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Max Allegri verso l’Arabia Saudita: è tentato dall’offerta dell’Al-Ahli. Troverebbe una squadra di ex campioni

Il tecnico ex Juve per la prima volta valuta di andare all'estero: per convincerlo ci vogliono i petroldollari
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Chissà se qualche anno fa, quando allenava la Juventus, gli avessero chiesto “Ma ti piacerebbe allenare Firmino?”, Massimiliano Allegri cosa avrebbe risposto. Certo, ha allenato, tra i mille campioni, anche Cristiano Ronaldo: gestire grandi giocatori non è mai stato un grosso problema. Ma ora le cose stanno così: Ronaldo potrebbe ritrovarlo in Arabia da avversario; Firmino, invece, da suo giocatore all’Al-Ahli.

La tentazione araba, questa volta, per Max Allegri è davvero molto forte. Ed è la vera notizia, più ancora della potenziale firma (che non è per nulla imminente), visto che l’ex allenatore di Juventus, Milan e Cagliari non è proprio esterofilo. Anzi: ha sempre cercato di dare preferenza all’Italia e alla Serie A. Ma un contratto è un contratto, quello che gli arriverebbe dalla Saudi Pro League sarebbe, chiaramente, molto ricco. In bianconero, negli ultimi tre anni, Allegri ha percepito quasi 10 milioni di euro netti a stagione e ha trovato l’accordo per una buonuscita per risolverlo a giugno, anziché portarlo alla naturale scadenza di giugno 2025. Incassando altri soldi. Potrebbe anche lui decidere di accettare le lusinghe arabe come capitato a Pioli, che percepisce quasi 20 milioni di euro netti a stagione e che allena proprio l’Al-Nassr di Ronaldo. Di cifre ancora non si parla nel dettaglio, ma è difficile pensare che si scostino molto da quelle che guadagna l’ex rossonero.

All’Al-Ahli, Allegri ritroverebbe anche qualche vecchia conoscenza della Serie A: Kessié, Demiral (che solo per pochi mesi non ha incrociato alla Juventus) e Ibanez. In rosa, si scriveva, anche Firmino ma non solo: ci sono l’ex portiere del Chelsea Mendy, l’ex Brentford Toney e l’ex Manchester City Mahrez. Oltre a Gabri Veiga, il giovane centrocampista spagnolo – ora ventiduenne – la cui decisione di due anni fa di non accettare la corte del Napoli per trasferirsi in Arabia fece parecchio scalpore. Stelle e investimenti, è storia nota, ma un quinto posto che non soddisfa e che potrebbe portare all’addio del tedesco Jaissle, in panchina dal 2023, per lasciare il posto ad Allegri. Da giugno, si intende, anche se a precederlo potrebbe essere per questi mesi un altro italiano, quel Gabriele Cioffi che dopo le esperienze con Udinese ed Hellas Verona accetterebbe di buon grado un ricco interregno semestrale.

Molto, se non tutto, dipenderà proprio da Allegri, che però rispetto al solito sembra davvero molto tentato. Molto di più rispetto alle altre due proposte che ha ricevuto di recente, quella della Federazione belga per allenare la Nazionale, o dell’Al-Shabab, altro club arabo, che ha poi virato su Fatih Terim. E la Roma? I giallorossi negli ultimi mesi sono stati molte volte accostati al nome di Allegri, sia per sostituire De Rossi, sia per sostituire Juric, sia anche per sostituire Ranieri il prossimo anno. Voci, non contatti. In questo caso, di tentazione nemmeno si parla. Per quella ora c’è l’Al-Ahli, e con tutti quei campioni non sarà difficile capirsi. Anche se non in italiano.

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