Nelle domeniche bestiali il fine giustifica i mezzi, sempre. La questione come sempre non è da ascriversi alle figure retoriche, ma da applicare praticamente. Dunque, senza entrare in discorsi filosofici, il fine, cioè la domenica bestiale stessa, giustifica i mezzi, intesi proprio come mezzi di trasporto, perlopiù di fortuna, spesso assai improbabili. E dire che quanto più improbabili sono, quei mezzi, tanto più vengono apprezzati perché se poi il discorso si sposta sulle nuove tecnologie gli effetti diventano bruttini. E nelle domeniche bestiali siamo di bocca buona, non troppo sofisticati o moderni.

I MEZZI
Già, i mezzi. Due splendidi esempi arrivano da Oltremanica. Il primo è quello del Tamworth, squadra di quinta divisione inglese che nella Fa Cup ha affrontato il Tottenham, dandogli anche parecchio filo da torcere. Ha colpito anche il bus della squadra: un vecchio furgoncino malandato, peraltro con gli pneumatici parecchio lisci, un vero Filippone insomma. Altra località del Regno Unito: Anstey. Qui avrebbe dovuto giocarsi la gara tra i locali dell’Anstey Nomads e lo Shepshed Dynamo, salvo pesanti piogge che hanno interessato la zona: il presidente dei locali, però, ha voluto sincerarsi personalmente che il campo non fosse praticabile per la gara. Verificando i rimbalzi del pallone? No, facendosi un bel giretto da porta a porta…in canoa.

MALEDETTA TECNOLOGIA
Eh sì, gli smartphone hanno cambiato il mondo, sono ovunque. E ovunque trovi chi è chino su quello schermo e non su ciò che gli capita attorno, anzi, ciò che gli capita attorno deve finire nel suo smartphone, che magari si potrà utilizzare per qualche scopo. Può infastidire, come dimostra la multa da 200 euro comminata alla società del Ceglie Calcio, Prima Categoria Puglia, perché: “A fine gara, soggetti inizialmente non riconosciuti e non in distinta, qualificatisi come dirigenti della soc. ospitata, si introducevano nello spogliatoio del Direttore di gara chiedendo spiegazioni in merito ai provvedimenti disciplinari presi dallo stesso durante la gara. L’Arbitro invitava i soggetti ad abbandonare il proprio spogliatoio, ma gli stessi in un primo momento non lasciavano lo spogliatoio arbitrale, solo grazie all’intervento della FPS e dell’osservatore arbitrale i due soggetti si allontanavano. Inoltre uno dei due dirigenti, riconosciuto successivamente dal tesserino filmava l’intero accaduto con il proprio cellulare”.

STRAMALEDETTA TECNOLOGIA
La partita della squadra del cuore è già una giustificazione. Bisogna partire da questo per analizzare quanto accaduto a un giovane tifoso del Newcastle: ha marinato la scuola per andare a vedere la partita, le telecamere lo hanno beccato e la scuola ha scritto alla famiglia parlando di assenza ingiustificata. Se il bambino diventerà uno scienziato e non un cattivissimo stopper di terza divisione sarà di certo colpa della scuola, e delle telecamere.

DI BOCCA BUONA
Già, nelle Domeniche Bestiali, al netto di cellulari, telecamere e registri elettronici siamo gente di bocca buona, gente che quando il mister dice “Vi dovete mangiare gli avversari” ti prende in parola. O almeno così sostiene l’arbitro che ha espulso Denis Rolando del Savio Asti, Eccellenza Piemonte: “Per aver sputato un giocatore avversario, gesto indegno di uno sportivo, anche nel caso, come quello in questione, della precedente provocazione”. Dar retta al mister sì, ma se poi qualcosa proprio non ti piace meglio sputarla.

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