Israele e Hamas hanno accettato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. A riferirlo sono varie fonti giornalistiche, come Cnn, France Press e Axios. La conferma è arrivata direttamente dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. “Gli ostaggi di Hamas saranno rilasciati tra poco” ha detto sul social Truth. Il cessate il fuoco, secondo fonti della Casa Bianca citate dal New York Times, avrà effetto immediato. La prima fase dell’accordo durerà sei settimane, durante le quali gli ostaggi verranno liberati. Tra i primi 33 ostaggi che saranno rilasciati da Hamas ci sono tutti i rapiti ancora vivi: una richiesta su cui Israele ha particolarmente insistito durante i negoziati, come riferisce Channel 12. Tra gli ostaggi in vita destinati ad essere liberati in questa fase ci sono l’israeliano di origine etiope Avera Mengistu e il beduino israeliano Hisham al-Sayad, detenuti rispettivamente dal 2014 e dal 2015. In cambio dei 33, saranno liberati oltre 1.000 prigionieri palestinesi, tra cui almeno 250 terroristi definiti “con le mani sporche di sangue“. Il primo ministro del Qatar Mohammed Al Thani ha annunciato che la tregua inizierà domenica, sottolineando che Qatar, Egitto e Stati Uniti monitoreranno l’attuazione dell’accordo di tregua. Hamas, da parte sua, ha affermato in una dichiarazione che si tratta del risultato della “tenacia” palestinese.
Gente in piazza a Gaza – Nel frattempo a Gaza ci sono migliaia di persone in strada a celebrare il cessate il fuoco. A Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia, grandi folle di palestinesi sono scese in piazza per festeggiare, applaudendo e suonando i clacson. “Le persone sono felici dopo le sofferenze che hanno visto per più di un anno. Speriamo che venga attuato”, ha detto Ashraf Sahwiel al telefono ad Ap. Sahwiel, sfollato a causa del conflitto, attualmente vive in una tenda a Deir al-Balah con cinque membri della famiglia. L’uomo ha aggiunto che tutti hanno seguito da vicino i negoziati negli ultimi giorni, “anche i bambini che hanno speranza e sono felici di tornare a casa”. “È il giorno migliore della mia vita e della vita del popolo di Gaza”, ha detto parlando al telefono con AP Abed Radwan, palestinese padre di tre figli, a proposito dell’accordo di cessate il fuoco. “Grazie a Dio. Grazie a Dio”. Radwan, che è stato sfollato dalla città di Beit Lahiya per oltre un anno e ha trovato rifugio a Gaza City, ha detto che cercherà di tornare nella sua città natale e “ricostruire la mia casa e ricostruire Beit Lahiya”. La sua voce è stata oscurata dai festeggiamenti. “La gente qui piange. Non crede che sia vero”, aggiunge. Secondo alcuni media egiziani, inoltre, sono in corso operazioni di coordinamento per “aprire il valico di Rafah in modo da permettere l’ingresso di aiuti internazionali” a Gaza, sottolineando che l’Egitto “si prepara a portare la più ampia quantità possibile di aiuti a Gaza” dopo che è stato raggiunto l’accordo.
Si festeggia anche in Israele – Situazione simile a Tel Aviv. Qui, quando è stato annunciato l’accordo, la ‘piazza degli ostaggi’ è rimasta calma, con alcuni israeliani ignari che fosse stato raggiunto. Sharone Lifschitz, il cui padre Oded è tenuto in ostaggio, ha detto all’AP per telefono di essere sbalordita e grata, ma non ci crederà finché non li vedrà tornare a casa. “Non vedo l’ora di vederli tornare dalle loro famiglie, se per qualche miracolo mio padre è sopravvissuto”, ha aggiunto. Alcune persone i cui amici sono tenuti in ostaggio hanno detto che non si fideranno dell’accordo finché tutti gli ostaggi non saranno tornati. “Non mi fido di Hamas, non mi fido affatto che li riportino indietro”, ha detto Vered Froner. Lei e sua madre si sono nascoste in una stanza di sicurezza per 17 ore nel kibbutz di Nachal Oz durante l’attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas. Da sottolineare, inoltre, il messaggio del Forum delle famiglie degli ostaggi: “Noi, le famiglie di 98 ostaggi, accogliamo con immensa gioia e sollievo l’accordo per riportare a casa i nostri cari. Desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine al presidente eletto Trump, al presidente Biden, a entrambe le amministrazioni e ai mediatori internazionali per aver reso possibile tutto questo. Da novembre 2023, abbiamo atteso con ansia questo momento e ora, dopo oltre 460 giorni di detenzione dei nostri familiari nei tunnel di Hamas, siamo più vicini che mai al ricongiungimento con i nostri cari”.
