le iniziative necessarie affinché la nostra isola diventi l’83° Comune della provincia di Palermo”. Lo dice Totò Martello, capogruppo del Pd al Comune di Lampedusa e Linosa.
“Mi rivolgo anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - aggiunge Martello - affinché valuti questa situazione con la massima attenzione. Signor Presidente, saremo anche ‘Capitale della Cultura’ ma a Lampedusa per una visita specialistica fanno aspettare anche mesi, e in provincia di Agrigento abbiamo ancora i rubinetti a secco e l’acqua nelle vasche da bagno”.