Joao Fonseca è un talento prodigioso. Tra un paio di anni potrà arrivare al livello di Sinner e Alcaraz. Ma a soli 18 anni qualcuno ha esagerato a dipingerlo già come una macchina inarrestabile. Ci ha pensato un immenso Lorenzo Sonego a spegnere subito l’hype che si era creato intorno al brasiliano: il 29enne torinese lo ha battuto dopo una battaglia lunga 5 set e così è lui a volare al terzo turno degli Australian Open, dove ora affronterà l’ungherese Fabian Marozsan. In tanti avevano sottolineato la grande prova di Fonseca contro Rublev, forse in pochi invece si erano accorti della prestazione offerta da Sonego contro Wawrinka. L’azzurro invece ha dimostrato oggi di aver ritrovato il suo miglior tennis: all’alba dei 30 anni, da questa partita può cominciare una stagione dalle prospettive inedite.

Fonseca si farà. Ha tutte le carte in regola per diventare anche un numero 1. Ma, come è normale che sia, ci vorranno ancora almeno un paio di anni per vedere completata la sua crescita. Anche oggi il brasiliano ha dimostrato tutto il suo talento, ma per sua sfortuna ha trovato di fronte Sonego. Il torinese, se gioca al suo meglio, ha un mix di grinta ed esperienza che gli ha permesso di emergere alla distanza, nonostante un primo set perso dopo un tiebreak tiratissimo (8-6). Il punteggio finale recita 7-6 (6), 3-6, 1-6, 6-3, 3-6 in 3 ore e 41 minuti di gioco. Sonego è stato anche in difficoltà, ma nell’arco della battaglia ha dato una lezione di tattica e di gestione del match al suo giovane avversario.

Sonego oggi è numero 55 al mondo, ma ha giocato come il Lorenzo di qualche anno fa: quello capace di battere Novak Djokovic a Vienna nel 2020, di sfiorare la top 20 ad aprile 2021. Il torinese è sempre stato una certezza per il tennis italiano. Non si può non citare il suo fondamentale contributo alla vittoria della Coppa Davis 2023, la prima dopo decenni di digiuno. Un mese fa però a Malaga Sonego non c’era: ha guardato da casa i suoi compagni alzare la seconda Insalatiera consecutiva. Un’immagine che gli ha dato lo stimolo per provare a costruirsi un nuovo equilibrio, più vicino al tennis d’élite. “Vorrei andare avanti per entrare nella Top 20, io mi sento giovane: sono venuto fuori in leggero ritardo rispetto agli altri e mi diverto ogni giorno di più”, aveva dichiarato qualche giorno fa a Repubblica.

Sembrava una dichiarazione d’intenti fin troppo ottimistica, invece la vittoria contro Fonseca è il manifesto di questo rinnovato Sonego. Il torinese ha vinto al quinto set, ma solamente perché ha perso immeritatamente il primo parziale, nonostante due set point a disposizione prima sul 5-4 e poi sul 6-5. La vittoria al tie-break poteva scatenare la dinamite nelle braccia del 18enne brasiliano, ma Sonego non è tipo che si scoraggia. Anzi, pian piano ha scovato tutti i limiti di un talento enorme ma inevitabilmente ancora acerbo. Ha giocato per farlo sbagliare, con calma: se Fonseca era su una montagna russa, Sonego manteneva con solidità il suo livello di gioco. Anzi, lo sporcava appositamente per non dare riferimento alla potenza del 18enne. Serve esperienza, sapienza tattica ma anche fiducia nel proprio braccio. Sonego non si è scomposto anche quando nel quarto set Fonseca è tornato a giocare da fenomeno. Passata la buriana, ha gestito il quinto con estrema freddezza. Il servizio ha fatto il resto: Sonego ha messo in campo il 67% di prime, compresi 12 ace, ma soprattutto non ha quasi mai sofferto nei suoi turni in battuta, concedendo un solo break in quasi 4 ore di partita.

Ora al terzo turno lo aspetta l’ungherese Marozsan, in forma e capace di battere Frances Tiafoe. Inutile nascondersi: è una grande occasione per arrivare agli ottavi degli Australian Open ed eguagliare il suo miglior risultato nei tornei dello Slam. Non solo: vincere un altro match significherebbe entrare nuovamente tra i primi 50 al mondo. Un primo tassello fondamentale per un progetto di risalita del ranking. Il nuovo Sonego, ormai 30enne, ha la maturità e le qualità per sorprendere ancora tutti. Sicuramente ha sorpreso Melbourne: mentre tutti parlavano di Fonseca, ha vinto lui.

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