La conferma del patto – L’intesa, che arriva dopo settimane di minuziosi negoziati nella capitale del Qatar, Doha, prevede il rilascio di decine di ostaggi detenuti da Hamas in diverse fasi, la liberazione di centinaia di detenuti palestinesi in Israele e permetterebbe a centinaia di migliaia di sfollati a Gaza di tornare in ciò che resta delle loro case. Il raggiungimento dell’accordo è stato confermato da funzionari del Qatar e di Hamas, che secondo fonti di Tel Aviv, ha posto la sua firma anche per iscritto al patto. Israele, invece, al momento non ha commentato direttamente, ma fonti interne hanno confermato a Times of Israel che l’intesa per il cessate il fuoco a Gaza e per gli ostaggi è stato raggiunto. Altra conferma è quella di “un alto diplomatico straniero” ad Hareetz. Sempre al quotidiano israeliano una fonte israeliana ha spiegato che “è stata risolta la crisi” che si era venuta a creare dopo che Hamas aveva presentato nuove richieste il Corridoio Filadelfia lungo il confine tra Israele ed Egitto. Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà domani alle 11 (le 10 italiane) per approvare l’accordo per il cessate il fuoco e sugli ostaggi.
La precisazione di Netanyahu: “Mancano ancora dettagli” – Omer Dostri, portavoce del primo ministro israeliano, ha dichiarato, riferendosi ai dettagli dell’accordo, che “le notizie sul ritiro dall’asse Filadelfia sono una completa menzogna. Il primo ministro non ha rinunciato ad un millimetro del controllo israeliano sull’asse Filadelfia. Alla luce della ferma posizione del primo ministro Netanyahu – ha detto ancora – Hamas ha ceduto all’ultima richiesta di modifica della disposizione delle forze dell’Idf lungo il Corridoio Filadelfia. Tuttavia, ci sono ancora alcuni punti non risolti nel piano, e speriamo che i dettagli vengano definiti questa notte” ha scritto in una nota l’ufficio del premier israeliano.
I dettagli dell’intesa – L’accordo dovrebbe garantire una sospensione iniziale di sei settimane dei combattimenti, che sarà accompagnata dall’apertura di negoziati per porre fine alla guerra. In sei settimane, 33 dei quasi 100 ostaggi saranno riuniti ai loro cari dopo mesi di prigionia senza alcun contatto con il mondo esterno, anche se non è chiaro se siano tutti vivi. Non è ancora chiaro esattamente quando e quanti palestinesi sfollati saranno in grado di tornare a ciò che resta delle loro case e se l’accordo porterà alla fine completa della guerra e al ritiro completo delle truppe israeliane da Gaza, richieste chiave di Hamas per il rilascio dei prigionieri rimasti. Rimangono molte domande a lungo termine sulla Gaza del dopoguerra, tra cui chi governerà il territorio o supervisionerà l’arduo compito della ricostruzione. Nel frattempo, Al Arabiya sta rilanciando su X una serie di messaggi introdotti dalle parole “accordo su Gaza” scrivendo che “Israele libererà 30 palestinesi per ogni ostaggio e “50 palestinesi per ogni donna soldato israeliana”. Non solo: secondo l’emittente panaraba, “il numero totale di palestinesi liberati potrebbe raggiungere 1.650”. Per quanto riguarda i tempi, inoltre, sempre secondo Al Arabiya “Hamas libererà 33 ostaggi israeliani entro 42 giorni”, “dapprima le donne ostaggio e i giovani sotto i 19 anni”. Tutti i particolari, tuttavia, saranno resi noti a breve. In tal senso, un alto diplomatico arabo vicino ai negoziati ha dichiarato al Times of Israel che Stati Uniti, Qatar ed Egitto faranno a breve una dichiarazione congiunta per annunciare l’accordo. Successivamente, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani terrà una conferenza stampa a Doha per fornire dettagli sull’accordo.
