La vita quotidiana dei passeggeri dei treni è un inferno e, all’ennesima giornata di ritardi se non cancellazioni, è difficile anche rincorrere gli episodi principali di disagio. Anche oggi, da Nord a Sud, da Verona a Pomezia passando per Arezzo, i problemi non mancano. Una situazione che per le società ferroviarie comincia a essere difficilmente gestibile, a livello operativo ma anche di immagine. Così, ora, fonti del gruppo Ferrovie raccontano che è stato preparato un “esposto denuncia molto dettagliato” presentato alle autorità competenti. Dalla società si parla di “ennesimo incidente anomalo sulla rete” e di “un elenco di circostanze altamente sospette“, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti”. “In particolare – si precisa- gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”. Un esposto che il ministero delle Infrastrutture definisce, in una nota, “un fatto rilevante e molto preoccupante” e “auspica chiarezza nel più breve tempo possibile”.

Salvini tra ministro israeliano e ristoratori – E il ministro dei Trasporti Matteo Salvini cos’ha detto? Fino a metà giornata assolutamente niente. Qual è stata la sua mattinata? Ha incontrato per esempio il ministro israeliano Gideon Saar: hanno parlato di trasporti? No, perché Saar è il ministro degli Esteri e quindi è stata l’occasione per – si legge in un comunicato “evidenziare la necessità di una sempre maggiore cooperazione”. Poi in occasione del consiglio direttivo della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Salvini ha incontrato i rappresentanti del settore della ristorazione “provenienti da tutta Italia”, per discutere del nuovo codice della strada e delle conseguenze sulle norme per l’alcol test.

In Aula va Ciriani – Avrebbe dovuto rispondere al question time in Parlamento proprio per un’interrogazione sul disastro di questi giorni sul traffico ferroviario, ma ha fatto sapere di non avere tempo e alla Camera si presenta il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che come al solito fa portavoce del governo: “I ritardi che si registrano sulle diverse tipologie di collegamento ferroviario si attestano su percentuali in linea con quelle degli ultimi anni“, tiene a precisare in Aula. Ciriani ha ricordato che “il piano degli investimenti Rfi per il periodo 2024-2033 prevede un impegno di circa 124 miliardi di euro”, ma “i benefici di questi investimenti sulla puntualità dei treni si registreranno solo nel medio periodo”. “Comprendiamo le difficoltà che stanno vivendo gli italiani”, sottolinea il ministro dei rapporti al Parlamento parlando dei (sempre più frequenti) disagi: “Il governo ne è estremamente dispiaciuto e conferma il suo impegno volto al miglioramento di tutta la rete ferroviaria italiana e del conseguente servizio offerto”, ha concluso. Alla fine Ciriani assicura anche che “Salvini verrà presto a fare un’informativa” sui trasporti. Ma chi gli chiede se possa essere già la prossima settimana, precisa: “La prossima settimana ci sono già tre ministri: Nordio, Picchetto e Crosetto. Bisogna aspettare una capigruppo per fissare una data”.

La posizione della Lega – A parlare sono anche i capigruppo della Lega – che però non è un dipartimento del Mit almeno per ora -: “Dopo lo sciopero-flop di venerdì scorso – scrivono in una nota Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo – i guasti sulla rete ferroviaria sono stati puntuali e nelle fasce orarie più problematiche. Bene l’iniziativa del gruppo Fs che si è rivolto alle autorità per verificare che tutto sia stato casuale. Dalla sinistra del malgoverno e del No a tutte le opere, anche ferroviarie, consueto e indegno sciacallaggio”.

