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Ultimo aggiornamento: 21:47 del 18 Gennaio

Crepet: “Valditara? La Bibbia non può essere un’imposizione scolastica”

Il noto psichiatra stronca l'idea del ministro dell'istruzione di inserire il testo sacro nei programmi didattici - Il video
Crepet: "Valditara e la Bibbia nelle scuole? La sua ossessione per l'identità culturale è una malattia, tradizione significa rispetto per tutti"
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Il ministro Valditara ha detto che bisogna stimolare la lettura della Bibbia per rafforzare le conoscenze della cultura italiana? Voglio dirgli che la cultura italiana è composita, noi per fortuna siamo stati attraversati dalle culture di mezzo mondo e le abbiamo integrate perfettamente. A mio avviso, questa sua ossessiva ricerca di identità è una malattia“. Così, ai microfoni di 5 Notizie, su Radio Cusano Campus, lo psichiatra Paolo Crepet commenta una delle proposte del ministro Giuseppe Valditara circa il rinnovamento dell’istruzione.

E aggiunge: “Io credo invece che l’identità sia legata a quello che fai, alle persone con cui vivi, ai tuoi dei. Non si può pensare di indurla. Penso che chiunque viva sul nostro territorio e paghi le tasse dovrebbe essere definito italiano. Ricordo che nel nostro vocabolario abbiamo parole inglesi e francesi, la besciamella e i pomodori mica li abbiamo inventati noi”.

Crepet conclude:” “Valditara vuole tornare alla tradizione? La tradizione è il rispetto per tutti e la Bibbia è una cosa che interessa una parte del mondo. Sarebbe come imporre nelle scuole il Corano. E perché dovremmo imporlo? Si leggano la Bibbia e il Corano ma per libera scelta, perché qui il problema è l’imposizione”.

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