Trump si intesta il successo – “Questo epico accordo di cessate il fuoco avrebbe potuto realizzarsi solo in seguito alla nostra storica vittoria di novembre, poiché ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione avrebbe cercato la pace e negoziato accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati”: parola di Donald Trump, che su Truth non ha perso tempo per intestarsi il buon esito della trattativa per il cessate il fuoco. “Abbiamo ottenuto così tanto senza nemmeno essere alla Casa Bianca – ha continuato – Immaginate tutte le cose meravigliose che accadranno quando tornerò alla Casa Bianca e la mia amministrazione sarà pienamente confermata, così da poter garantire altre vittorie per gli Usa”. E ancora: “Sono entusiasta che gli ostaggi americani e israeliani torneranno a casa per riunirsi alle loro famiglie e ai loro cari”. Il presidente eletto, poi, ha parlato anche del futuro all’interno della Striscia: “Con questo accordo in atto, il mio team per la sicurezza nazionale, attraverso gli sforzi dell’inviato speciale in Medio Oriente Steve Witkoff, continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati – ha annunciato Trump – per garantire che Gaza non diventi mai più un rifugio sicuro per i terroristi. Continueremo a promuovere la pace attraverso la forza in tutta la regione, mentre sfruttiamo lo slancio di questo cessate il fuoco per espandere ulteriormente gli storici accordi di Abramo. Questo – ha concluso – è solo l’inizio di grandi cose a venire per l’America e, in effetti, per il mondo!”.
Biden: “L’accordo su Gaza uno dei più difficili della mia vita” – “L’accordo a Gaza è stato uno dei più difficili della mia carriera”: parola di Joe Biden alla Casa Bianca con al fianco la sua vice Kamala Harris e il segretario di stato Antony Blinken. Per il presidente Usa “la tregua a Gaza continuerà oltre le sei settimane della prima fase se necessario mentre i negoziati continueranno per la fase successiva”, per poi aggiungere che “i palestinesi potranno tornare nei quartieri di tutte le aree di Gaza”. Successivamente Biden, dopo aver detto che con Donald Trump “abbiamo fatto un gioco di squadra”, ha aggiunto che “gli Usa parteciperanno alla prima fase del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza”.
Mondo
Gaza, accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco. “Migliaia in festa nella Striscia”. Trump si intesta il successo: “Ostaggi rilasciati a breve”
Il raggiungimento dell’accordo è stato confermato dai mediatori. E' il risultato di trattative durate molte settimane a Doha
Israele e Hamas hanno accettato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. A riferirlo sono varie fonti giornalistiche, come Cnn, France Press e Axios. La conferma è arrivata direttamente dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. “Gli ostaggi di Hamas saranno rilasciati tra poco” ha detto sul social Truth. Il cessate il fuoco, secondo fonti della Casa Bianca citate dal New York Times, avrà effetto immediato. La prima fase dell’accordo durerà sei settimane, durante le quali gli ostaggi verranno liberati. Tra i primi 33 ostaggi che saranno rilasciati da Hamas ci sono tutti i rapiti ancora vivi: una richiesta su cui Israele ha particolarmente insistito durante i negoziati, come riferisce Channel 12. Tra gli ostaggi in vita destinati ad essere liberati in questa fase ci sono l’israeliano di origine etiope Avera Mengistu e il beduino israeliano Hisham al-Sayad, detenuti rispettivamente dal 2014 e dal 2015. In cambio dei 33, saranno liberati oltre 1.000 prigionieri palestinesi, tra cui almeno 250 terroristi definiti “con le mani sporche di sangue“. Il primo ministro del Qatar Mohammed Al Thani ha annunciato che la tregua inizierà domenica, sottolineando che Qatar, Egitto e Stati Uniti monitoreranno l’attuazione dell’accordo di tregua. Hamas, da parte sua, ha affermato in una dichiarazione che si tratta del risultato della “tenacia” palestinese.