Botta e risposta Salvini-Renzi – Dopo un lungo silenzio il ministro Salvini, mercoledì pomeriggio, torna a parlare. Lo fa con un post su X puntando sul “piano da 100 miliardi di investimenti per le infrastrutture ferroviarie” per “recuperare i danni del malgoverno della sinistra“: “Oltre 1.200 cantieri già attivi per recuperare decenni di ritardi sulle ferrovie di questo Paese“. Il leader della Lega punta il dito contro Renzi che “se la prende” con lui: “Ma non doveva ritirarsi dalla politica?”, conclude Salvini. Immediata, sempre su X, la replica del leader di Italia viva: “Sei stato al Governo più tempo di me, buffone. Da quando tu fai il Ministro, è un ritardo continuo. Ma perché non ti dimetti come ti stanno chiedendo migliaia di cittadini?”, scrive Matteo Renzi rilanciando la petizione del suo partito che chiede le dimissioni del ministro della Infrastrutture e Trasporti.

Governatori “preoccupati” – “Ci preoccupa molto il ripetuto verificarsi di episodi che alla luce della loro concatenazione non sembrano essere isolati e casuali”, dice all’Ansa il Coordinatore della Commissione infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni, Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania. “Ferrovie deve dire qualcosa su cause e rimedi da attivare perché sia posto fine a questo bollettino dei ritardi ormai patologici. Ed anche il Ministero delle infrastrutture – aggiunge – deve battere un colpo per le sue dirette competenze e responsabilità in materia. Non può invocare come esimente la cattiva sorte, non siamo di fronte a calamità naturali, ma a fenomeni di portata umana”, conclude Bonavitacola.

Le critiche di Conte e Schlein – E il leader del Movimento 5 stelle torna a chiedere sui social “che fine ha fatto Salvini? Dai suoi social leggiamo ora che sta tentando di fare concorrenza al Ministro degli Esteri, incontrando il Ministro degli Esteri del governo criminale di Netanyahu per dirgli ‘potete contare su di noi'”, scrive Giuseppe Conte: “Poco fa la Lega – ha aggiunto – è uscita per sostenere gli esposti di Ferrovie contro i disservizi dei treni. Lo dicano chiaramente: hanno sospetti di complotti anche su questo? Il nostro sospetto, invece, che sta diventando giorno dopo giorno sempre più fondato, è che non ci sia né un Ministro dei Trasporti né una Premier che prenda in mano il dossier”, conclude Conte. “Giorgia Meloni e Matteo Salvini stanno bloccando l’Italia”, dichiara la segretaria Pd Elly Schlein a margine di un convegno al Nazareno: “Ogni giorno a causa di ritardi, disservizi e guasti ci sono milioni di lavoratrici e lavoratori che non riescono a spostarsi, i pendolari. Ma non è tutto perché anche gli studenti fanno fatica ad andare a studiare e quando mini il loro diritto alla mobilità stai eliminando anche il loro diritto allo studio”.

Altra giornata di disagi – Nel frattempo – al netto di indagini e polemiche – resta l’ennesimo resoconto straziante della giornata dei pendolari, che si è sviluppata nel seguente modo. Alle 6 un guasto alla linea tra Recco e Santa Margherita Ligure ha provocato ritardi fino a 50 minuti per i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali. Alle 7.30 la linea convenzionale Firenze-Roma è stata colpita da un guasto tra Montevarchi e Laterina. E’ servito l’intervento dei tecnici e i treni Intercity, Euronight e Regionali hanno subito ritardi calcolati finora fino a 30 minuti. Alcuni treni regionali sono stati limitati nel percorso. L’Alta Velocità non è stata risparmiata: i treni sono stati deviati sulla linea convenzionale, accumulando ritardi fino a 60 minuti. Alle 9,40 Trenitalia ha segnalato un rallentamento sulla linea a Verona Porta Nuova, dove un guasto ha causato fino a 45 minuti di ritardo. E ancora: tra Pomezia e Campoleone la circolazione è ancora sospesa a causa di un guasto alla linea elettrica. I passeggeri dei treni Intercity e Regionali devono fare i conti con ritardi, limitazioni di percorso e cancellazioni. E’ verosimile che questa rassegna cronologica possa essere parziale.

(foto d’archivio)

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