Gente in piazza a Gaza – Nel frattempo a Gaza ci sono migliaia di persone in strada a celebrare il cessate il fuoco. A Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia, grandi folle di palestinesi sono scese in piazza per festeggiare, applaudendo e suonando i clacson. “Le persone sono felici dopo le sofferenze che hanno visto per più di un anno. Speriamo che venga attuato”, ha detto Ashraf Sahwiel al telefono ad Ap. Sahwiel, sfollato a causa del conflitto, attualmente vive in una tenda a Deir al-Balah con cinque membri della famiglia. L’uomo ha aggiunto che tutti hanno seguito da vicino i negoziati negli ultimi giorni, “anche i bambini che hanno speranza e sono felici di tornare a casa”. “È il giorno migliore della mia vita e della vita del popolo di Gaza”, ha detto parlando al telefono con AP Abed Radwan, palestinese padre di tre figli, a proposito dell’accordo di cessate il fuoco. “Grazie a Dio. Grazie a Dio”. Radwan, che è stato sfollato dalla città di Beit Lahiya per oltre un anno e ha trovato rifugio a Gaza City, ha detto che cercherà di tornare nella sua città natale e “ricostruire la mia casa e ricostruire Beit Lahiya”. La sua voce è stata oscurata dai festeggiamenti. “La gente qui piange. Non crede che sia vero”, aggiunge. Secondo alcuni media egiziani, inoltre, sono in corso operazioni di coordinamento per “aprire il valico di Rafah in modo da permettere l’ingresso di aiuti internazionali” a Gaza, sottolineando che l’Egitto “si prepara a portare la più ampia quantità possibile di aiuti a Gaza” dopo che è stato raggiunto l’accordo.
Si festeggia anche in Israele – Situazione simile a Tel Aviv. Qui, quando è stato annunciato l’accordo, la ‘piazza degli ostaggi’ è rimasta calma, con alcuni israeliani ignari che fosse stato raggiunto. Sharone Lifschitz, il cui padre Oded è tenuto in ostaggio, ha detto all’AP per telefono di essere sbalordita e grata, ma non ci crederà finché non li vedrà tornare a casa. “Non vedo l’ora di vederli tornare dalle loro famiglie, se per qualche miracolo mio padre è sopravvissuto”, ha aggiunto. Alcune persone i cui amici sono tenuti in ostaggio hanno detto che non si fideranno dell’accordo finché tutti gli ostaggi non saranno tornati. “Non mi fido di Hamas, non mi fido affatto che li riportino indietro”, ha detto Vered Froner. Lei e sua madre si sono nascoste in una stanza di sicurezza per 17 ore nel kibbutz di Nachal Oz durante l’attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas. Da sottolineare, inoltre, il messaggio del Forum delle famiglie degli ostaggi: “Noi, le famiglie di 98 ostaggi, accogliamo con immensa gioia e sollievo l’accordo per riportare a casa i nostri cari. Desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine al presidente eletto Trump, al presidente Biden, a entrambe le amministrazioni e ai mediatori internazionali per aver reso possibile tutto questo. Da novembre 2023, abbiamo atteso con ansia questo momento e ora, dopo oltre 460 giorni di detenzione dei nostri familiari nei tunnel di Hamas, siamo più vicini che mai al ricongiungimento con i nostri cari”.
La conferma del patto – L’intesa, che arriva dopo settimane di minuziosi negoziati nella capitale del Qatar, Doha, prevede il rilascio di decine di ostaggi detenuti da Hamas in diverse fasi, la liberazione di centinaia di detenuti palestinesi in Israele e permetterebbe a centinaia di migliaia di sfollati a Gaza di tornare in ciò che resta delle loro case. Il raggiungimento dell’accordo è stato confermato da funzionari del Qatar e di Hamas, che secondo fonti di Tel Aviv, ha posto la sua firma anche per iscritto al patto. Israele, invece, al momento non ha commentato direttamente, ma fonti interne hanno confermato a Times of Israel che l’intesa per il cessate il fuoco a Gaza e per gli ostaggi è stato raggiunto. Altra conferma è quella di “un alto diplomatico straniero” ad Hareetz. Sempre al quotidiano israeliano una fonte israeliana ha spiegato che “è stata risolta la crisi” che si era venuta a creare dopo che Hamas aveva presentato nuove richieste il Corridoio Filadelfia lungo il confine tra Israele ed Egitto. Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà domani alle 11 (le 10 italiane) per approvare l’accordo per il cessate il fuoco e sugli ostaggi.
La precisazione di Netanyahu: “Mancano ancora dettagli” – Omer Dostri, portavoce del primo ministro israeliano, ha dichiarato, riferendosi ai dettagli dell’accordo, che “le notizie sul ritiro dall’asse Filadelfia sono una completa menzogna. Il primo ministro non ha rinunciato ad un millimetro del controllo israeliano sull’asse Filadelfia. Alla luce della ferma posizione del primo ministro Netanyahu – ha detto ancora – Hamas ha ceduto all’ultima richiesta di modifica della disposizione delle forze dell’Idf lungo il Corridoio Filadelfia. Tuttavia, ci sono ancora alcuni punti non risolti nel piano, e speriamo che i dettagli vengano definiti questa notte” ha scritto in una nota l’ufficio del premier israeliano.
I dettagli dell’intesa – L’accordo dovrebbe garantire una sospensione iniziale di sei settimane dei combattimenti, che sarà accompagnata dall’apertura di negoziati per porre fine alla guerra. In sei settimane, 33 dei quasi 100 ostaggi saranno riuniti ai loro cari dopo mesi di prigionia senza alcun contatto con il mondo esterno, anche se non è chiaro se siano tutti vivi. Non è ancora chiaro esattamente quando e quanti palestinesi sfollati saranno in grado di tornare a ciò che resta delle loro case e se l’accordo porterà alla fine completa della guerra e al ritiro completo delle truppe israeliane da Gaza, richieste chiave di Hamas per il rilascio dei prigionieri rimasti. Rimangono molte domande a lungo termine sulla Gaza del dopoguerra, tra cui chi governerà il territorio o supervisionerà l’arduo compito della ricostruzione. Nel frattempo, Al Arabiya sta rilanciando su X una serie di messaggi introdotti dalle parole “accordo su Gaza” scrivendo che “Israele libererà 30 palestinesi per ogni ostaggio e “50 palestinesi per ogni donna soldato israeliana”. Non solo: secondo l’emittente panaraba, “il numero totale di palestinesi liberati potrebbe raggiungere 1.650”. Per quanto riguarda i tempi, inoltre, sempre secondo Al Arabiya “Hamas libererà 33 ostaggi israeliani entro 42 giorni”, “dapprima le donne ostaggio e i giovani sotto i 19 anni”. Tutti i particolari, tuttavia, saranno resi noti a breve. In tal senso, un alto diplomatico arabo vicino ai negoziati ha dichiarato al Times of Israel che Stati Uniti, Qatar ed Egitto faranno a breve una dichiarazione congiunta per annunciare l’accordo. Successivamente, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani terrà una conferenza stampa a Doha per fornire dettagli sull’accordo.
Trump si intesta il successo – “Questo epico accordo di cessate il fuoco avrebbe potuto realizzarsi solo in seguito alla nostra storica vittoria di novembre, poiché ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione avrebbe cercato la pace e negoziato accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati”: parola di Donald Trump, che su Truth non ha perso tempo per intestarsi il buon esito della trattativa per il cessate il fuoco. “Abbiamo ottenuto così tanto senza nemmeno essere alla Casa Bianca – ha continuato – Immaginate tutte le cose meravigliose che accadranno quando tornerò alla Casa Bianca e la mia amministrazione sarà pienamente confermata, così da poter garantire altre vittorie per gli Usa”. E ancora: “Sono entusiasta che gli ostaggi americani e israeliani torneranno a casa per riunirsi alle loro famiglie e ai loro cari”. Il presidente eletto, poi, ha parlato anche del futuro all’interno della Striscia: “Con questo accordo in atto, il mio team per la sicurezza nazionale, attraverso gli sforzi dell’inviato speciale in Medio Oriente Steve Witkoff, continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati – ha annunciato Trump – per garantire che Gaza non diventi mai più un rifugio sicuro per i terroristi. Continueremo a promuovere la pace attraverso la forza in tutta la regione, mentre sfruttiamo lo slancio di questo cessate il fuoco per espandere ulteriormente gli storici accordi di Abramo. Questo – ha concluso – è solo l’inizio di grandi cose a venire per l’America e, in effetti, per il mondo!”.
Biden: “L’accordo su Gaza uno dei più difficili della mia vita” – “L’accordo a Gaza è stato uno dei più difficili della mia carriera”: parola di Joe Biden alla Casa Bianca con al fianco la sua vice Kamala Harris e il segretario di stato Antony Blinken. Per il presidente Usa “la tregua a Gaza continuerà oltre le sei settimane della prima fase se necessario mentre i negoziati continueranno per la fase successiva”, per poi aggiungere che “i palestinesi potranno tornare nei quartieri di tutte le aree di Gaza”. Successivamente Biden, dopo aver detto che con Donald Trump “abbiamo fatto un gioco di squadra”, ha aggiunto che “gli Usa parteciperanno alla prima fase del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza”.
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Accordo Israele-Hamas, il video dei festeggiamenti dei palestinesi: migliaia di persone in strada nella Striscia di Gaza
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